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Formula 1 GP Cina: il Post Gara. Che ruolo hanno avuto le gomme?

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Continental PremiumContact 7★★★★

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Michelin Primacy 4+★★★★

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Debica Presto UHP 2★★★

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Dunlop Sport Maxx RT2★★★

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Bridgestone Turanza 6★★★

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Nico Rosberg ha messo il sigillo su un weekend perfetto per la Mercedes, nel corso del quale sia il pilota tedesco sia il team delle ‘Frecce d’Argento’ hanno gestito in modo impeccabile le gomme F1 P Zero White medium e le P Zero Yellow soft. Dopo aver ottenuto la pole position con un vantaggio di mezzo secondo, Rosberg ha conquistato la prima vittoria in carriera e il primo successo per la Mercedes dal Gran Premio d’Italia del 1955, utilizzando una strategia di due soste. Il passo di Rosberg all’inizio della gara gli ha consentito di effettuare il primo pit-stop continuando a tenere la testa del gruppo e da lì in avanti è stato abile a mantenere il vantaggio, finendo la gara su gomme medie. La scelta degli pneumatici e la strategia dei pit stop ha dato luogo ad un serrato duello proprio nelle fasi finali della gara, con il tentativo del pilota McLaren, Jenson Button, con un set fresco di gomme P Zero White medium, di inseguire il leader che aveva già gomme medie più vecchie.

Formula 1 GP Cina: il Post Gara. Che ruolo hanno avuto le gomme? 1

Button – che ha optato per una strategie di tre soste – è stato però ritardato da un problema nell’ultimo pit stop. L’ inglese è stato solo uno dei molti piloti che hanno dato vita ad un ultimo stint spettacolare. A quattro giri dalla fine, Button ha sorpassato il pilota della Red Bull, Sebastian Vettel, rivendicando così il secondo posto.

Vettel ha scelto una strategia a due soste, ma ha dovuto difendersi dalla McLaren di Lewis Hamilton, che ha conquistato il terzo posto sul podio al penultimo giro, nonostante abbia effettuato un pit stop in più rispetto al campione del mondo in carica. Questo risultato ha consentito ad Hamilton di balzare in testa al campionato piloti, con la McLaren che ha adottato una strategia diversa rispetto alla gran parte dei suoi avversari. L’inglese è stato uno dei pochi piloti a montare gomme morbide nel suo secondo stint, mentre la maggior parte degli altri piloti hanno optato per gomme più dure.

Una grande varietà di strategie è stata vista in fondo alla corsia dei box, con molte squadre che hanno spinto al massimo le loro prestazioni. Il pilota della Lotus, Kimi Raikkonen, ha completato i 28 giri dello stint finale con gli pneumatici medi P Zero White, che ad un certo punto gli hanno consentito di agguantare il secondo posto, poi ceduto una volta usurate le gomme. Strategie differenti anche per la Ferrari di Fernando Alonso e la Sauber di Kamui Kobayashi, finiti rispettivamente al nono e decimo posto, protagonisti di un serrato duello nella parte finale della gara che ha fatto registrare gli stessi tempi sul giro.

L’altra Sauber di Sergio Perez, la cui strategia gomme aveva consentito al messicano di lottare per la vittoria in Malesia, ha effettuato più giri con le gomme morbide all’inizio della gara, passando allo pneumatico duro al 16 ° giro. Il primo stint più lungo, 18 giri, è stato corso dal pilota Ferrari, Felipe Massa che, insieme ai piloti di Toro Rosso e a quello della Williams, Bruno Senna, è stato tra i pochi a partire su gomme medie.

Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha commentato:

“Faccio i miei complimenti a Nico e alla Mercedes per questa vittoria più che meritata, con la quale hanno dimostrato una perfetta comprensione del comportamento delle due mescole in circostanze difficili, riuscendo a cogliere la finestra ottimale di sfruttamento delle gomme. Come ci aspettavamo, abbiamo visto un alto grado di usura delle gomme in Cina, dove le difficili condizioni hanno stressato in particolare lo pneumatico anteriore sinistro. Questo ha dato la possibilità alle squadre di provare una grande varietà di strategie diverse, che hanno dato vita a duelli spettacolari ma puliti, anche più dello scorso anno. Vorrei anche congratularmi con il nostro ex test driver Romain Grosjean, che ha ottenuto la sua migliore prestazione con la Lotus, arrivando sesto.”

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