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Manichini Crash Test Skoda: materiali speciali e sensori estremamente avanzati

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MODELLO

VALUTAZIONE TCS

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Continental PremiumContact 7 ★★★★

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Michelin Primacy 4+ ★★★★

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Kumho Ecsta HS52 ★★★★

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Debica Presto UHP 2 ★★★

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Dunlop Sport Maxx RT2 ★★★

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Bridgestone Turanza 6 ★★★

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Fulda SportControl 2 ★★★

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Hankook Ventus Prime4 ★★★

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Goodyear EfficientGrip Performance 2 ★★★

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Falken Ziex ZE 310 EcoRun ★★★

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Nexen Tire N’Fera Primus ★★★

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Goodride Solmax 1 ★★★

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Linglong Sport Master ★★★

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Manichini Crash Test Skoda: materiali speciali e sensori estremamente avanzati

Manichini Crash Test Skoda: i manichini utilizzati per i test di collisione svolgono un ruolo essenziale nella valutazione della sicurezza dei veicoli. Questi manichini sono sempre più tecnologici e dotati di sensori che consentono di effettuare misurazioni precise in numerosi punti.

Nonostante l’importanza degli strumenti di simulazione informatica nello sviluppo di nuovi veicoli, i test di collisione rimangono un metodo fondamentale per valutare la sicurezza dei veicoli.

Skoda dispone di un laboratorio dedicato ai test di collisione, in cui vengono condotte fino a 300 sessioni di test ogni anno. Qui, la sicurezza dei veicoli viene testata in situazioni reali e in condizioni rigorosamente definite, quasi quotidianamente.

I manichini specifici per i test di collisione, comunemente chiamati crash test dummies, sono al centro dei test di sicurezza automobilistica che coinvolgono anche ostacoli, luci, telecamere e sensori di vario tipo. Negli ultimi anni, i test di collisione sono diventati sempre più rigorosi e impegnativi, e questo si riflette anche nel fatto che la Skoda utilizza un numero crescente di manichini.

In passato, pochi manichini erano sufficienti per eseguire i test di collisione, ma oggi la Skoda utilizza almeno dodici tipi diversi: otto riproducono il corpo degli adulti e quattro quello dei bambini di età compresa tra uno e mezzo e dieci anni. Perché così tanti manichini? Questa varietà è necessaria per testare in modo approfondito la sicurezza dei veicoli in situazioni diverse e considerando diversi tipi di passeggeri.

L’importanza dei manichini

Jan Domkář, Coordinatore dello Sviluppo della sicurezza dei veicoli Škoda, spiega che i manichini utilizzati nei crash test hanno forme e dimensioni diverse, in modo da rappresentare in modo preciso sia gli adulti che i bambini, tenendo conto delle normative di omologazione, dei test dei consumatori e dei requisiti interni che considerano la distribuzione della popolazione.

Ogni manichino ha una risposta specifica a un particolare test e si interagisce in modo diverso con i sistemi di ritenuta e con le forme del veicolo. L’obiettivo è quello di testare il maggior numero possibile di scenari per garantire la massima protezione possibile sia per gli adulti che per i bambini che si trovano all’interno del veicolo, ovunque siano seduti.

Esistono diversi tipi di manichini, e ogni tipo viene utilizzato per uno specifico tipo di test. Ad esempio, per gli impatti frontali vengono utilizzati gli Hybrid III o i Thor, mentre per gli impatti laterali si preferiscono gli EuroSID II e i WorldSID. Inoltre, ogni manichino è caratterizzato da una marcatura percentuale che indica le dimensioni e il peso che rappresentano.

Ad esempio, il manichino “50% maschio” rappresenta un uomo medio in termini di altezza e peso, mentre il manichino “5% femmina” rappresenta solo il 5% delle donne che ha dimensioni fisiche inferiori a quelle del manichino.

Tutti i manichini utilizzati nei crash test devono essere standardizzati e in linea con i requisiti definiti dai test più rigorosi, come quelli effettuati secondo la metodologia EuroNCAP. Škoda utilizza gli stessi manichini sia nei test ufficiali che nei test interni per verificare il livello di sicurezza delle proprie auto durante la fase di sviluppo prima di metterle alla prova nei test ufficiali.

Sicurezza in ogni situazione

I manichini utilizzati nei crash test sono realizzati con una vasta gamma di materiali. La struttura portante è solitamente in metallo, poiché è resistente e durevole. Tuttavia, il corpo del manichino è composto da un mix di materiali che simulano il più fedelmente possibile il comportamento e le reazioni del corpo umano in situazioni specifiche. Ad esempio, per le costole, la colonna vertebrale o le articolazioni si usano tipi particolari di metallo, mentre la pelle e il bacino sono realizzati con plastiche specifiche.

Durante i crash test, vengono misurati i carichi a cui queste parti del manichino sono sottoposte, permettendo di dedurre la localizzazione e l’entità delle lesioni che si verificherebbero in caso di incidente. Ogni singola parte del manichino è sostituibile, il che significa che ogni manichino è riutilizzabile e ha una durata teoricamente illimitata.

Tuttavia, poiché molti elementi dei manichini sono brevettati e le aziende che li producono sono poche, il loro prezzo è decisamente alto. Ad esempio, il manichino Thor per l’urto frontale costa 650.000 euro, mentre il WorldSID per l’impatto laterale costa 350.000 euro. A queste cifre vanno aggiunti i costi di assistenza e calibrazione.

Ogni manichino utilizzato nei crash test è dotato di decine di sensori che misurano l’accelerazione, le forze in gioco e la deformazione. Ad esempio, il manichino Hybrid III utilizzato all’inizio del millennio per la simulazione degli impatti frontali permetteva misurazioni in 56 punti del corpo, mentre l’attuale Thor ne permette in 116. Allo stesso modo, il manichino EuroSID2 per l’impatto laterale aveva 57 punti di misurazione, contro i 94 del WorldSID di oggi.

La tecnologia dei manichini utilizzati nei crash test è in continua evoluzione. Attualmente, si sta lavorando per rappresentare il 5% delle donne nei manichini Thor e WorldSID. Inoltre, una tendenza emergente è quella di rappresentare l’età più avanzata dei passeggeri.

Fonte VW