MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Per le prove libere, inoltre, i piloti avranno a disposizione un set extra di gomme dure prototipali. Questa decisione è stata presa per incoraggiare le squadre a completare per intero le sessioni di prove, e non scegliere di rimanere nei box per conservare gli pneumatici per la gara. Le gomme extra messe a disposizione delle squadre non saranno però uguali a quelle usate nelle qualifiche e in gara: si tratta di una mescola appositamente creata, che enfatizza la durata in modo da consentire alle squadre di correre il più a lungo possibile. Per distinguerle dalle hard normali, queste gomme non avranno alcuna marcatura sul fianco.
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1
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2
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3
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Paul Hembery: In Spagna porteremo una variazione della nostra mescola dura, più vicina alle caratteristiche dello pneumatico 2012. Questo nuovo pneumatico presenta una più ampia finestra di esercizio, in termini di temperatura – anche se offre prestazioni meno spinte – e dovrebbe permettere alle squadre di prevedere una più ampia varietà di strategie di gara rispetto a prima, in combinazione con le altre mescole. Abbiamo preso questa decisione dopo aver esaminato i dati delle prime quattro gare, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente lo spettacolo della Formula Uno. In realtà è quasi una tradizione per noi: anche per il Gran premio di Spagna del 2011, il nostro primo anno in F1, introducemmo delle modifiche alla mesocla dura. Ci aspettiamo che la mescola media sia significativamente più veloce, per questo crediamo che sarà la mescola che le squadre preferiranno per le qualifiche, mentre la dura sarà la mescola preferita per la gara. Inoltre, solo per le prove libere, forniremo un set supplementare di pneumatici speciali a mescola dura. Speriamo così di incoraggiare le squadre a completare l’intera sessione, in particolare la prima mezz’ora, quando in pista scendono i giovani piloti, e dare così ai tifosi lo spettacolo che meritano.
Il circuito dal punto di vista delle gomme – Barcellona è una pista veloce, scorrevole e tecnica, che impegna molto le gomme, anche a causa delle alte temperature e della superficie abbastanza abrasiva. Più di tutto, però, sono gli elevati carichi di energia laterale a dettare l’andamento del degrado delle gomme. Come lo scorso anno, una strategia a tre pit stop dovrebbe essere quella preferita. La pista di 4.655 chilometri presenta 16 curve, per lo più a destra, che sollecitano particolarmente lo pneumatico anteriore sinistro. Lo scorso anno scesero in pista mescole hard e soft – ma gli pneumatici di quest’anno sono generalmente più morbidi dei loro corrispettivi del 2012, quindi la media di quest’anno equivale sostanzialmente alla morbida della scorsa stagione. Nella passata edizione del Gp di Barcellona, i primi cinque piloti scelsero una strategia a tre soste, e tutti partirono con gomme morbide. Il pilota meglio classificato con due soste arrivò ottavo, dopo essere partito utlimo.
Jean Alesi: Credo che a Barcellona per la prima volta sarà possibile valutare correttamente gli pneumatici, in quanto è la prima gara europea dell’anno, è un circuito molto noto e senza particolari peculiarità. E’ un tracciato che personalmente mi è sempre piaciuto anche se è molto difficile: soprattutto la Curva 3 è estremamente impegnativa per le gomme. Ricordo che qui è sempre stato molto difficile sorpassare: Pirelli ha rivoluzionato questo aspetto, grazie anche al DRS. La trazione è un elemento chiave della performance, che impegna molto anche le gomme. L’introduzione di un ulteriore set di gomme per le prove libere è una mossa molto intelligente; è davvero spiacevole per lo sport avere le vetture parcheggiate in garage per molto tempo. Sarà poi interessante vedere l’effetto che la nuova mescola dura avrà sulla gara. Nel complesso le squadre dovrebbero essere molto preparate, in quanto hanno molti di dati raccolti nei precedenti test su questo circuito: la grande domanda è quanti di questi dati saranno ancora utili, poichè le temperature ambientali e di pista sono cambiate enormemente rispetto ai test.
Note tecniche sugli pneumatici – La chiave per ottenere un tempo sul giro veloce a Barcellona è trovare il giusto compromesso tra grip aerodinamico e grip meccanico. La maggior parte delle squadre opta per un set-up rigido nella parte anteriore, per aiutare l’entrata in curva, ma vanno più morbidi al posteriore per guadagnare in trazione. Cambiamenti nella direzione del vento – variabile significativa a Barcellona – avranno un impatto importante sul set up delle vetture, soprattutto nella prima curva. Nove delle ultime 10 gare sono state vinte dalla pole position. Le qualifiche saranno cruciali – occorrerà sfruttare al meglio il set aggiuntivo di gomme dure al fine di trovare un ottimo set-up.
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