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Alfa Romeo 4C: REPORT COMPLETO su Tecnica e Performance [VIDEO] [FOTO]

PREZZI MIGLIORI GOMME INVERNALI TEST TCS 2023

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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870MOLTO CONSIGLIATO

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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS 870 PMOLTO CONSIGLIATO

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MICHELIN ALPIN 6MOLTO CONSIGLIATO

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DUNLOP WINTER SPORT 5MOLTO CONSIGLIATO

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GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE +MOLTO CONSIGLIATO

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GOODYEAR ULTRAGRIP 9+MOLTO CONSIGLIATO

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FIRESTONE WINTERHAWK 4MOLTO CONSIGLIATO

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BRIDGESTONE BLIZZAK LM 005MOLTO CONSIGLIATO

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KUMHO WINTERCRAFT WP52CONSIGLIATO

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PIRELLI CINTURATO WINTER 2CONSIGLIATO

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YOKOHAMA BLUEARTH-WINTER V906CONSIGLIATO

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HANKOOK WINTER I*CEPT RS3CONSIGLIATO

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NOKIAN WR SNOWPROOFCONSIGLIATO

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VREDESTEIN WINTRAC PROCONSIGLIATO

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Progettata dagli ingegneri dell’Alfa Romeo e prodotta nello stabilimento Maserati di Modena, la nuova Alfa Romeo 4C impiega tecnologie e materiali derivati dalla 8C Competizione – carbonio, alluminio, trazione posteriore – e tecnologie proprie di modelli Alfa Romeo attualmente in commercio ma profondamente evolute per esaltare al massimo la sportività della nuova vettura.

Lo dimostrano il nuovo 1750 Turbo Benzina con iniezione diretta e basamento in alluminio, il cambio a doppia frizione a secco “Alfa TCT”  di ultima generazione e il selettore Alfa D.N.A. evoluto con l’inedita modalità Race.

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Alfa Romeo 4C: Pneumatici a diametro differenziato

La ricerca della massima aderenza possibile ha portato anche a scegliere pneumatici a diametro differenziato, 17”-18” oppure 18”-19”, più grandi sul posteriore per assecondare la necessità di maggior grip sull’asse dove opera la trazione.

Alfa Romeo 4C: Architettura

Il piacere di guida è frutto di un preciso equilibrio progettuale. Trazione posteriore e motore in posizione centrale: per Alfa Romeo 4C un’architettura costruttiva tipica delle vetture sportive, dove l’obiettivo da raggiungere è un rigoroso bilanciamento dei pesi. Alfa Romeo 4C sceglie la trazione posteriore e sfrutta appieno tutti i vantaggi dinamici di questa configurazione. Scaricare la potenza sulle ruote posteriori significa infatti una migliore aderenza in fase di accelerazione, quando lo spunto del motore appesantisce il retrotreno della vettura. Ma non solo: la trazione posteriore permette un inserimento in curva più veloce, regalando al driver un piacere di guida ancora più intenso.

Il motore in alluminio è posizionato centralmente. Ciò significa alleggerire la vettura, che non necessita di albero di trasmissione, e ottimizzare il bilanciamento dei pesi  (40% sull’asse anteriore e 60% sul posteriore) rendendola più scattante grazie alla massa centrale.

Alfa Romeo 4C: Aerodinamica

Definita l’architettura di 4C, i tecnici dell’Alfa Romeo hanno iniziato la ricerca dei materiali più adatti a questa soluzione. Per la loro capacità di combinare leggerezza ed efficienza, sono stati scelti alluminio, acciaio, SMC e fibra di carbonio. In questo modo si è raggiunto un peso totale a secco di soli 895 kg: un primato che fa della 4C una delle auto più leggere al mondo.

Scelti i materiali, i progettisti  hanno lavorato su tutti i flussi esterni e interni della vettura, curando ogni dettaglio necessario a diminuire la creazione di vortici e allo stesso tempo a garantire il raffreddamento del vano motore. A questo si aggiunge  la progettazione specifica delle prese d’aria posteriori e inferiori sottoscocca e oltre 200.000 ore di ottimizzazione in galleria e in pista. Il risultato finale è un Cx pari a 0.34, il valore migliore fra le vetture con carichi deportanti.

Alfa Romeo 4C raggiunge i massimi livelli di efficienza aerodinamica garantendo un Cz negativo che, come sulle vetture da competizione, contribuisce ad aumentare la stabilità alle alte velocità grazie alla deportanza aerodinamica.

Alfa Romeo 4C: Materiali

L’Alfa Romeo 4C nasce da un foglio bianco e da un’idea. Il foglio bianco è stato il presupposto indispensabile alla concezione, allo sviluppo e alla realizzazione di una nuova idea di auto sportiva: la “supercar accessibile”. Infatti, la 4C è stata progettata per essere un’auto esclusiva nei contenuti e nelle prestazioni, ma anche per diventare un desiderio realizzabile per gli appassionati Alfa Romeo in tutto il mondo. Di conseguenza si è dovuto pensare in termini di volumi produttivi contenuti, ma comunque nell’ordine di qualche migliaio di vetture l’anno.

Così il foglio bianco, inizialmente privo di vincoli progettuali e produttivi, si è subito arricchito di nuovi parametri, di nuove sfide da affrontare. La prima è rappresentata da un dato di riferimento imprescindibile: una supercar deve avere un rapporto peso/potenza inferiore a 4 kg/cv. Per ottenerlo gli ingegneri Alfa Romeo potevano puntare sul numero di cavalli – tanta potenza, tante prestazioni – ma con conseguenti alti costi d’acquisto e di gestione per un’auto che sarebbe così diventata nettamente meno accessibile. Hanno così deciso di percorrere un’altra strada: la riduzione del peso della vettura scegliendo materiali che combinano leggerezza ed efficienza e perfezionando, talvolta persino creandoli, processi produttivi che sposano alta tecnologia e artigianalità. In questo modo si è ottenuto un peso totale a secco di soli 895 kg: è un record che fa della 4C una delle auto più leggere del mondo.

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Per raggiungere l’ambizioso traguardo si è lavorato molto sui materiali, scegliendoli per il peso specifico e per le proprietà chimico-fisiche, meccaniche e tecnologiche che meglio rispondono alle esigenze di prestazioni e comportamento dinamico di un’auto sportiva. Ecco allora che gli 895 kg di peso sono costituiti  in maggior parte di alluminio, acciaio, SMC alleggerito e fibra di carbonio.

Fibra di Carbonio: Il segreto della leggerezza e del comportamento dinamico di Alfa Romeo 4C risiede nel 10% di fibra di carbonio impiegato che, sull’intero volume della 4C, rappresenta ben il 25%. Oggi la fibra di carbonio è il materiale che garantisce la migliore efficienza fra peso e rigidezza. Per questo è stato scelto per la monoscocca con funzione strutturale che costituisce la cellula centrale portante del telaio. Si tratta di una soluzione adottata dalle supercar più avanzate, che unisce risparmio di peso e prestazioni eccellenti: infatti, la monoscocca pesa solo 65 kg.

Progettata interamente dal team di specialisti Alfa Romeo, la monoscocca viene prodotta dalla Adler Plastic  mediante un processo produttivo innovativo che mette insieme lo stato dell’arte in termini di tecnologie realizzative con l’abilità manuale tipica degli artigiani italiani. In questo modo è stato possibile portare la tecnologia ‘pre-preg’ di derivazione Formula 1 in una produzione di serie tanto che l’Alfa Romeo è l’unico marchio a poterlo fare per una cadenza produttiva sopra i 1.000 pezzi l’anno.

La fibra di carbonio ‘pre-preg’, lavorata con sacco a vuoto (‘vacuum bag’) in autoclave, ha permesso di passare dalla progettazione del pezzo alla progettazione del materiale. La monoscocca ha raggiunto così livelli di risposta alle sollecitazioni e di comportamento dinamico impensabili con l’adozione di altre tecnologie e altri materiali. Le fibre di carbonio pre-impregnate possono essere disposte nella direzione strutturale ottimale rispetto alle forze, ottenendo un risultato che un materiale metallico darebbe solo con strati sovrapposti, spessori differenziati e rinforzi aggiunti.

Inoltre, la polimerizzazione in autoclave – ‘cocura’ in termini tecnici – consente di produrre in un unico processo strutture scatolate che di norma nascono da più componenti, spesso di materiali diversi, prodotti e assemblati in più fasi. Succede ad esempio per il montante porta che, nella versione standard in acciaio,  è composto da circa 6 pezzi uniti tra loro e alla scocca in più fasi del processo produttivo.

Alluminio: L’adozione di materiali a rigidità torsionale elevata e peso specifico ridotto caratterizza tutte le parti strutturali dell’Alfa Romeo 4C. Come dimostra l’impiego dell’alluminio per la gabbia di rinforzo del tetto e i tralicci anteriore e posteriore. Anche in questo caso, per ridurne il peso e aumentarne la rigidezza, si è intervenuti sia sulla progettazione dei componenti sia sul processo produttivo. In particolare, i progettisti hanno creato una nuova sezione per i puntoni che sostituisce la tradizionale sezione rettangolare: in questo modo i tralicci sono più leggeri e allo stesso tempo più sicuri. Inoltre, vengono prodotti utilizzando l’innovativo processo ‘Cobapress’ che unisce i vantaggi della fusione a quelli della forgiatura sotto pressa che comprime ulteriormente la lega di alluminio, chiudendo ogni porosità residua. Tutto ciò produce un alleggerimento del componente a vantaggio delle sue proprietà meccaniche. Infine, per la saldatura si utilizza il processo a filo continuo con trasferimento freddo di metallo, che permette saldature molto precise, che non deformano i componenti e garantiscono l’ottimale riempimento di eventuali gap.

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L’alluminio è protagonista anche nei dischi freni anteriori, di tipo ibrido con campana in alluminio e corona in ghisa. Si tratta di una tecnologia brevettata da SHW che garantisce fino a 2 kg di riduzione peso per disco, oltre al miglioramento della frenata. In più, la sofisticata tecnologia di finitura superficiale a spazzolatura aumenta il grip e il feeling al pedale, mentre l’innovativo sistema di svincolo fra disco e campana garantisce una frenata più confortevole e sicura. Infatti, la differenza di dilatazione termica fra ghisa e alluminio è gestita da speciali pioli radiali in acciaio che trasmettono in modo preciso il moto frenante.

SMC (Sheet Moulding Compound): Per la carrozzeria è stato usato l’SMC (Sheet Moulding Compound), un composito a bassa densità e alta resistenza grazie al quale si è ottenuta una riduzione di peso del 20% rispetto alla tradizionale lamiera in acciaio. L’Alfa Romeo 4C è la prima vettura di serie con una percentuale così alta di SMC a bassa densità: con soli 1,5 g/cm³ è un materiale nettamente più leggero rispetto ad acciaio (~7,8 g/cm³) e alluminio (~2,7 g/cm³), oltre ad essere più malleabile. Questa caratteristica ha permesso quella libertà in termini di stile e design necessaria per creare una vera Alfa Romeo, riconoscibile a prima vista. Inoltre è un materiale stabile che, a differenza dell’alluminio, non si deforma in caso di piccoli urti e resiste molto bene agli agenti chimici e atmosferici. In più disperde molto bene la rumorosità, a tutto vantaggio del comfort acustico.

Infine l’SMC a bassa densità garantisce una notevole integrazione funzionale fra le parti, il che porta a una diminuzione di componenti, di operazioni e tempi di assemblaggio e quindi di costi di produzione.

PUR-RIM (poliuretano iniettato): Per i motivi succitati è stato scelto anche il PUR-RIM (poliuretano iniettato) per paraurti e parafanghi. Si tratta di un materiale leggero (- 20% rispetto all’acciaio) adatto a creare elementi di design anche molto complessi, come un parafango della 4C.

Cristalli: Per ottenere il minore peso possibile non si è trascurato alcun materiale, vetro compreso. Nello specifico l’alleggerimento è stato ottenuto con un vero e proprio “snellimento” della silhouette: tutti i cristalli sono più sottili, mediamente del 10% rispetto a quelli normalmente adottati da una vettura consentendo così una riduzione di peso media del 15%. In particolare, il parabrezza è di soli 4 mm: è un risultato eccezionale soprattutto se si considera la forma particolarmente aerodinamica, difficile da ottenere con un cristallo così sottile.

Alfa Romeo 4C: Motore

Debutta sull’Alfa Romeo 4C  il nuovo ‘4 cilindri’ 1750 Turbo Benzina ad iniezione diretta a 200 bar che  raggiunge prestazioni di eccellenza assoluta: i valori di coppia e di potenza specifica sono ai vertici di categoria, rispettivamente oltre 200Nm/l e 137CV/l, mentre la  potenza massima è di 240 CV (176 kW) a 6000 giri. Inoltre, la straordinaria elasticità e sportività è assicurata dalla coppia massima di 350 Nm che si mantiene costante tra i 2100-4000 giri, ma con l’80% della coppia già disponibile a soli 1800 giri.

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Così equipaggiata la supercar compatta registra risultati eccezionali sia in ripresa sia in accelerazione: Alfa Romeo 4C passa da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi e sviluppa una velocità massima di oltre 250 km/h. L’emozione di guida è amplificata dal sound di scarico ricco e pieno – sono state enfatizzate le basse frequenze e il tipico rombo. Prestazioni tanto elevate tengono conto anche dell’impatto ambientale. Grazie al controllo delle iniezioni multiple e ai sistemi per ridurre gli attriti e le perdite di energia, il valore di emissioni di Alfa Romeo 4C è così contenuto da soddisfare i severi limiti della normativa europea Euro 6.

Basamento in alluminio e specifici impianti di aspirazione e scarico: Il 1750 Turbo Benzina da 240 CV a iniezione diretta di Alfa Romeo 4C adotta un innovativo basamento in alluminio e specifici impianti di aspirazione e scarico ottimizzati per esaltare ulteriormente la sportività della vettura. In più sono presenti soluzioni tecniche all’avanguardia quali l’iniezione diretta di benzina, il doppio variatore di fase continuo, il turbocompressore ed un rivoluzionario sistema di controllo definito ‘scavenging’ che elimina il ‘turbolag’.

In linea con la ricerca della massima leggerezza possibile, il propulsore della 4C pesa 22 Kg in meno rispetto a quello della Giulietta Quadrifoglio Verde. Per raggiungere questo basamento in alluminio con inserti cofusi che, oltre ad essere più leggero,  allo stesso tempo contribuisce a migliorare la rigidezza del motopropulsore e a contenerne le vibrazioni (minori vibrazioni sono state ottenute anche adottando un albero motore a 8 contrappesi, che consente l’incremento della ‘giratura’ massima).

Inoltre, per ottimizzare prestazioni, emissioni e consumi di olio i condotti di aspirazione della testa dei cilindri sono stati ridisegnati così come le canne cilindri ora sono in ghisa speciale di minor spessore e i pistoni presentano una nuova segmentatura a carico ridotto.

Tecnologia ‘Scavenging’: A bordo di Alfa Romeo 4C la tecnologia ‘Scavenging’ massimizza la coppia a regimi molto bassi, garantendo maggiore prontezza di risposta alle richieste del guidatore. Tecnicamente, la centralina di controllo definisce con estrema precisione l’angolo e i tempi di incrocio delle valvole, permettendo che si generi un afflusso d’aria diretto dal collettore di aspirazione a quello di scarico. Questo afflusso migliora sia il lavaggio della camera, aumentando l’efficienza della combustione, sia la velocità della turbina, diminuendo i fenomeni di turbo-lag.

Turbocompressore: In associazione alla tecnologia ‘Scavenging’, il motore è dotato di un turbocompressore di nuova generazione, con collettore di scarico tipo Pulse Converter che ottimizza lo sfruttamento delle onde di pressione per incrementare la coppia a bassi regimi. Sia il collettore, sia la turbina sono realizzati in acciaio microfuso per poter funzionare a temperature molto elevate (oltre 1000°): una condizione indispensabile per ridurre i consumi durante la marcia autostradale a velocità medie o elevate. Un altro elemento utile all’efficienza del propulsore è la valvola Wastegate, che controlla la pressione del turbo secondo logiche diverse a seconda del ‘setting’ dinamico della vettura, limitando le perdite di pompaggio.

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After-Run Pump: Come tutte le vetture super sportive, Alfa Romeo 4C utilizza un sistema di cool-down automatico a protezione della turbina. Normalmente lo spegnimento del motore provoca l’immediato arresto della circolazione dell’olio che si trova a ristagnare in condotti a temperature molto elevate: lo stress termico fa perdere all’olio la sua capacità lubrificante e porta alla formazione di residui che rischiano di danneggiare il motore. Per evitare questo fenomeno è stata introdotta la After-Run Pump, una pompa elettrica controllata dalla centralina che mantiene attiva la circolazione nel turbo completando in modo automatico la procedura di raffreddamento.

Alfa Romeo 4C: Cambio a doppia frizione a secco Alfa TCT

Non è solo la potenza a fissare il livello delle performance di Alfa Romeo 4C, per gestire gli spunti del motore è necessario un sistema di trasmissione evoluto. Perciò la vettura è dotata del cambio 6 marce a doppia frizione a secco Alfa TCT: una soluzione che coniuga l’immediatezza del sequenziale e la comodità dell’automatico.

Vero punto di riferimento della categoria per il peso contenuto e l’estrema velocità di attuazione, il cambio può essere comandato in modalità sequenziale attraverso gli ‘shift paddles’ posti dietro il volante. In dettaglio, la trasmissione lavora come due cambi in parallelo, ciascuno con la propria frizione, dove l’innesto della marcia successiva avviene mentre la precedente è ancora inserita, eliminando i vuoti di erogazione.

Il cambio Alfa TCT è stato opportunamente ottimizzato per la supercar Alfa Romeo: infatti, in  questa particolare versione il software di gestione delle cambiate è completamente nuovo e garantisce la massima velocità nella selezione del rapporto,  in tutte le condizioni. Nelle modalità più sportive la cambiata è più aggressiva e si avverte il lieve contraccolpo dovuto all’innesto della nuova marcia come nelle auto da competizione. In curva, invece, le marce si susseguono nel modo più dolce possibile per non pregiudicare la stabilità del veicolo.

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Inoltre, su Alfa Romeo 4C è stato anche introdotto il sistema Launch Control per la gestione delle partenze da fermo. Schiacciando contemporaneamente il freno e l’acceleratore fino a fondo corsa e premendo il paddle alla sinistra del volante la centralina attiva il Launch Control: appena viene rilasciato il freno, il sistema interviene su cambio, controllo di trazione e potenza in modo da massimizzare l’accelerazione.

Alfa Romeo 4C: Prestazioni

La guardi e ti piace: gomme larghe, assetto basso, stile equilibratamente aggressivo. Bella, ma non è tutto. Senti il motore e ti emoziona: un suono meccanico, pieno, convincente. Allora non resta che sedersi al volante, ingranare la prima e concedersi il tempo e il piacere, perché di questo si tratta, di familiarizzare con comandi diretti e risposte immediate.

Alfa Romeo 4C assicura anche al driver più esperto prestazioni e sensazioni straordinarie: da 0 a 100 km/h in soli  4,5 secondi netti, 258 km/h di velocità massima, punte di decelerazioni nell’ordine di 1,2 g e punte di accelerazione laterale superiori a 1,1g. Tutto questo si ottiene grazie anche ad una distribuzione equilibrata dei pesi: il 40% sull’asse anteriore, il 60% su quello posteriore.

Indispensabile è inoltre tenere la massa non sospesa il più in basso possibile: in un ipotetico giro in pista, infatti, occorre fare in modo che le ruote stiano per il maggior tempo possibile ancorate al terreno, a tutto vantaggio della tenuta di strada e delle accelerazioni longitudinali e trasversali.

Se questi principi determinano le elevate qualità dinamiche di 4C, esiste  un dato che appartiene indissolubilmente ad ogni Alfa Romeo:  la facilità con la quale sono in grado di riconoscere un’auto del marchio attraverso gli altri sensi. Dunque, non solo l’impatto visivo ma anche il suono del motore – sono state enfatizzate le basse frequenze e il tipico rombo dello scarico – e  la seduta, avvolgente e studiata per ‘sentire’ la vettura.

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Percezioni ‘corporee’ che si ricevono stando a bordo e, in misura ancora più completa ed esaltante, al volante della vettura. Ad esempio, il freno, come sulle vetture da corsa, è modulabile in carico per avere anche nelle staccate più impegnative il necessario ‘feedback’; lo sterzo, che deve trasmettere il maggior feeling possibile è privo di assistenza, progressivo e ‘sincero’; l’acceleratore è pronto per gestire l’uscita dalle curve con la maggiore accelerazione possibile.

Come tutte le Alfa Romeo di ultima generazione, anche 4C adotta il selettore DNA: il dispositivo che  permette di cambiare il temperamento della vettura, adattandolo alle condizioni di utilizzo del momento. Oltre ai tre settaggi finora disponibili – Dynamic, Natural e All Weather – il dispositivo realizzato per la supercar alfa Romeo aggiunge una quarta modalità: ‘Race’, pensata per esaltare ulteriormente l’esperienza di guida in pista.

Race  è  il settaggio di guida più estremo, che si inserisce posizionando il selettore in modalità ‘Dynamic’ e  tenendolo premuto per 5 secondi. Perfetto da utilizzare in pista quando è necessario avere il controllo assoluto della vettura: Race limita al minimo l’intervento dei sistemi elettronici, lasciando l’iniziativa al guidatore. In questo caso il controllo di stabilità ESC rimane inattivo e si limita ad assicurare stabilità  nelle frenate più intense. L’ASR non interviene né sulla potenza, né sui freni, di modo che la trazione venga gestita esclusivamente attraverso il pedale dell’acceleratore. Rimane invece attivo il differenziale Alfa Q2 elettronico, fondamentale per massimizzare la velocità di uscita dalle curve.

Prestazioni che cambiano con la modalità ‘Dynamic’ che prepara la vettura a grandi performance di guida: il motore adotta una taratura specifica per rispondere velocemente alle sollecitazioni dell’acceleratore, mentre il cambio Alfa TCT attiva un programma di innesto rapido delle marce che riduce i tempi di cambiata fino al 25%. L’ESC permette al driver un certo angolo di sbandata e si limita ad intervenire solo quando, analizzando la posizione del volante e l’angolo di imbardata, la vettura si trovi in una situazione di potenziale pericolo.

Una pressione sul selettore Alfa  D.N.A. e si passa alla configurazione ‘Natural’ che è stata pensata per l’impiego di tutti i giorni: la gestione dei cambi di marcia è orientata al  comfort ed elimina ogni vibrazione all’innesto. In modalità manuale il cambio Alfa TCT previene le distrazioni del pilota: con la funzione Auto-Up passa al rapporto superiore quando il numero di giri arriva in prossimità del limitatore, con la funzione Auto-Down inserisce il rapporto inferiore quando il motore scende sotto i 1.000 giri. Infine, il differenziale Alfa Q2 lavora in modo soft e interviene solo quando una delle ruote posteriori perde aderenza in modo evidente.

Infine, quando le condizioni meteo sono avverse, basterà spostare il selettore sulla modalità ‘All weather’ per rendere più sicura la marcia. Così impostata la  vettura dà una risposta particolarmente morbida ai comandi dell’acceleratore. In particolare: il dispositivo ASR adotta una logica specifica per la gestione di freni e motore, e in caso di perdita di aderenza, la potenza viene tarata in base alla velocità della vettura in modo da prevenire sbandate che risulterebbero difficili da controllare.

Alfa Romeo 4C: Meccanica

Oltre alle performance assolute, Alfa Romeo 4C si contraddistingue per l’handling, unico nel suo genere: grazie un feeling e a una facilità di guida ai massimi livelli, infatti, è possibile godere appieno della vettura in ogni situazione di utilizzo, non solamente nell’uso estremo in pista. Sospensioni sportive, impianto frenante a dischi autoventilanti, pneumatici con diametro differenziato e sterzo diretto: per 4C è stato realizzato un sistema di controllo evoluto capace di massimizzare la riduzione di peso.

Sospensioni sportive:Uno schema di sospensioni che utilizza soluzioni tecniche del mondo delle competizioni, per ottimizzare le performance e offrire un divertimento di guida senza paragoni. Per l’anteriore, Alfa Romeo 4C adotta un sistema a triangoli sovrapposti che sono fissate direttamente alla monoscocca e adottano un gruppo molla ammortizzatore coassiale, braccetti di controllo e barra antirollio tubolari leggeri ed efficienti.

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Al posteriore si  è adottato una geometria a McPherson Evoluto che assicura massima tenuta di strada e ‘fun to driv’e, anche nelle manovre più estreme. In particolare, per migliorare l’isteresi della sospensione, la molla è di tipo ‘side-load’ e il piatto di appoggio della molla ammortizzatore è allo stesso tempo il vincolo superiore del montante. In questo modo si è ridotta sia l’altezza da terra sia il peso, a tutto vantaggio di aderenza e precisione anche ad alte velocità.

Impianto frenante: L’ impianto frenante dell’Alfa Romeo 4C si distingue per efficacia e affidabilità anche nelle condizioni di guida più estreme: consente di passare da 100 a 0 km/h in soli 36 metri. Merito dei dischi autoventilanti, forati e completi di pinza Brembo sull’anteriore che sono di tipo ibrido con campana in alluminio e corona in ghisa. Si tratta di una tecnologia brevettata da SHW che garantisce fino a 2 kg di riduzione peso per disco, oltre al miglioramento della frenata. In più, la sofisticata tecnologia di finitura superficiale a spazzolatura aumenta il grip e il feeling al pedale, mentre l’innovativo sistema di svincolo fra disco e campana garantisce una frenata più confortevole e sicura. Infatti, la differenza di dilatazione termica fra ghisa e alluminio è gestita da speciali pioli radiali in acciaio che trasmettono in modo preciso il moto frenante.

Sterzo: Essendo di tipo totalmente meccanico –  privo quindi di servoassistenza – lo sterzo con  tiranti elasticizzati contribuisce a limitare il peso totale della vettura e assicura al driver un feeling di guida diretto. Inoltre, il rapporto di sterzo (16,2) è tale da permettere di affrontare il 90% delle curve senza mai staccare le mani dal volante.

Alfa Romeo 4C: Design

Le dimensioni compatte rendono unica questa “2 posti secchi” nel panorama competitivo: è lunga poco meno di 4 metri, larga 200 cm,  alta 118 cm  e con un passo inferiore a 2,4 metri. Misure che, da una parte, mettono in risalto le ‘proporzioni da supercar’ della vettura, dall’altra parte ne accentuano le caratteristiche di agilità.

Le superfici sono state trattate in modo scultoreo ricavando nel volume, “per sottrazione”, tutte le innovative soluzioni aerodinamiche, grazie alla sinergia tra il lavoro degli ingegneri e quello dei designer. Il risultato di questa collaborazione ha portato ad una vettura che trasmette pura sportività attraverso il connubio tra tecnica e estetica, requisito imprescindibile per ogni sportiva Alfa Romeo dove la forma è sempre innanzitutto funzione. Del resto, ciascuno degli elementi costruttivi è concepito per la massima efficienza dinamica e contribuisce a creare un coefficiente di deportanza negativo che garantisce la massima aderenza al suolo durante le accelerazioni laterali.

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Il volume posteriore, sinuoso ed avvolgente, ricopre e ‘abbraccia’ il cuore pulsante della vettura: la parte meccanica e il motore visibile attraverso il lunotto. Tutto questo, grazie allo sviluppo di un accentuata muscolatura sopra le ruote, conferisce forza e potenza alla zona posteriore.

La muscolatura posteriore regge la sua struttura sui fanali tondi posteriori e sulle prese d’aria laterali necessarie per il raffreddamento dell’intercooler e l’ingresso aria per l’aspirazione motore. Dal volume posteriore, carico di energia e dalle due prese d’aria laterali, trovano origine i due lunghi muscoli che conferiscono velocità e dinamismo alla fiancata generando sul frontale il volume necessario per accogliere i proiettori anteriori e sulla parte centrale le due forti nervature che corrono sul cofano disegnando l’inconfondibile “V” e trovando la loro naturale conclusione attorno allo scudetto. Quest’ultimo, insieme alle due bocche laterali, forma il noto “Trilobo”: segno distintivo di tutte le Alfa Romeo.

Anche nel posteriore quello che sembra un puro segno grafico svolge una funzione precisa: a fianco del porta-targa ci sono due linee che esteticamente creano due punti luce che movimentano il volume conferendogli dinamismo ma che funzionalmente servono a garantire la guardia tra il pendolo e il fanale per l’urto posteriore. Tutta la coda ─ partendo dal profilo posteriore alto e da tutta la parte inferiore che presenta un ampio “diffusore” con scivolo aerodinamico e scarichi ─ è stata ampiamente testata in galleria del vento per garantire il massimo delle prestazioni di carattere aerodinamico.

Infine, la gamma colori esterni rispecchia lo spirito della vettura, è essenziale nel suo essere Alfa: rosso, bianco, nero e grigio, ma con una forte attenzione alla tecnologia grazie all’introduzione dei colori tristrato. L’ormai consolidato e conosciuto Rosso Competizione che, con la sua profondità, brillantezza e cangianza, plasma i volumi della vettura è l’essenza dello spirito Alfa Romeo.

Alfa Romeo 4C: Interni

Gli interni dell’Alfa Romeo 4C costituiscono il frutto di uno studio approfondito dei parametri antropometrici ed ergonomici in grado di stabilire una pertinenza tra l’impostazione sportiva della vettura e una fisionomia in ‘continuità’ con il design della carrozzeria. Un percorso progettuale nel quale i diversi elementi – cruscotto, strumentazione e sedili  –  sono stati concepiti in accordo con specifici criteri di usabilità e vivibilità per il guidatore e per il passeggero.

Particolare rilevanza nella definizione degli interni ha avuto la configurazione della cellula ‘monoscocca’ in fibra di carbonio, vero e proprio ‘nucleo monolitico’ che ha determinato una organizzazione razionale dei principali elementi costitutivi secondo un principio di integrazione delle parti e di ottimizzazione dei pesi. Questo approccio, inizialmente incentrato su una disposizione di comandi e strumenti rivolti verso il conducente, si è tradotto in fase di industrializzazione del progetto in una semplificazione costruttiva in funzione dei processi di assemblaggio e di scomposizione in sottogruppi.

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L’intero blocco plancia prevede l’integrazione dei condotti di climatizzazione e si avvale di una struttura, un ‘ragno tecnico’ di sostegno, previsto all’interno dello stampo. Costituita da un guscio termoformato come nelle supercar in edizione limitata, la plancia è improntata alla fruizione delle funzioni e trova la sua esaltazione nel concetto di ‘driver oriented’ estremo grazie ad una strumentazione digitale e ai selettori per il cambio marcia collocati sul volante opportunamente sagomato.

Il cockpit con forti richiami al mondo motociclistico e a quello delle vetture da gara, riunisce tutte le informazioni necessarie alla guida e al controllo della vettura. Infatti, tutte le indicazioni sono visibili sul quadro strumenti, costituito da un originale display digitale, dove sono raccolte tutte le funzioni di controllo della supercar Alfa Romeo.

Ad una semplificazione formale-costruttiva, rintracciabile in una effettiva riduzione del numero di componenti e nell’esplicitazione materica ‘a vista’ di diverse parti, corrisponde la volontà di incentrare sull’esperienza di guida la relazione con gli spazi interni della vettura. Ecco dunque assumere rilevanza ergonomica e formale la disposizione del selettore di funzionamento del cambio TCT attivabile mediante pulsanti sul tunnel centrale, le leve per il cambio marcia al volante e il selettore del sistema DNA per la modifica dei parametri di funzionamento del propulsore e dei principali dispositivi meccanici ed elettronici.

Riguardo la scelta dei materiali il progetto Alfa Romeo 4C è una perfetta sintesi dei valori del brand: unisce tecnicità e dinamismo, sportività e prestazione, tradizione e contemporaneità . Le linee, le forme, i materiali e i colori sottolineano questa voglia di protagonismo: l’orgoglio di essere un’Alfa Romeo. Il materiale non è concepito come un rivestimento, ma come una valorizzazione della pelle esterna e interna, dei volumi e, là dove possibile, come struttura a vista. Il materiale è essenza stessa della struttura.

Le scelte estetiche si basano su materiali tecnici e naturali, non apparenza, ma sostanza. Lo spazio interno è minimale e ‘naked’ nei trattamenti e nelle finiture, l’ambiente è nero dark, impreziosito solo da qualche dettaglio metallico effetto alluminio. Il vero protagonista è il carbonio che, in quanto struttura, è presente dentro e fuori la vettura in un continuum estetico e trasmette, allo stesso tempo, tecnicità e leggerezza.

I sedili, con una struttura realizzata in composito, garantiscono il perfetto connubio strada-guidatore grazie alla possibilità di trovare una perfetta posizione di guida  pur garantendo un buon comfort anche nell’utilizzo quotidiano. In dettaglio, i  rivestimenti dei sedili variano da tessuti tecnici con filati in nylon altamente prestazionali e robusti alle pelli naturali declinate nei color della tradizione Alfa Romeo: il rosso per la sportività, fino alla “dinamica”, una microfibra di poliestere dal touch morbido e grippante per mantenere aderenza sul sedile, oltreché sulla strada. Anche le goffrature interne ‘iso asfalto’, tridimensionali e ‘rough’, richiamano la materia vera: il contatto con la strada. Infine, la pedaliera e le pedane d’appoggio per il guidatore e per il passeggero sono realizzate in alluminio esaltando, sino al minimo dettaglio, così il carattere sportivo.

Alfa Romeo 4C: Personalizzazioni

L’esperienza indimenticabile e il piacere di guida saranno i temi dominanti del  lancio commerciale di Alfa Romeo 4C che a partire da ottobre sarà possibile ordinare in tutte le concessionarie Alfa Romeo presenti in Europa.

Per esaltare al massimo la driving experience, in  tutti i mercati sarà disponibile un modello ‘essenziale’, dedicato ai “puristi della guida”, che proprrà di serie: selettore D.N.A. evoluto, quadro strumenti con tecnologia TFT e indicatore pressione turbo, temperatura olio e Gmeter, sedili sportivi in tessuto, volante in pelle con “shift paddles”, cerchi in lega da 17” all’anteriore e 18” al posteriore, pinze freno grigie e doppio terminale di scarico.

Il cliente potrà poi decidere di personalizzare ulteriormente la propria vettura attingendo sia da un’esclusiva collezione di accessori realizzati da Mopar,  la Divisione Parts & Service e di Customer Care dei Gruppi Fiat e Chrysler, sia da una ricca lista di ‘optional’ che include i Pack Racing (assetto ‘race’, impianto di scarico ‘racing’, pneumatici AR RACING, cerchi 18/19” a 5 fori, volante sportivo in pelle con inserto in microfibra e cuciture rosse) e Pack Lusso (sedili sportivi misto pelle e microfibra con cuciture rosse, proiettori Bi-LED in fibra di carbonio).

Accessori e prodotti di ‘merchandising’ firmati Mopar

Per Alfa Romeo 4C Mopar ha realizzato numerosi accessori che si accordano in modo armonioso alle caratteristiche tecniche e stilistiche della supercar. Tra questi citiamo i cerchi in lega da 17” a 19” in nero,  grigio o nero diamantati,  lo spoiler posteriore in materiale composito o carbonio, le pinze freno colorate in nero, rosso o  giallo, le calotte degli specchi esterni in carbonio o cromate, la plancia in carbonio e la copertura motore colorata. Inoltre, sono ‘optional’ venduti in after-market da Mopar i proiettori in fibra di carbonio, le  ruote maggiorate 18” – 19”, l’impianto di scarico racing o l’assetto ‘race’ – include barra antirollio posteriore e molle, ammortizzatori e barra antirollio anteriore a taratura specifica – che può essere abbinato a gomme ‘race’ appositamente sviluppate con Pirelli.

Con la collaborazione del Centro Stile Alfa Romeo, Mopar ha realizzato un’esclusiva collezione di ‘merchandising’ ispirata alla supercar compatta 4C che è stata presentata per la prima volta al salone di Ginevra 2013. Oggi la preziosa serie si arricchisce di alcuni nuovi prodotti di altissima qualità tra i quali il ‘long board’ con struttura completamente in carbonio, disegnato in esclusiva per il brand e realizzato utilizzando materiali e linee tipiche del DNA Alfa;  la felpa rossa sportiva 4C con cappuccio personalizzata da un prezioso ricamo; lo zaino dal design unico, prodotto in tessuto impermeabile e dotato di comode tasche per soddisfare ogni necessità e di un particolare accorgimento che ne aumenta la capienza. Infine, tra le novità si segnala la penna disegnata in esclusiva per 4C che si ispira alle sue  linee aggressive  ed è  realizzata con gli stessi materiali adottati sulla vettura quali il carbonio e l’alluminio.

Queste novità  si aggiungono alla già ricca collezione dedicata alla 4C  che comprende diverse tipologie di articoli: ci sono quelli più iconici, capaci di rappresentare al meglio l’immagine del brand e le caratteristiche del suo DNA, come lo slittino in alluminio e gli occhiali da sole in carbonio. Poi ci sono quelli pensati in chiave ‘fashion’ e ‘ lifestyle’, come il giubbotto antipioggia ad alta impermeabilità e la felpa in ‘carbon brushed‘ con inserti in ‘softshell’. Rientrano in un ambito più tecnologico la maschera da sci o snowboard con collegamento Gps per ricreare una realtà aumentata. Sono più ‘fun’ invece, la chiavetta USB a forma di vettura, la cover per iPhone e quella per iPad in carbonio.

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