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F1: Il GP degli Stati Uniti dal punto di vista delle gomme [VIDEO]

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MODELLO

VALUTAZIONE TCS

PREZZO

Continental PremiumContact 7★★★★

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Michelin Primacy 4+★★★★

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Kumho Ecsta HS52★★★★

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Debica Presto UHP 2★★★

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Dunlop Sport Maxx RT2★★★

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Bridgestone Turanza 6★★★

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Fulda SportControl 2★★★

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Hankook Ventus Prime4★★★

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Goodyear EfficientGrip Performance 2★★★

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Falken Ziex ZE 310 EcoRun★★★

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Nexen Tire N’Fera Primus★★★

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Goodride Solmax 1★★★

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Linglong Sport Master★★★

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Pirelli porterà gli pneumatici P Zero Silver hard e P Zero White medium: una scelta ragionevolmente prudente per un circuito che presenta ancora una serie di incognite circa le prestazioni degli pneumatici. Per consentire ai Team di conoscere al meglio il nuovo circuito, il venerdì sarà loro consegnato un set extra di gomme dure per le due sessioni di prove libere. Una cosa certa è che il circuito del Texas sarà veloce e impegnativo, con temperature ambientali elevate che andranno ad aggiungersi alle sfide meccaniche cui saranno sottoposte le gomme.

I 5,515 chilometri del tracciato alternano sezioni più lente e tecniche ad altre decisamente più veloci. Le prime informazioni a disposizione suggeriscono che l’asfalto è abbastanza liscio. La prima sezione del giro è particolarmente impegnativa, con un tornante alla curva 1 seguito da una rapida sequenza di cambi di direzione dalla curva quattro alla sei: ricorda Silverstone o Spa. Tale sequenza comporta che si scarichi molta energia sulla struttura dello pneumatico, in particolare sulla parte esterna della gomma che deve sopportare la maggior parte delle forze di sterzata. A causa delle curve lente gli pneumatici dovranno offrire il massimo del grip e, quindi, della trazione sia con molto sia con poco carburante.

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In assenza di dati degli anni precedenti, Pirelli ha usato una avanzata tecnologia di simulazione per prevedere quale sarà il comportamento delle gomme sul circuito di Austin. Gli stessi Team faranno riferimento a dati analoghi per formulare le prime strategie di gara; per questo, le informazioni derivanti dalla prove libere saranno ancora più decisive del solito. Le squadre, infatti, cercheranno di raccogliere quanti più dati possibile su entrambe le mescole, con molto o poco carburante, e il set extra di gomme dure dovrebbe consentire di massimizzare i  run.

Jaime Alguersuari, collaudatore Pirelli ha commentato: Non conosco il Circuito delle Americhe, l’ho visto solo in foto o in video, ma sembra una pista interessante e molto divertente da guidare. A questo punto del Campionato, tutti i Team hanno una buona conoscenze delle gomme Pirelli, quindi si può ritenere che la combinazione medium e hard sia una scelta conservativa, ma ovviamente vanno considerati molti altri fattori, come la macro-abrasione della superficie di Austin. Potremmo prevedere una gara a un solo pit-stop, anche se ci sono fattori esterni che possono interferire, mi riferisco alla safety car o al clima. Un nuovo tracciato inevitabilmente scompiglia un po’ tutto… sono sicuro che sarà interessante.

Note tecniche sugli pneumatici

  • Austin è un nuovo circuito, quindi è probabile che la sua superficie sia “verde” e scivolosa, con un alto grado di evoluzione della pista durante il fine settimana. Spesso la superficie di un nuovo tracciato è ricoperta da una sottile pellicola di olio, rilasciato dall’asfalto quando viene posato. 56 i giri della gara.
  • La curva 11 sottopone gli pneumatici a molte sollecitazioni, in particolare, quando il pilota frena e contemporaneamente sterza si crea una distribuzione non uniforme delle forze sulle gomme. Un buon grip è essenziale per una curva efficace.
  • Le monoposto correranno con marce basse e un carico aerodinamico medio, il set-up non dovrebbe essere diverso da quello di Istanbul Park in Turchia.
  • In questo periodo dell’anno le condizioni atmosferiche del Texas possono essere variabili, con una media giornaliera del 31% di probabilità di pioggia. In particolare, il mese di novembre è caratterizzato da rapide diminuzioni delle elevate temperature giornaliere, con massime che passano da 25 a 19 gradi centigradi nel corso del mese; oppure giornate con oltre 29 gradi o in discesa al di sotto dei 13 gradi C ogni dieci giorni.

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