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F1: In India Massa è il più veloce con la Ferrari

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MODELLO

VALUTAZIONE TCS

PREZZO

Continental PremiumContact 7★★★★

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Michelin Primacy 4+★★★★

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Kumho Ecsta HS52★★★★

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Debica Presto UHP 2★★★

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Dunlop Sport Maxx RT2★★★

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Bridgestone Turanza 6★★★

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Fulda SportControl 2★★★

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Hankook Ventus Prime4★★★

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Goodyear EfficientGrip Performance 2★★★

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Falken Ziex ZE 310 EcoRun★★★

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Nexen Tire N’Fera Primus★★★

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Goodride Solmax 1★★★

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Linglong Sport Master★★★

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Per fare il suo tempo, il brasiliano ha utilizzato gli pneumatici P Zero Yellow soft, battendo il pilota della Red Bull Racing Sebastian Vettel di soli 0,088s. Per le due sessioni del venerdì, i piloti avevano a disposizione tre set di pneumatici P Zero Yellow soft e un set di PZero Silver hard. In gara, si prevede che i Team useranno soprattutto gli pneumatici più morbidi, per massimizzare il grip e le prestazioni, motivo per cui oggi hanno ricevuto un set supplementare di P Zero Yellow soft. Questa mescola dovrebbe essere più veloce di due secondi al giro rispetto alla PZero Silver hard. Questa mattina, Karun Chandok, terzo pilota del Team Lotus, è stato il primo a segnare un tempo sul Buddh International Circuit durante la prima sessione, diventando anche il primo pilota indiano protagonista del gran premio di casa. Nonostante l’asfalto fosse stato lavato durante la notte, inizialmente la pista si è presentata “verde” e molto sporca, con moltissima polvere sulla superficie. Man mano che le monoposto sono scese in pista, il circuito si è progressivamente ripulito e gommato, con conseguente aumento del grip disponibile. I livelli di aderenza sono comunque rimasti bassi e diversi piloti sono usciti di pista mentre cercavano il bilanciamento corretto.

F1: In India Massa è il più veloce con la Ferrari 1

Come previsto, il nuovo circuito pone una bella sfida, con i piloti messi particolarmente alla prova nelle Curve 3 e 10, dove è essenziale avere pneumatici dalle prestazioni consistenti. Questa mattina, il più veloce nella prima sessione di prove libere è stato il pilota della McLaren Lewis Hamilton, con un tempo di 1m26.836s sui Pirelli PZero Yellow soft, tempo immediatamente migliorato nella prima mezz’ora della seconda sessione. Domani si prevede un’ulteriore evoluzione della pista e in qualifica i tempi dovrebbero ampiamente battere quelli odierni. La priorità per tutti i Team è stata accumulare più dati possibili su questo nuovo circuito, considerato che prima di oggi le sole informazioni a disposizione erano quelle ricavate dalle simulazioni al computer. Anche se durante entrambe le sessioni la maggior parte dei Team ha girato sia con le mescole soft sia con le hard, i piloti si sono concentrati sulle prestazioni della mescola più morbida – valutando il comportamento degli pneumatici P Zero Yellow soft con carichi di carburante e assetti diversi.

F1: In India Massa è il più veloce con la Ferrari 2

Il commento del Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery:

È stata una giornata intensa, che ha rispettato le nostre aspettative – sottolineando la qualità dei dati ricavati dalle simulazioni effettuate prima dell’inizio dell’evento. Le nostre prime impressioni sul circuito sono molto positive e, da quanto si può vedere, ci saranno numerose opportunità di sorpasso. Il disegno del tracciato rappresenta una prova interessante per i nostri pneumatici, grazie al mix di rettilinei veloci, curve con carichi costanti e frenate severe. È difficile dire esattamente quale sarà il degrado degli pneumatici, perché la pista si sta ancora pulendo, dopo un avvio con molto sporco che ha richiesto tempo prima che emergesse una traiettoria pulita. Questa polvere ha un effetto significativo sulle prestazioni dei pneumatici, sui quali si può formare del graining per via dello scivolamento e del pattinamento delle ruote posteriori. Dato che qui la differenza in termini di performance tra mescola soft e hard è notevole, per la strategia in gara sarà cruciale far durare il più a lungo possibile le soft. E sarà interessante vedere quali scelte attueranno i Team per raggiungere quell’obiettivo. Dai dati finora raccolti, i livelli di degrado sono in linea con una strategia da due a tre soste.

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