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Il design Audi diventa espressione ancora più decisa di una tecnica all’avanguardia. La coupé a due porte è morbidamente elegante e allo stesso tempo tonicamente sportiva; le forme e le linee sono inconfondibili e apportano molte nuove idee. Nell’abitacolo arioso l’architettura si fonde con il sistema dei display e dei comandi dando vita a un tutt’uno completamente nuovo. La parte frontale della plancia è costituita da un unico grande display touch; una parte dei comandi è affidata al nuovo display OLED, formato da diodi organici a emissione di luce.

La tecnica della concept car concilia potenza, comfort ed efficienza. Il 4.0 TFSI eroga una potenza di 605 CV (445 kW) e sviluppa 750 Nm di coppia; permette alla Audi prologue di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi. Lo sterzo integrale dinamico, che agisce anche sulle ruote posteriori con un angolo di sterzata massimo di cinque gradi, rende la grande coupé estremamente maneggevole e stabile.

Con 5,10 metri di lunghezza, 2,94 metri di passo, 1,95 metri di larghezza e 1,39 metri di altezza la Audi prologue è leggermente più corta e più bassa di una A8 di serie. Sul frontale basso domina il single frame, integrato nell’architettura complessiva, su cui figurano i quattro anelli. La grande mascherina del radiatore è molto più larga e più piatta rispetto agli attuali modelli di serie. L’accento sull’orizzontalità delle linee esprime tutta la potenza del dinamismo. I listelli trasversali con le estremità tagliate presentano un raffinato motivo a losanghe.

Audi Prologue 1

I fari, elementi cuneiformi larghi e piatti, si estendono fin sopra il single frame e sono dotati di tecnologia laser a matrice ad alta risoluzione: un’innovazione firmata Audi che schiude nuove possibilità nella configurazione dei proiettori permettendo di integrare funzioni completamente nuove. La “pupilla” del faro è costituita da una lente a proiezione con fonte luminosa al laser: crea una matrice che illumina perfettamente tutta la strada. Sotto a questo elemento sono sospese cinque lenti sintetiche alimentate da un fascio di fibre di vetro, che sono incorniciate da una struttura leggera finissima e che ampliano ulteriormente la luce degli abbaglianti. Grazie alla nuova tecnologia laser i designer hanno potuto creare un elemento estremamente leggero, compatto ed elegante a forma di occhio.

Nuova è anche la conformazione plastica delle prese d’aria sotto ai fari: sono pronunciate e dotate al loro interno di griglie a losanghe. Un blade dalla linea dinamica, che una fessura separa chiaramente dal paraurti, richiama associazioni con il mondo delle gare e presenta due spoiler neri lucidi supplementari che fanno apparire la showcar ancora più incollata alla strada.
Con la sua linea fluida e protesa in avanti, la fiancata della Audi prologue ne esprime il carattere deciso. Proporzioni equilibrate mettono in evidenza in eguale misura la ruota anteriore e la ruota posteriore – un chiaro rimando al patrimonio genetico della Audi quattro. I cerchi possenti da 22 pollici sono alloggiati sotto i passaruota molto sporgenti e calzano pneumatici 285/30. Le dieci razze a Y ritorte danno allo stesso tempo un’impressione di levità, di tridimensionalità e di forza.

Audi Prologue

Una caratteristica distintiva della Audi prologue sono le spalle svasate sopra le ruote. Analogamente ai “blister” delle prime Audi quattro degli anni ’80 lasciano intravedere la trazione quattro: tuttavia non sono più applicate, ma inserite in modo fluido nell’architettura della vettura. Nelle fiancate si vengono così a creare due morbide arcate che interrompono la linea delle spalle in corrispondenza delle ruote, linea delle spalle che qui è leggermente più bassa.

I parafanghi, le portiere e gli elementi posteriori delle fiancate sono muscolosi e hanno una linea bombata. La parte inferiore delle portiere forma un incavo profondo che assume un andamento ascendente verso la coda – un motivo che riprende il tema delle prese d’aria. Il sottoporta rientra verso l’interno; grembialature lucide nere riprendono la linea degli spoiler frontali. Tutte le linee e le superfici della Audi prologue sono connesse tra loro, nel tipico stile Audi.

I retrovisori esterni sono piccole sculture in alluminio: l’alloggiamento a forma di guscio crea una transizione morbida verso il pozzetto del finestrino. È qui che sono integrati anche i sensori per l’apertura delle portiere. Le portiere senza maniglie si aprono elettromeccanicamente non appena si toccano le superfici illuminate dei sensori.

Audi Prologue 3

La carrozzeria rigida della Audi prologue è composta in gran parte da alluminio e acciaio ad altissima resistenza. I finestrini hanno una cornice in alluminio opacizzato e lucidato che all’estremità della cupola del tetto, dalla linea piatta, sfocia in una superficie di alluminio massiccio; la sua lavorazione esprime l’alta manifattura di Audi e permette di abbassare i finestrini nonostante il montante posteriore. Lo sportellino del serbatoio si trova sul lato destro della concept car. Dotato di meccanismo elettrico d’apertura, dopo l’attivazione scompare completamente nel montante posteriore alla semplice pressione di un tasto all’interno dell’abitacolo. I rifornimenti sono più semplici grazie al dispositivo di chiusura senza sportellino. La vernice in grigio diva chiaro, un nuovo colore a effetto perla, risulta calda ed elegante.

Anche la coda della Audi prologue rompe con le convenzioni. È protesa in avanti e ricorda i fianchi e la poppa degli yacht di lusso; la giunzione falciforme tra la fiancata e il paraurti accentua questa dinamica. Nel bordo del cofano bagagliaio, che forma un piccolo spoilerino, confluiscono i blister delle fiancate. Il lunotto di forma concava consente di avere un abitacolo chiuso e la possibilità di caricare comodamente il bagagliaio attraverso un portellone posteriore separato. La Audi prologue concilia così le qualità di una berlina con l’estetica di una coupé.

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