MODELLO |
VALUTAZIONE TCS |
PREZZO |
---|---|---|
CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
I cerchi in lega sono il sogno proibito di molti automobilisti. Qualsiasi potenziale acquirente di auto nuove esige per la propria vettura i cerchi in lega sempre più grandi e lucenti. Con la diffusione dei pneumatici invernali però, sono tornati in auge anche i cari e vecchi cerchi in acciaio, molte volte utilissimi per approntare, con una spesa abbastanza contenuta, un set di pneumatici invernali. Per risparmiare, certe volte, si può incappare in cerchi di provenienza cinese, apparentemente identici ai cerchi prodotti dai fornitori delle Case automobilistiche. Guardando approfonditamente nel dettaglio, esistono enormi differenze tra cerchi di alta e bassa qualità di provenienza orientale, tali da rendere potenzialmente pericoloso l’impiego di questi ultimi. Infatti, è comune pensiero che a rompersi siano unicamente i Cerchi in lega scadenti e di bassa qualità, mentre per quanto riguarda i cerchi in acciaio, Uno vale l’altro. NON È COSÌ. Il mensile Quattroruote ha verificato un cerchio in acciaio (originale Fiat Grande Punto) con una copia cinese a basso costo, il cui produttore non è stato possibile individuare. Il test si è svolto presso un laboratorio qualificato, rispettando le norme TUV e Fiat.
Ecco cosa è emerso dal Test resistenza cerchi in acciaio
Analisi visive:
Imballaggio non regolare: vi è stampato il codice (6435), codice della ruota della Grande Punto in prodotta da un’azienda austriaca.
Dimensioni: differenti da quelle prescritte da Fiat, il foro centrale ha un diametro superiore di oltre 1,5 mm (oltre la tolleranza stabilita):
Conseguenze: il centraggio sul mozzo non è più garantito.
Forma eccentrica
Conseguenze: inevitabili le vibrazioni che riducono notevolmente il confort.
Superficie Disco (parte con i fori di serraggio e fori di ventilazione) geometricamente imperfetto: Conseguenze: serraggio delle viti non garantito.
Profilo Disco impreciso:
Conseguenze: interferisce con alcune parti meccaniche (pinze freni).
Assenza Marcature: Dimensioni, data costruzione..canale.
Accaio basso tenore carbonio: il materiale deve essere più spesso dell’originale
Conseguenze: peso quasi doppio di un cerchio originale.
Analisi strutturali
Prova a flessione rotante = prova che simula le sollecitazioni sul disco della ruota nelle curve al limite
(viene collegato un albero al cerchio e fatto oscillare tramite una massa eccentrica)
|
Originale |
Cinese |
50% sforzo max di flessione |
600.000 cicli |
456.000 presenta cricche |
75% sforzo max di flessione |
60.000 cicli |
< 40.000 presenta cricche |
Prova di rotolamento = verifica resistenza dopo elevato chilometraggio
(la prova consiste nel sovraccaricare il cerchio dotato di pneumatico. La ruota viene poi sottoposta a rotolamento su un rullo d’acciaio)
|
Originale |
Cinese |
Cicli 300.000 |
si |
Rottura a 80.000 cicli |
Sgonfiaggio pneumatico (prolungando il test) |
2.000 km senza danni
|
1518 Km a causa di una cricca di saldatura |
Fonte: Mensile Quattroruote N° 649 Novembre 2009
Articolo: Che rottura le cinesi
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WSP ITALY adesso produce in cina,secondo me bisogna vedere anche il prezzo qualità, se diamo 400 500euro al cerchio ai produttore cinese e non 400 500 euro 4 cerchi credo che i cinesi fanno migliore cerchi ai cerchi tedeschi.
LASCIATE PERDERE WSP ITALY FANNO CREDERE DI ESSERE RUOTE ITALIANE INVECE LE FANNO TUTTE IN CINA, GARANTITO LE HO VISTE DAL MIO GOMMISTA
provate i WSP ITALY, sono i migliori e sono OMOLOGATI