MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Indice Contenuti
Automobili Lamborghini sostiene gli sforzi di Ducati nel fornire la massima sicurezza ai conducenti di motociclette. Ducati, con sede a Borgo Panigale, è stata un’entità chiave nell’evento dimostrativo tenutosi al Lausitzring in Germania, organizzato dal Connected Motorcycle Consortium.
Questo evento è stato allestito per mostrare l’efficienza dei sistemi di connessione tra moto e auto che sono stati sviluppati durante l’attuale periodo di ricerca del consorzio.
# | Preview | Product | Rating | Price | |
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Il Connected Motorcycle Consortium (CMC) è un’organizzazione globale composta dai principali produttori di motociclette, avente lo scopo di integrare le motociclette nel panorama emergente della mobilità interconnessa, per potenziare la sicurezza dei motociclisti.
Mentre le aziende automobilistiche hanno già da tempo intrapreso ricerche e sviluppo sulle tecnologie di comunicazione Veicolo a Veicolo (V2V), il CMC si concentra sull’incorporazione dei dati trasmessi dalle motociclette.
Poiché le motociclette presentano caratteristiche e dinamiche uniche, l’obiettivo del CMC è garantire che queste informazioni vengano standardizzate in modo che, in futuro, la tecnologia V2V possa essere integrata uniformemente in tutti i veicoli, sia a due che a quattro ruote, presenti sulle strade.
Il Connected Motorcycle Consortium (CMC) è stato fondato nel 2016 e tra i suoi membri affiliati fin dall’inizio c’è stata anche la Ducati. La prima iniziativa dei membri è stata quella di esaminare dettagliatamente gli incidenti tra motociclette e automobili, concentrandosi sugli incidenti che avvengono con maggiore frequenza e che causano danni più gravi ai motociclisti.
Questo studio ha permesso di identificare quelle situazioni in cui l’uso della connettività avrebbe potuto apportare il maggiore beneficio in termini di prevenzione o mitigazione degli incidenti.
Sulla base di queste informazioni, il consorzio ha iniziato a lavorare sullo sviluppo di metodi e tecnologie per ridurre sia la frequenza che la gravità degli incidenti, puntando in particolare sulla riduzione del rischio per i motociclisti. Un elemento chiave di questa ricerca è stata la necessità di rendere i sistemi di risposta il più rapido possibile.
Ciò perché la capacità di prevenire un incidente dipende in gran parte dalla rapidità con cui uno dei veicoli (moto o auto) viene avvertito del potenziale pericolo, consentendo ai conducenti o ai sistemi automatici di intervenire tempestivamente.
Per testare e mostrare l’efficienza dei sistemi che sono stati progettati, Lamborghini ha collaborato con Ducati fornendo una delle sue auto, l’Urus, per essere utilizzata nelle simulazioni e nelle prove.
Ducati ha deciso di concentrarsi in particolare su tre tipi di incidenti che sono considerati tra i più critici e pericolosi. Questi incidenti riguardano situazioni in cui una moto si trova in un punto cieco o in una posizione in cui non può essere vista facilmente da un autista di un’auto in arrivo, oppure casi in cui il motociclista non può vedere chiaramente ciò che sta succedendo di fronte a lui.
In entrambi questi scenari, la comunicazione tra veicoli, combinata con i sensori integrati nei veicoli, può svolgere un ruolo fondamentale nell’anticipare e ridurre il rischio di incidenti.
L’idea è che, attraverso una comunicazione tempestiva tra auto e moto, entrambi i conducenti possano ricevere avvisi in tempo reale sulle potenziali minacce, permettendo loro di prendere misure preventive e ridurre così le probabilità di collisione.
Lo sviluppo della tecnologia è stato fatto da Ducati assieme a diversi fornitori, tra cui Bertrandt per la parte di hardware e Nfiniity per il sistema operativo e la realizzazione degli algoritmi. Il prototipo in questa fase di sviluppo prevede uno schermo aggiuntivo sulla moto sul quale vengono visualizzati i segnali di warning che possono informare il motociclista dell’eventuale pericolo.
I casi analizzati e dimostrati al Lausitzring da Ducati e Lamborghini sono stati l’IMA (Intersection Movement Assist), l’LTA (Left Turn Assist) e il DNPW (Do Not Pass Warning).
Sistema IMA – Intersection Movement Assist
Il sistema IMA (Intersection Movement Assist – Assistente all’attraversamento degli incroci) è stato progettato per affrontare situazioni particolarmente pericolose agli incroci, soprattutto quando la visibilità è limitata. L’esempio proposto riguarda un’intersezione in cui una moto, proveniente da una strada principale ad alto scorrimento, si sta avvicinando a un incrocio. Allo stesso tempo, un’auto sta arrivando da una strada secondaria.
Per simulare una condizione di visibilità ancora più limitata e complessa, Ducati ha aggiunto un ulteriore elemento di sfida posizionando un ostacolo fisso. Questo ostacolo impedisce sia all’automobilista sia ai sistemi di assistenza dell’auto di vedere direttamente la moto in avvicinamento.
Grazie al sistema IMA, nonostante l’ostacolo, l’auto riceve un avviso sul suo cruscotto. Questo segnale di warning informa l’automobilista dell’imminente arrivo della moto, consigliandogli di procedere all’incrocio con estrema attenzione e prudenza. Il sistema, quindi, mira a ridurre il rischio di collisioni in queste situazioni di alta criticità, fornendo un avvertimento tempestivo anche quando la visibilità diretta è ostacolata.
Sistema LTA – Left Turn Assist
Il sistema LTA (Left Turn Assist – Assistente alla svolta a sinistra) è stato sviluppato per affrontare un altro tipo di scenario pericoloso che si verifica comunemente sulla strada. In questo scenario, sia la moto che l’auto si muovono sulla stessa strada principale, ma in direzioni opposte. L’auto intende effettuare una svolta a sinistra, attraversando la traiettoria della moto in avvicinamento.
Le motociclette, a causa delle loro dimensioni ridotte e del loro profilo sottile, sono spesso meno visibili rispetto alle auto, specialmente in determinate condizioni di luce o angolazioni. Questo rende le moto particolarmente vulnerabili in situazioni in cui un’auto vuole svoltare a sinistra davanti a loro. Anche i sistemi ausiliari dell’auto potrebbero avere difficoltà a rilevare e valutare correttamente una moto in avvicinamento in questi contesti.
Il sistema LTA interviene proprio in questi momenti. Quando l’automobilista attiva l’indicatore di direzione (o “blinker”) per segnalare la volontà di svoltare a sinistra, e se c’è una moto che si avvicina dalla direzione opposta, il sistema emette un segnale di warning sul cruscotto dell’auto. Questo avviso informa l’automobilista della presenza della moto, suggerendo di procedere con cautela e assicurandosi che sia sicuro svoltare.
Sistema DNPW – Do Not Pass Warning
Il sistema DNPW (Do Not Pass Warning – Avviso di non sorpassare) affronta una situazione potenzialmente pericolosa in cui una moto, che si trova dietro un veicolo più grande (come un camion o un furgone), intende sorpassare questo veicolo. Tuttavia, proprio davanti a questo veicolo di grandi dimensioni c’è un’auto che ha intenzione di svoltare a sinistra. A causa della presenza del veicolo grande, il motociclista potrebbe non avere visibilità diretta dell’auto e non essere a conoscenza delle intenzioni del suo conducente di svoltare a sinistra.ù
Se sia la moto sia l’auto attivano i loro indicatori di direzione (o “blinker”) quasi contemporaneamente, indicando l’intenzione della moto di sorpassare e dell’auto di svoltare, si crea una situazione di potenziale collisione. Il motociclista potrebbe iniziare il sorpasso proprio mentre l’auto inizia la sua manovra di svolta, creando un pericolo immediato.
In questa circostanza, il sistema DNPW entra in gioco. Non appena rileva questa combinazione di intenzioni dai segnali dei blinker, emette un avviso diretto al motociclista, segnalando potenzialmente una situazione pericolosa e suggerendo di non procedere con il sorpasso. L’obiettivo di questo sistema è di fornire al motociclista informazioni cruciali in tempo reale, permettendogli di evitare manovre rischiose e potenzialmente salvandolo da un incidente grave.
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