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Citroen e l’Arte Retromobile 2012

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MODELLO

VALUTAZIONE TCS

PREZZO

CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870★★★★

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GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3★★★★

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MICHELIN ALPIN 6★★★★

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DUNLOP WINTER SPORT 5★★★★

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VREDESTEIN WINTRAC PRO★★★★

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È l’entità̀ Citroen HERITAGE, responsabile della gestione del patrimonio storico della marca, ad organizzare questa esposizione, che permette di scoprire, o riscoprire, opere spesso sconosciute, creature che hanno segnato la scena artistica francese e internazionale. Se alcuni di loro hanno lavorato per CITROËN (come Flaminio Bertoni, Pierre Louÿs), altri hanno utilizzato modelli della Marca come supporti artistici (Victor Vasarely, Jean-Pierre Lihou, Françoise Nielly…), altri ancora li hanno “adattati” per giungere a nuove creazioni (Bernard Rancillac, César, Ora-ïto). Questa esposizione mostra ancora una volta i valori comuni di audacia, creatività, innovazione che Citroen condivide con il mondo dell’Arte, che sostiene da oltre 90 anni. Rétromobile è anche l’occasione per la Marca di festeggiare gli anniversari: i 30 anni di Citroen BX e gli 80 di Citroen Rosalie.

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Gli artisti di Citroen

Citroen occupa una posizione privilegiata nel mondo dell’auto, che le ha permesso di conservare sin dal debutto nel 1919 un rapporto forte, addirittura di “fusione”, con il mondo dell’arte. Infatti, nel 1923, Pierre Louÿs, disegnatore di talento al servizio della Marca, progetta le pubblicità CITROËN. Poco più tardi, nel 1932, la Marca affida la creazione dei nuovi modelli a Flaminio Bertoni, uno scultore, non un industriale. Modelli che diventeranno un mito, come la Traction Avant o la CITROËN DS che riceve subito il premio d’onore alla Triennale di Milano. Successivamente, per celebrare il 60° delle prime concessionarie CITROËN, affida a Bernard Buffet la realizzazione delle litografie numerate di uno dei suoi acquarelli.

«L’oggetto» Citroen, supporto di opere d’arte

Oltre agli artisti che hanno lavorato per la Marca, altri hanno trovato nell’”oggetto” Citroen un mezzo d’espressione, utilizzandolo come supporto per le proprie opere. Così, la “GS aux flèches” rappresenta “l’Energetismo” così concepito dal pittore Jean-Pierre Lihou, la CX dipinta da Victor Vasarely illustra il “Cinetismo” o ancora più recentemente, la versione “ARTCAR” della Citroen SURVOLT è abbigliata con tinte fluorescenti e contrastanti, firmate dalla “coloratissima” artista contemporanea Françoise Nielly. Alberto Martinez crea una scultura che cerca di “ingrandire alcuni elementi delle valvole idrauliche, piccoli pezzi lavorati al micron” e cuore del regolatore idraulico dello sterzo di Citroen XM.

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«L’oggetto» Citroen, adattato, reinterpretato per nuove creazioni

Questa storia vede artisti che adatteranno e reinterpreteranno l’oggetto Citroen per concepire nuove creazioni. Come il pittore Bernard Rancillac con la sua opera “Apsara” che integra pezzi della carrozzeria di XM, lo scultore César e le sue “compressioni” di Citroën ZX, o ancora Chico MacMurtrie con la scultura “vivente” di DS, “Totemobile”. Più recentemente, il designer Ora-ïto, ispirato dall’eredità CITROËN, ha presentato i suoi primi oggetti artistici EVO e UFO, dalle forme ispirate alla mitica CITROËN Traction Avant e a DS.

Sostenere e promuovere l’Arte, vocazione propria del DNA Citroen

Indipendentemente dalla relazione con i creatori, la Marca partecipa ai più importanti eventi artistici. Nel 2005, in occasione della Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Parigi, la Marca allestisce l’esposizione “DS, un’opera d’arte” che vede coinvolti artisti come Arman, con ‘Schmilblic’ o Orozco con la DS “risagomata”. Recentemente, nel 2011, Citroen è patron esclusivo del Padiglione francese della 54° Esposizione Internazionale d’arte della Biennale di Venezia, che ha ospitato un’installazione spettacolare dal titolo “CHANCE”, dell’artista Christian Boltanski.

Perchè si scrive oggi la storia di domani

Al centro di questa esposizione inedita “Citroen e l’Arte”, i visitatori possono così ammirare l’ultima creazione della Marca, la Citroen DS5 Hybrid4 (primo ibrido Diesel). Fiore all’occhiello della “Créative Technologie – Il posizionamento della Marca”, questa vettura dall’architettura inedita, audace e scolpita, abbina una visione originale alla competenza tecnica Citroen. Rétromobile è anche l’occasione per festeggiare gli anniversari della Marca: i 30 anni di CITROËN BX e gli 80 della Rosalie.

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Citroën Rosalie, l’ultima Citroën a trazione posteriore

Il 6 settembre 1932, Citroen presenta alla stampa i modelli “8”, “10” e “15”, dotate di grandi innovazioni: motore flottante, cambio sincronizzato, vetri “Securit”, ammortizzatori idraulici “Houdaille”, ponte silenzioso e telaio più rigido e leggero, composto da longheroni e traverse tubolari. Inoltre, grazie alla carrozzeria monoscocca, questi nuovi modelli sono ancora più resistenti rispetto a quelli con scocca in acciaio (utilizzati fino ad allora) e offrono una sicurezza maggiore. La “Type 8”, con motore flottante e cilindrata di 1452 cm3, sviluppa una potenza massima di 32 cv. Con il nuovo cambio a 3 rapporti, di cui 2 sincronizzati, può raggiungere i 90km/h. La “Type 8” è proposta in 6 versioni: berlina 4 posti con bagagliaio, faux-cabriolet con bagagliaio o spider, cabriolet o spider carrozzeria di fabbrica, Coach “Sical” con tetto di lamiera o decappottabile “vestita” da carrozzieri esterni. È declinata per soddisfare tutte le richieste dell’epoca. Da ottobre 1932 a gennaio 1935 ne verranno prodotti in tutto 38.835 esemplari. Al salone di Parigi, nel 1933, esce la “8 semi-luxe”, versione alleggerita della “8”. I poster riservati alle concessionarie mostrano un prezzo iniziale di 18.750 franchi di allora, cioè̀ 1.100 franchi in meno rispetto alla versione standard. 6 nuovi modelli si aggiungono a quelli già̀ esistenti, tra cui la Torpedo.

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La vettura diventerà̀ celebre il 27 luglio 1933 con la leggendaria “Petite Rosalie” che, sull’autodromo di Montlhéry, percorrerà 300.000 km a una media di 93 km/h, soste escluse. Come conseguenza dell’evento, alla gamma “8”, “10” e “15” verrà̀ imposto il nome Rosalie . La gamma “8” sarà completata dalla “Type 10”, dal passo superiore (3m, anziché́ 2,70m), e disponibile in due carreggiate: 1,34 metri (per la versione “leggera”, identica alla “8”) o 1,42 metri per la versione normale. La lunghezza è superiore, con 4,575 metri contro 4,24. La cilindrata di 1.767 cm3, ottenuta con un aumento dell’alesaggio, permette di portare la potenza a 36 cv. La velocità massima è di 100 km/h. Sarà prodotta in 49.249 esemplari. Infine, la carrozzeria della “Type 15” riprende le caratteristiche dimensionali della “10”, escluso il passo, che con 15 cm in più̀ raggiunge 4,725 metri. La “Type 15” è dotata di un prestigioso motore a 6 cilindri in linea. Con 2 650 cm3 di cilindrata, i suoi 56 cv spingono la vettura fino a 110 km/h. Nel marzo 1933, la gamma si arricchisce di una serie Grand Luxe (prodotta in 700 esemplari) particolarmente curata nelle finiture. Alla fine, la produzione della “15” arriverà̀ a 7228 esemplari. Nel 1935 la gamma Rosalie si rinnova con due modelli: “7U” e “11U”, venduti principalmente in versione commerciale. Queste vetture saranno prodotte fino al 1938, equipaggiate con il motore della Traction Avant montato però in senso contrario, con il cambio rivolto verso il ponte posteriore.

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Citroen BX

Citroen innova anche questa volta in materia di comunicazione, a sottolineare l’originalità̀ del nuovo modello. Una cassa in legno inizia la discesa dal primo piano della Torre Eiffel il 16 settembre 1982. Tocca terra il 23 dello stesso mese ed è aperta in presenza del direttore generale di CITROËN di allora, svelando la Citroen BX. Questa vettura straordinaria permetterà̀ all’azienda del Quai de Javel un aumento incredibile delle vendite. Dalla catena di montaggio usciranno in tutto 2.315.739 esemplari tra il 1982 e il 1993, anno in cui sarà̀ sostituita da Citroen Xantia. Dotata di sospensioni idropneumatiche, si distingue per il comportamento su strada ineccepibile e per il confort coerente con la reputazione della Marca. Berlina a due volumi, 5 porte, 5 posti, la gamma si arricchisce di una versione station wagon a partire dal 1985. Nella sua lunga carriera, uscirà̀ con diverse motorizzazioni, sia benzina che Diesel. A partire dal modello base BX 14 (1 360 cm3 e 62 cv) fino alla GTI 16V da 160 cv, la gamma delle motorizzazioni benzina permette a chiunque di trovare la propria dimensione. Le versioni Diesel, poi turbo Diesel, disponibili a partire da settembre 1983, verranno accolte con grande favore, in un’epoca in cui il gasolio non aveva il successo dei nostri giorni.

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La ragione è semplice: le motorizzazioni “XUD”, particolarmente ben riuscite, offrivano ottime prestazioni pur rimanendo particolarmente economiche. Varie serie speciali segneranno la carriera di BX. La prima, con BX Leader, riscuoterà̀ un buon successo, seguita da BX Sport, completamente innovativa per l’epoca, con motorizzazione benzina da 1,9 l di oltre 120 cv. Per il restyling del luglio 1986 Citroen BX riceve la sua prima motorizzazione a iniezione, con la GTI che sviluppa 125 cv. Sarà seguita nel luglio 1987 dalla versione GTI 16 valvole. Primo motore multivalvola francese, con una potenza di 160 cv permette a BX di raggiungere 218 km/h. Nel 1989, alcuni modelli berlina e station wagon saranno proposti con una trasmissione a 4 ruote motrici. La carriera della BX sarà segnata da episodi pubblicitari spettacolari, come gli “Chevron Sauvages” all’uscita della BX Sport.

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