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Intervista a Giorgio Barbier: l’esperienza Pirelli nel mondo Superbike

PEUMATICI INVERNALI: i Migliori Prezzi su Amazon - TEST TCS 2024 MODELLI "MOLTO CONSIGLIATO"

MODELLO

VALUTAZIONE TCS

PREZZO

CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 ★★★★

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GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 ★★★★

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MICHELIN ALPIN 6 ★★★★

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DUNLOP WINTER SPORT 5 ★★★★

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VREDESTEIN WINTRAC PRO ★★★★

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Dopo gli ultimi test collettivi di Misano, infatti, sono moltissime le domande che le stesse squadre e i piloti hanno rivolto alla casa di produzione italiana. Come sempre accade, è difficile accontentare tutti, anche perché ogni team ha la sua specifica esigenza, la cui soluzione forse finisce per scontentare qualcun altro. In tempi non sospetti lo stesso Max Biaggi ha espresso insoddisfazione per la condotta delle Pirelli, che secondo lui aiuterebbero la Ducati. Vi riportiamo di seguito l’intervista condotta da William Toscani, che potrete trovare in versione integrale sul sito ufficiale che trovate in calce a questo articolo.

Ai recenti test collettivi di Misano, che tipo di lavoro avete svolto in previsione del finale di stagione e in ottica 2012?

I test di Misano sono stati per noi una opportunità. In accordo con i vari team abbiamo concordato questo test collettivo. Per noi era importante verificare il materiale in funzione Phillip Island, primo Gp 2012.. Un circuito, insieme a quello di Monza, per noi sempre molto ostico, date le alte temperature che si sviluppano, con rischio di “blisteraggio”. Abbiamo testato delle nuove carcasse, con l’intento di mantenere basse le temperature del battistrada. Era quindi per noi importamnte avere un resposo dei vari team, con prove di andling, onde evitare di favorire una squadra piuttosto che un’altra. Quando cambiamo una carcassa, piuttosto che una mescola, può incidere molto su manegevolezza o rigidità di risposta con il rischio di innescare del chattering.

Intervista a Giorgio Barbier: l'esperienza Pirelli nel mondo Superbike 1

Il fatto di non riuscire a svolgere troppi test collettivi, quanto incide sullo sviluppo delle gomme?

Purtroppo in parte incide. Abbiamo avuto quest’anno solo le giornate di fine Gennaio a Portimao, con pioggia e freddo, ed Australia, ma a pochi giorni dalla gara. In sostanza si è testato solo il materiale per l’imminente gp, senza testare materiale nuovo. Data la scarsità di prove a disposizione dobbiamo sfruttare i weekend di gara per portare avanti l’evoluzione della gomma. Ma questo rende il lavoro più critico perchè magari non a tutti i piloti piace il tipo di soluzione, non si trovano bene con la gomma e non la utilizzano per la gara. In questi casi portiamo una soluzione massimo due, in aggiunta all soluzioni di gara ( 3 o 4) a Misano invece ne avevamo dieci.

È questo, poi, il motivo per cui spesso si sente un pilota che magari si lamenta della proprie gomme (vedi caso Biaggi che ha accusato Pirelli di favorire la Ducati a discapito suo e dell’Aprilia). Quanto è  difficile, se possibile, riuscire ad accontentare tutti i piloti?

Questo è il gioco più difficile, con 7 case in un campionato, raccogliere ed accontenatre tutti è molto difficle. Noi chiediamo ai team di raccogliere dei dati specifici quando fanno dei test: portare a compimento il percorso gara segnando poi i giri veloci, riutilizzare i pneumatico per vedere se i cicli termici che subisce lo pneumatico non interrompa la sua continuità nel dare prestazioni. Sono dati importantissimi che ci aiutano anche nello sviluppo poi del prodotto di serie. Immaginiamo l’appassionato che utilizza le gomme per prove libere il sabato e la domenica in pista, con li rischio che magari una gomma che utilizza il sabato poi la domenica sia da buttare.

Fonte: Pianeta Riders  – Foto: Patrick Mayon via Flickr

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