MODELLO | IMPIEGO | PREZZO |
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Michelin CrossClimate 2 | ALL-SEASON | |
Pirelli Cinturato Winter 2 | ALL-SEASON | |
Michelin CrossClimate+ | ALL-SEASON | |
Continental WinterContact TS870 | INVERNALE | |
Michelin Alpin 6 | INVERNALE | |
Michelin Pilot Alpin 5 | INVERNALE | |
Goodyear Ultragrip 9 | INVERNALE | |
Kleber Krisalp HP3 | INVERNALE | |
Hankook Winter icept RS2 W452 | INVERNALE |
Prodotta tra il 1980 e 1991, la famosa Audi quattro, conosciuta anche come Audi Urquattro è una coupé derivata dall’Audi 80 Coupé GT. Caratterizzata da una evoluta trazione integrale permanente con 3 differenziali e da un motore 5 cilindri turbo di 2.1 litri a iniezione meccanica Bosh K-Jetronic e sovralimentato con turbocompressore KKK-k26, l’Audi quattro sviluppava 200 CV. La linea aggressiva, l’ala posteriore, i parafanghi allargati ed i cerchi in lega rendevano questa coupé una vettura unica. Il propulsore sviluppava 200 CV e 285 Nm di coppia massima e poteva spingere la supercar fino ad una velocità massima di 220 km/h; lo 0 – 100 Km/h era coperto in appena 7,1 secondi. La desinenza tedesca Ur stava ad identificare primo e originario: infatti la Urquattro fu la prima auto europea di serie ad adottare la trazione integrale; prima di essa c’erano unicamente la Jensen Interceptor FF (1968), vettura prettamente artigianale, e la Subaru Leone AWD del (1972).
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1
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Audi quattro e le competizioni
L’Audi quattro nacque anche e soprattutto per dimostrare che, le gare rally si sarebbero in futuro vinte con auto a trazione integrale. La Quattro debuttò infatti nel Rally di Austria del 1980. Negli anni che seguirono Audi conquistò nel 1982 il titolo costruttori, nel 1983 il campionato piloti (Hannu Mikkola) e nel 1984 il secondo titolo costruttori con Stig Blomqvist campione del mondo a bordo si Audi Ur Sport quattro.
Ur quattro Sport
Nel 1984, per continuare a dominare il mondiale rally, Audi presentò una versione modificata denominata Audi Ur quattro Sport: la Sport era una supercar da corsa adattata all’uso stradale, il passo fu accorciato di 34 cm (da 254 a 220 cm), la carrozzeria, al fine di contenere i pesi fu proposta in kevlar e il propulsore fu potenziato a ben 306 CV.
Audi S1
Nel 1985 l’Audi creò, al fine di battere le prestazioni di Lancia e Peugeot, una versione denominata Sport Quattro S1. L’S1 presentava un 2226 cc in grado di erogare ben 560 CV. La vettura tuttavia, non riuscì ad affermarsi nelle competizioni; la vettura vinse infatti unicamente il rally di Sanremo (1985) ma non si aggiudicò nessun titolo mondiale. Nel 1986 Audi portò a 600 i cavalli della S1 ma, in seguito ai terribili incidenti avvenuti nel Gruppo B durante la stagione ’86, decise di ritirare la squadra dal modiale rally.
Pikes Peak
L’Audi S1 gommata Michelin si aggiudicò nel 1986 con Walter Rohrl e Michele Mouton la famosissima gara statunitense Pikes Peak.
1988 – 1989: le ultime evoluzioni
Audi nel 1988 presentò una evoluzione: il motore fu portato da 2144 a 2226cc e furono adottate punterie idrauliche (prima erano meccaniche); il rapporto di compressione fu aumentato ed il turbo raffreddato a liquido. Le modifiche non intaccarono la potenza che rimase invariata a 220 CV, ma interessarono la coppia che migliorò l’erogazione. L’anno successivo infine Audi presentò l’ultima evoluzione: denominata “20V” la nuova Ur quattro fu dotata di 220 CV e 309 Nm di coppia, valori che permisero un aumento di prestazioni: da 0 a 100 Km/h in 6.3 secondi e una velocità massima di 230 km/h.
1991: fine produzione
L’Audi Quattro uscì dalle scene motoristiche nel 1991: ad oggi Audi quattro è la vettura più ricordata, specialmente dagli amanti delle auto che ne ricordano le prestazioni e la fama. Nel 2010, la casa, al fine di onorare l’importanza dell’Audi quattro e in occasione del 30° anniversario della sua omonima trazione, presentò una degna erede: l’Audi Quattro Concept.
Sperando che vi piacciano questi articoli, magari un po’ “Amarcord” (ma che adoro perchè mi ricordano la mia giovinezza) vi do appuntamento al prossimo articolo: Peugeot 205 T16.