Formula 1

F1: Anteprima Gran Premio di Cina – Shanghai pronta per il grande Circus

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Michelin Primacy 4 ESTIVO

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Michelin CrossClimate+ ALL-SEASON

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Michelin Pilot Sport 4 SUV ESTIVO

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Bridgestone Turanza T005 ESTIVO

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Goodyear Efficient Grip Performance ESTIVO

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Michelin Primacy 4 ESTIVO

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Firestone Roadhawk ESTIVO

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Hankook Kinergy Eco 2 ESTIVO

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Michelin Pilot Sport 4 SUV ESTIVO

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Kumho Ecowing ES01 ESTIVO

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Pirelli Cinturato P1 Verde ESTIVO

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Per la Cina, terza tappa del campionato di Formula Uno, e per la prima volta quest’anno, Pirelli porta in pista la combinazione P Zero White medium e P Zero Yellow soft. Un binomio ideale per il circuito cinese, ben noto per la sua superficie liscia e poco abrasiva e per le temperature ambientali e della pista non elevate. La flessibilità delle due mescole consentirà ai Team di mettere in atto diverse strategie. La pioggia, elemento ricorrente nelle prime due gare del Campionato 2013, non è inusuale in Cina, questo potrebbe far scendere in pista ancora una volta il Cinturato Verde intermedio e il Cinturato Blu full wet.

Gran premio di Cina 2012 - 1

Gli pneumatici dal punto di vista del circuito

Le curve impegnative (basti pensare alla quasi circolare curva 1) e le aree di forte decelerazione del circuito cinese sottopongono gli pneumatici anteriori a un elevato carico. Infatti, in Cina l’anteriore sinistro deve affrontare la più brusca frenata dell’intero Campionato.

  • La curva chiave del circuito di Shanghai è la 13: una lunga curva a destra leggermente inclinata, dove il carico sulle gomme è in continuo aumento man mano che si accelera verso il rettilineo.
  • Mescole Pirelli medie e soft anche nel GP cinese del 2012, quando Nico Rosberg si aggiudicò la gara con una strategia a due soste. Rosberg partì con le morbide e poi ha completato due stint con le medie. Button e Hamilton, classificatisi secondo e terzo sul podio, si fermarono tre volte: partiti con gomme morbide, si fermarono per montare un nuovo set ancora di morbide per poi completare i due stint finali con le medie. Anche, Webber, il quarto pilota classificato scelse una strategia a tre pit stop, ma corse un unico stint sulle morbide e altri tre sulle medie. Due pit stop per il quinto posto di Vettel con una strategia simile a quella di Rosberg.

Il commento di Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli – “A Shanghai abbiamo spesso assistito a gare emozionanti, dove la strategia è sempre stata al centro dell’attenzione. Nonostante quest’anno tutte le nostre mescole 2013 siano più morbide, con un degrado volutamente più estremo e migliori performance, l’esperienza dimostra che piloti e Team non hanno bisogno di molto tempo per imparare a gestirle al meglio. Il circuito di Shanghai è meno aggressivo per gli pneumatici di quanto non sia quello malese, tuttavia prevediamo che la maggior parte dei piloti opti per una strategia a tre soste, anche se alcuni potrebbero provare a farne due. L’anno scorso il Gran Premio cinese è stato vinto da Nico Rosberg, che riuscì a utilizzare al meglio gli pneumatici durante tutto il weekend. È la dimostrazione di cosa sia possibile fare, a questo punto della stagione, con una corretta gestione degli pneumatici”.

Gran premio di Cina 2012 - 0

Note tecniche sugli pneumatici- Con il suo basso working range, la mescola media dovrebbe avere un buon warm-up anche in caso di basse temperature, garantendo una miglior consistenza prestazionale e un degrado più contenuto. Con un working range più elevato, gli pneumatici soft in presenza di condizioni ambientali fredde necessitano di un po’ più tempo per andare in temperatura, soprattutto all’anteriore. Tuttavia, garantiscono un maggiore grip, ma hanno un degrado più accentuato e una vita utile di circa 16-18 giri.

In Cina, il gap prestazionale tra la mescola media e la soft è atteso tra 0,5 e 0,6 secondi al giro. L’inclinazione della curva 13 e il massimo carico aerodinamico sulle monoposto che ne consegue, aumenta l’impronta a terra dello pneumatico fino a due volte la sua dimensione normale a vettura ferma.

Il commento del brand ambassador Pirelli, Jean Alesi – “Il circuito cinese è atipico rispetto agli altri e, anche se non vi ho mai corso, è una bella pista. Dal punto di vista delle gomme, i piloti dovranno trovare il miglior compromesso tra prestazioni e degrado, come è sempre stato in Formula Uno. Nella mia carriera di pilota ho corso con molti e differenti regolamenti, con diversi produttori di pneumatici – anche nell’era delle gomme da qualifica – nonostante le differenze, ritengo che Pirelli sia la società che ha dato il maggior divertimento ai fan: infatti, finora abbiamo assistito a due gare fantastiche. È esattamente quello che è stato chiesto, inoltre, ritengo che sia proprio ciò di cui lo sport ha bisogno. Una cosa che non cambierà mai è che saranno sempre i migliori Team a vincere: infatti, credo che non abbia senso lamentarsi, perché sarà sempre così. Qualsiasi regolamento si abbia”.

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