MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Quattro anni fa, quando era ancora un prototipo, debuttò qui la sesta generazione. Allo stesso modo, al Salone di Parigi 2012, la Volkswagen presenta in anteprima il prototipo della settima Golf GTI. Così facendo la Casa di Wolfsburg anticipa l’immediato futuro della bestseller Golf, perché, insieme alla GTI, nella capitale francese presenta al pubblico per la prima volta anche il prototipo pre-serie della nuova Golf BlueMotion. La nuova Golf GTI sarà introdotta nel corso del primo semestre 2013.
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1
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Una GTI, due livelli di potenza 220 e 230 CV. Il prototipo della prossima Golf GTI dispone di una nuova versione ulteriormente sviluppata del motore della serie EA888, un turbo benzina 2.0 a iniezione diretta da 220 CV. Per la prima volta nella sua storia, per la Golf GTI sarà disponibile il pacchetto Performance per aumentare la potenza standard e raggiungere 230 CV. Entrambe le versioni della GTI sono dotate di sistema start/stop di serie e già oggi sono conformi alla normativa sui gas di scarico Euro 6 che entrerà in vigore solo dal 2014; inoltre, consumano 6,0 l/100 km (CO2: 140 g/km), cioè 1,3 litri in meno (-18%) rispetto al modello precedente (210 CV). Entrambe le GTI si potranno avere con il cambio DSG a doppia frizione a 6 rapporti (in alternativa al manuale a 6 marce). Rispetto alla generazione precedente, sul nuovo modello è stato possibile aumentare ulteriormente la proverbiale e straordinaria agilità della Golf GTI, e questo su due livelli distinti.
Livello 1 – GTI. Forte dei suoi 220 CV, la GTI sviluppa ora 10 CV di potenza in più rispetto alla precedente. Parallelamente è stato possibile aumentare la coppia massima di ben 70 Nm, arrivando a 350 Nm. In questo modo la nuova Golf GTI si trova esattamente sullo stesso livello della Golf R, che però disponeva di un motore TSI di altra generazione. Così equipaggiata, la Golf GTI ha una straordinaria capacità di ripresa: in quarta marcia accelera da 80 a 120 km/h in 5,0 secondi, in quinta in appena 6,0 secondi. Ecco altri dati importanti: la nuova generazione accelera da 0 a 100 km/h in 6,6 secondi, raggiungendo una velocità massima di 246 km/h.
Livello 2 – GTI con pacchetto Performance. Chi sceglie una Golf GTI con pacchetto Performance, passa al secondo livello. La potenza in questo caso aumenta di 10 CV, la coppia massima rimane identica. I 230 CV consentono una velocità massima di 250 km/h (valore stimato) e passa da 0 a 100 km/h in soli 6,5 secondi.
Nuovo bloccaggio del differenziale anteriore e sterzo progressivo – Il pacchetto Performance, tuttavia, non si traduce soltanto in un aumento di potenza, ma anche in una maggiore maneggevolezza: la GTI in questo caso oltre ai freni più potenti (con logo GTI sulle pinze), dispone del nuovo bloccaggio del differenziale anteriore con regolazione elettronica (VAQ), anch’esso proposto per la prima volta in questa forma.
Bloccaggio del differenziale anteriore – Il bloccaggio a regolazione elettronica migliora la sicurezza attiva e il comportamento dinamico, eliminando quasi completamente il sottosterzo tipico delle auto a trazione anteriore particolarmente potenti. Si ottiene quindi un comportamento di marcia più preciso e maggiore stabilità in sovrasterzo nel caso di trasferimenti di carico. Infatti, il bloccaggio del differenziale anteriore aumenta la forza motrice sulla ruota più esterna alla curva, consentendo inoltre di ottimizzare la velocità in fase di svolta. Migliore risulta anche la trazione in partenza su fondo sdrucciolevole o umido, nonché con le ruote sterzate.
Sterzo progressivo – Incluso nella dotazione standard, lo sterzo progressivo debutta con la Golf GTI. Questo sistema consente al guidatore di ottenere l’angolo di sterzata desiderato con un minor numero di giri del volante; risulta quindi meno frequente la necessità di dover spostare le mani. Sembra ovvio, in realtà è rivoluzionario. Infatti, gli sterzi convenzionali operano con rapporto di demoltiplicazione costante. Il nuovo sterzo della Golf GTI, invece, opera con un rapporto di demoltiplicazione progressivo che, in fase di manovra e parcheggio, regala maggiore agilità alla vettura. Viceversa, su strade extraurbane caratterizzate da numerosi tratti in curva e in fase di svolta, il guidatore percepisce un netto vantaggio in termini di dinamica di marcia derivante dal rapporto diretto. Dal punto di vista tecnico, lo sterzo progressivo si distingue per la dentatura variabile della cremagliera e del pignone e per il motorino elettrico di maggior potenza rispetto a quello del normale servosterzo elettromeccanico. Dal punto di vista funzionale, diversamente dal rapporto di sterzo costante, che rappresenta sempre un compromesso tra dinamica e comfort, in questo caso la dentatura della cremagliera viene variata mediante il mozzo dello sterzo. Ne consegue che il passaggio tra comportamento di sterzata indiretto nel settore medio (guida in rettilineo) e il comportamento di sterzata diretto in presenza di maggiori angoli di rotazione del volante avviene in modo progressivo, regalando alla vettura, come illustrato, maggiore agilità quando si adotta uno stile di guida sportivo. In fase di parcheggio il comfort aumenta grazie al minor angolo di sterzata richiesto.
I rapporti di trasmissione variabili sono noti da tempo per gli impianti con servosterzo idraulico; tuttavia la loro messa a punto è soggetta a limiti molto severi in modo da non far avvertire al guidatore il passaggio tra le diverse fasi. Ed è proprio quanto non accade nel caso dello sterzo progressivo della Golf GTI: qui, infatti, la combinazione tra rapporto di trasmissione sterzante progressivo della cremagliera e i potenziali di messa a punto di uno sterzo elettromeccanico viene sfruttata al meglio per garantire un comportamento ottimizzato in caso di guida sportiva, ma allo stesso tempo adatto all’impiego quotidiano. Per tutte le altre Golf, il nuovo sterzo progressivo è disponibile a richiesta.
Esterni – Allestimenti e design – Elementi caratteristici GTI. Come tutte le sei Golf GTI precedenti, anche il prototipo della settima generazione presentato a Parigi si distingue dagli altri modelli della serie grazie a ulteriori dotazioni dell’allestimento e ai classici tratti distintivi GTI. Negli esterni questi ultimi si realizzano con le pinze freno verniciate di rosso, la caratteristica struttura a nido d’ape della griglia della presa d’aria, le luci posteriori a LED con plastiche brunite, inclusa l’illuminazione della targa a LED, nonché, a sinistra e a destra, un terminale di scarico cromato del diametro di 80 mm. Caratteristici fin dall’epoca della prima Golf GTI sono i colori di serie, rosso (Rosso Tornado) e nero nonché la verniciatura bianca, disponibile a richiesta (Pure White come colore speciale). La Volkswagen ha perfezionato anche i classici cerchi in stile GTI, nelle versioni Denver, Detroit e Glendale; il tipico design di questi cerchi del modello precedente è confluito nei nuovi cerchi in lega leggera da 17″ torniti a specchio del tipo Brooklyn, che danno un’impressione di maggior leggerezza, confermata anche dalla bilancia. Sui cerchi sono montati pneumatici 225/45. La GTI sarà disponibile a richiesta anche con cerchi in lega da 18″.
Design GTI – In generale, la settima generazione della Golf diventerà più dinamica rispetto al modello precedente anche dal punto di vista estetico. L’obiettivo dei designer era quello di far emergere questa nota sportiva in modo ancora più significativo con la nuova Golf GTI, che doveva essere più bassa, più larga e avere una personalità più aggressiva. I designer Volkswagen hanno realizzato numerose soluzioni di dettaglio per la nuova Golf GTI, integrandole armoniosamente nel concept visivo della vettura. In questo senso è importante tenere presente che gli elementi di design specifici della GTI non sono particolari “applicati”, ma sono parte integrante del modello. Anche per questo motivo la GTI è stata progettata parallelamente alla “normale” Golf; in questo modo è stato possibile coordinare perfettamente i tratti distintivi di entrambi i modelli.
Sul frontale, dove spiccano i fendinebbia a LED studiati appositamente per la GTI, campeggia un elemento caratteristico e fondamentale di questo modello che è stato completamente rinnovato: la linea rossa. All’inizio incorniciava la calandra rettangolare della prima generazione della Golf GTI. Nella sesta GTI le linee rosse erano due, una superiore e una inferiore, a racchiudere la griglia del radiatore. Adesso, nella settima generazione, la linea rossa separa la calandra del radiatore lungo il bordo inferiore, ma per la prima volta si estende a sinistra e destra fino a raggiungere l’alloggiamento dei fari bixeno. In questo modo la linea rossa percorre interamente il frontale.
Nella parte inferiore del paraurti, al di sotto dell’elemento trasversale verniciato in tinta con la carrozzeria, la presa d’aria nera (con griglia a nido d’ape) non è più racchiusa da una cornice, anch’essa nera, bensì da superfici in tinta con la carrozzeria, risultando così ancora più evidente; stesso discorso per il frontale, dove le tre lamelle aerodinamiche laterali di colore nero, al di sotto dei fari, sono ben visibili. Un ulteriore particolare che si inserisce nel design dai contorni estremamente precisi è lo splitter nero (bordo inferiore dello spoiler anteriore), ripreso dal mondo delle competizioni automobilistiche. Vengono mantenuti in nero anche i listelli sottoporta e il diffusore posteriore. Questi elementi neri che sottolineano il perimetro inferiore della vettura, consentono alla Golf dotata di telaio sportivo GTI (carrozzeria abbassata di 15 mm) di essere ancora più saldamente ancorata alla strada.
Un altro esempio dell’integrazione armonica degli elementi specifici della GTI è il nuovo spoiler sul tetto, di dimensioni molto maggiori rispetto al suo omologo nelle Golf con motorizzazioni meno potenti, che si inserisce perfettamente nel portellone posteriore e nella carrozzeria. Inoltre, per la prima volta, la sportiva Volkswagen presenta, insieme al logo GTI sul frontale e sulla parte posteriore, la scritta GTI, famosa ormai da decenni, sui parafanghi anteriori, all’altezza della linea caratteristica.
Interni – Allestimenti ed estetica – Caratteristiche tipiche GTI. Li aveva già la prima GTI: i rivestimenti nel leggendario tessuto con fantasia a quadretti. La stoffa, denominata “Jacky” sulla Golf GTI VI, è stata rivisitata nel design, come sempre avviene nel passaggio da una generazione GTI all’altra, ed è stata ribattezzata “Clark”. Ovviamente il motivo a quadri è stato mantenuto. I sedili sportivi (quelli anteriori sono dotati di cassetti sotto la seduta) possiedono straordinarie caratteristiche ergonomiche. È sufficiente sedersi, regolare l’inclinazione dello schienale e la distanza dal volante, allacciare le cinture e si è pronti a partire. I sedili anteriori sono anche regolabili in altezza e dotati di regolazione manuale del supporto lombare, tutto di serie. Le cuciture decorative rosse a contrasto sui sedili e sul rivestimento della leva del cambio conferiscono un ulteriore tocco di sportività; il padiglione, come sempre di colore nero nella GTI, sottolinea il carattere sportivo degli interni.
Allestimenti GTI – Oltre a numerose dotazioni di serie come climatizzatore, sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore e impianto radio “Composition Touch” (tra l’altro con CD e slot per schede SD e interfaccia AUX-IN), altre dotazioni specifiche della versione di serie GTI ne impreziosiscono gli interni: caratteristici della Golf GTI sono il volante sportivo personalizzato e uno speciale pomello della leva del cambio. Quest’ultimo è stato riproposto a forma di pallina da golf, un omaggio alla prima Golf GTI, così come il volante rivestito in pelle di nuova concezione. Il volante, tipico delle vetture sportive, con le sue tre razze metalliche e diaframmi in nero lucido scintillante esprime leggerezza, è decisamente robusto, è dotato di comandi multifunzione di serie sulle due razze orizzontali e, al centro, a differenza dei volanti degli altri modelli Golf, presenta una cosiddetta “tazza d’urto”, come nella prima Golf GTI.
Una forte dichiarazione di stile è costituita inoltre dalla strumentazione GTI con display a colori e grafica indipendente dei singoli strumenti, che non a caso ricordano i quadranti di pregiati cronografi. La caratteristica estetica GTI viene completata negli interni dall’illuminazione ambiente in colore rosso, dai listelli decorativi e diaframmi speciali (listelli decorativi nelle porte anteriori con illuminazione ambiente), dalla pedaliera e dai poggiapiedi (sinistra) in acciaio inox spazzolato, dal listello battitacco anteriore con applicazione in acciaio e, anche in questo caso, dall’illuminazione ambiente integrata.
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