MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Indice Contenuti
Emblema di una cultura e capacità di costruire moto uniche dal 1921 le California 1400 Touring e Custom sono assemblate a mano nello stabilimento di Mandello del Lario e rappresentano, per innovazione e stile il punto di svolta nella storia di Moto Guzzi, uno due marchi più antichi e nobili della storia motociclistica. Sulle strade da oltre quarant’anni, la Moto Guzzi California è la moto italiana più famosa nel mondo. La sua carriera inizia nel 1970 quando la Moto Guzzi V7 Police vince, dopo una serie durissima di test, la selezione per entrare nella flotta della LAPD (Los Angels Police Department). Per la prima volta una moto straniera conquista in America una commessa di fornitura per la Polizia, sconfiggendo, oltre al costruttore nazionale, la migliore concorrenza inglese.
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La notizia di queste Moto Guzzi in uniforme a stelle e strisce genera un grande interesse anche in Europa, rafforzando l’ottima reputazione che la V7 si è conquistata con le versioni 700 e Special. Dalle fotografie degli agenti della LAPD e della Highway Patrol è evidente però che si tratta Moto Guzzi V7 decisamente diverse da quelle normalmente in vendita: sella maggiorata, manubrio a corna di bue, pedane a piattaforma e una profusione di cromature. Elementi che restituiscono allo stile della V7 un’immagine americaneggiante che piace e stimola una domanda tale da convincere la Moto Guzzi a produrla in serie nel 1971 con il nome di California. Da allora si sono alternate sette generazioni e quattro cilindrate (750, 850, 1000, 1100) per oltre centomila esemplari prodotti: un successo.
Conosciuta da tutti, amata da molti e letteralmente venerata dai macinatori di chilometri, nel corso della sua quarantennale carriera la Moto Guzzi California ha pattugliato le freeway americane, scortato regnanti e presidenti ed è entrata nei garage di divi del cinema e rockstar conquistando un posto di riferimento nella storia della motocicletta. La California rappresenta, più di ogni altro modello prodotto a Mandello del Lario, i valori e la forza del marchio Moto Guzzi: stile, confort, affidabilità e prestazioni. Un successo motivato da una rara qualità: saper conciliare il confort e la capacità di carico di una moto custom con la dinamicità e le prestazioni di una potente stradale.
CALIFORNIA 1400: UNA SVOLTA EPOCALE – Progettare l’erede della Moto Guzzi più famosa del mondo ha rappresentato raccogliere una grande sfida tecnologica ed economica, per replicare, come nel 1971, il nuovo riferimento della categoria. Una moto imponente, esclusiva, in grado di esaltare gli elementi di nobiltà di un marchio simbolo del made in Italy. Partendo dall’intuizione stilistica di un design innovativo ma riconoscibile e coerente con la genealogia delle sette generazioni di California prodotte fino a oggi, sono stati riprogettati, con le più avanzate tecnologie del primo gruppo motociclistico europeo, i principali segni distintivi Moto Guzzi, ottenendo una serie di risultati quali:
- Il V Twin di maggior cilindrata mai prodotto in Europa, capace di erogare una straripante coppia motrice di 120 Nm a soli 2750 giri/min.
- La prima custom al mondo dotata di controllo di trazione MGCT e di tecnologia Ride by Wire multimappa, con la possibilità di selezionare tre diverse curve di erogazione: Turismo, Veloce e Pioggia.
- La prima custom al mondo equipaggiata con un gruppo ottico anteriore dotato d’illuminazione diurna a led DRL, come avviene sulle auto di più recente progettazione.
- Un inedito telaio a doppia culla, dotato di un sistema di supportaggio elastico del propulsore in grado di eliminare completamente il trasferimento delle vibrazioni.
- Una nuova trasmissione finale a cardano, al vertice della categoria per fluidità e silenziosità di funzionamento.
Anche osservando qualunque altro dettaglio della nuova California 1400 Touring o Custom, dalle ruote alla strumentazione, dalla componentistica alla qualità delle verniciature e dell’assemblaggio s’intuisce l’entità del cambiamento: queste Moto Guzzi rappresentano sicuramente una svolta nella storia del marchio.
DESIGN: FORME CONTEMPORANEE DI UNA LEGGENDA – Elegante, di spettacolare impatto visivo, le forme della 1400 California comunicano l’inconfondibile classe e tradizione delle Moto Guzzi coniugate con dimensioni e tecnologie inedite. Sorprendente nei più piccoli dettagli come nella componentistica, il design della nuova California mantiene una virtuale continuità con le antenate pur non avendo alcun elemento in comune.
Le citazioni stilistiche sono nel profilo della sella, nel maniglione cromato e i fianchetti laterali ispirati alla T3 oltre a un rapporto tra le dimensioni del serbatoio e del motore a favore di quest’ultimo, proprio come nello stile delle antenate V7 e V850. A quest’impressione contribuisce soprattutto l’ingegnoso serbatoio, realizzato in metallo, con un corpo centrale da 21 litri e due fianchi laterali, sui quali è incassato il logo dell’Aquila, sagomati sui possenti gruppi termici del nuovo motore da 1400 cc a testa tonda. Schiacciato all’interno della V formata dal bicilindrico, il serbatoio contribuisce a rendere la vista laterale notevolmente più bassa e filante anche per il deciso allungamento dell’interasse ora a 1685 mm contro i 1560 mm dell’ultima California 90.
L’impressione è ulteriormente accentuata dall’andamento orizzontale dei lucidissimi silenziatori che terminano in corrispondenza con il parafango posteriore, plasmato sull’impressionante pneumatico da 200 e dotato di uno spettacolare duplice gruppo ottico a led che integra anche gli indicatori di direzione. La vista anteriore non è da meno, con un proiettore anteriore a superficie complessa con faro polielissoidale dotato d’illuminazione diurna con led DRL, un dispositivo assolutamente esclusivo, che la rende immediatamente riconoscibile.
La particolare forma poligonale del proiettore domina il sontuoso frontale, arricchito, secondo la tradizione della California, dall’immancabile parabrezza e dai fari supplementari. Dopo oltre trent’anni dalla T4 riappaiono sulla California 1400 le ruote in lega leggera, ora dall’originale disegno a millerighe. Colpisce la poderosa sezione del posteriore da 200/60-16, mentre l’anteriore ha un dimensionamento più ordinario da 130/70-18. La forcella anteriore da 46 mm è un’altra citazione alle gloriose antenate: completamente sigillata dagli imponenti “cannocchiali” neri, replica nello stile le unità che equipaggiavano le prime V7 e V850. Il cockpit di guida è un perfetto testimone del connubio tra design e tecnologia che anima la nuova California. Colpisce, per ricercatezza stilistica e visibilità, la strumentazione, racchiusa in un quadrante circolare da ben 150 mm di diametro con la scala del contagiri analogico ricavata lungo la circonferenza esterna e il display multifunzione full matrix sospeso al centro. Novità anche per le manopole rivestite, il manubrio a corna di bue e i blocchetti elettrici dove, sul destro è possibile, per la prima volta su una Moto Guzzi, attivare il cruise control.
IL MOTORE “ELASTICO” – La storia della Moto Guzzi è contrassegnata da soluzioni tecniche geniali e innovative. Dal “telaio elastico” progettato dall’ing. Giuseppe Guzzi alla fine degli anni 20, agli studi aerodinamici sviluppati nella celebre galleria del vento, dal motore 8 cilindri, al primo bicilindrico trasversale con trasmissione cardanica fino alla frenata integrale. Oggi, con la nuova California 1400 Moto Guzzi sviluppa una nuova idea applicata al fissaggio del propulsore al telaio, introducendo il concetto di “Motore Elastico”. L’innovazione, introdotta per ottenere un nuovo standard in termini di confort di marcia, consiste nel fissaggio del propulsore al telaio attraverso un esclusivo sistema di supporti elasto-cinematici composti da una biella frontale, due biellette laterali e una serie di tamponi di gomma che lasciano oscillare il motore filtrando tutte le vibrazioni impedendo che queste si trasmettano alla moto e nei suoi punti di contatto con pilota e al passeggero.
Oltre a garantire un comfort di marcia da riferimento il telaio della nuova California ha il suo punto di forza nella resa dinamica, ottenuta cercando la massima rigidezza tra un sovradimensionato cannotto di sterzo e forcellone di grande sezione.
Caratterizzato da una struttura tubolare ad alta resistenza, il telaio della California 1400 è una doppia culla chiusa dalle quote tipicamente custom: l’angolo di sterzo è aperto a 32°, l’avancorsa è di 155 mm mentre l’interasse è da vero incrociatore della free way: 1685 mm. Quote che assicurano stabilità e precisione nei cambi di direzione e, grazie al bassissimo baricentro e alla centralità delle masse anche una manovrabilità sorprendente su una moto di queste dimensioni.
Seduti a soli 740 mm da terra, è sufficiente raggiungere una velocità pedonale per manovrare, con la disinvoltura di uno scooter, la poderosa bicilindrica di Mandello, che risponde al minimo comando del gas, lasciando le vibrazioni generate del motore nella sfera dei ricordi di chi ha guidato la California del passato.
I più malinconici potrebbero sentirne la nostalgia, ma basta lasciare la moto ferma sul cavalletto al minimo per vederla oscillare sotto la possente azione dei due pistoni da 104 mm, generando delle vibrazioni che spariscono allo sfiorare del comando dell’acceleratore. La moto mantiene, anzi amplifica, da ferma la sua “anima pulsante” trasformandola in velocità senza tremori una volta in movimento. Le novità non finiscono qui. Nuova è anche la forcella, con steli da 46 mm che, pur nella coerenza del suo stile custom e dalla generosa escursione da 120 mm, tradisce la sua attitudine alle alte prestazioni dalla presenza dei piedini per l’attacco radiale delle pinze Brembo a quattro pistoncini.
Una soluzione tradizionale è stata invece scelta per la sospensione posteriore, dove agisce una coppia di ammortizzatori posteriori cromati regolabili nel precarico molla mentre controcorrente, per la categoria, è la scelta delle ruote. Contraddistinte dall’originale disegno a “millerighe”, le ruote hanno un diametro da 18’ all’anteriore e 16’ al posteriore, quest’ultima, grazie al cerchio da 6’ di sezione, alloggia uno scenografico pneumatico 200/60 da “brucia-semafori”. La California 1400 abbandona, dopo trent’anni la celebre frenata integrale, definitivamente superata dai vantaggi offerti dall’ABS dell’ultima generazione e dalla potenza di un impianto frenante mai visto prima d’ora in questa fascia di motociclette: pinze radiali Brembo a quattro pistoncini contrapposti che agiscono su una coppia dischi flottanti forati da 320 mm all’anteriore e disco posteriore da 282 mm lavorato da una pinza flottante Brembo a due pistoncini paralleli.
1380 CC: IL V2 PIÙ GRANDE D’EUROPA – Prima della nuova California 1400 il record di cilindrata effettiva raggiunta dal bicilindrico trasversale a V di 90° erano i 1225 cc della MGS01, in pratica una fuoriserie da circuito. Il nuovo motore della California, evoluzione dell’apprezzato “Quattrovalvole” si spinge ben oltre e, utilizzando la medesima corsa del propulsore da 1151 cc raggiunge la cubatura di 1380 cc attraverso un alesaggio record da ben 104 mm. Non si tratta però di un semplice atto d’ipertrofia meccanica ma di un motore completamente riprogettato dal layout esterno, agli organi interni fino all’elettronica di gestione. Esteticamente appare come una scultura d’alluminio, essenziale nelle forme ma espressiva nei contenuti meccanici: la dimensione dei gruppi esibisce la rilevante cubatura mentre il coperchio valvole lucidato e serigrafato Moto Guzzi e la fitta alettatura ne esprime la grande cura costruttiva.
Dopo lo small block da 750 cc anche questo big bore da 1380 cc è alimentato da un singolo corpo farfallato Magneti Marelli, in questa configurazione salito a 52 mm di diametro e dotato di azionamento motorizzato, che replica i vantaggi in termini di rendimento fluidodinamico, ottenibili dal singolo collettore a Y, ora accodato a nuovi lunghi condotti di aspirazione che incrementano la coppia ai bassi regimi. Debutta su una Moto Guzzi, e nel segmento custom, la gestione elettronica del propulsore ride by wire multimappa. Questa tecnologia permette, di poter scegliere fra tre mappature di gestione del motore: Turismo, Veloce e Bagnato.
Le diverse mappe consentono al guidatore di scegliere il carattere del motore che più si adatta allo stile di guida, al percorso o alle situazioni ambientali. Differenziando l’erogazione della coppia motrice e la gestione del freno motore, infatti, la centralina è in grado di conferire al motore della California tutta la dolcezza necessaria ad avere il massimo comfort, l’aggressività per chi predilige la guida sportiva, o il controllo necessario su fondo bagnato: in quest’ultima situazione si tratta di un supporto quanto mai provvidenziale data la capacità del propulsore di scaricare a terra una coppia taurina da 120 Nm a soli 2750 giri/min. e allungare fino a 6500 giri/min. per ottenere l’ultimo dei suoi novantasei cavalli (71KW).
La dinamica del veicolo è tenuta sotto controllo dalla presenza, per la prima volta su una custom, del controllo di trazione (MGCT) d’ultima generazione, settabile su tre livelli d’intervento per innalzare la sicurezza attiva senza pregiudicare prestazioni e piacere di guida. Le nuove teste prevedono quattro valvole per cilindro, comandate da un asse a camme in testa per bancata, attraverso un sistema con bilancieri e rullini, per ridurre le perdite per attrito. La modernità del propulsore si esprima anche nella presenza della doppia accensione, per garantire una perfetta combustione, e nella presenza di due sonde lambda che rendono la miscela ai cilindri uniforme in tutte le condizioni di funzionamento con conseguente miglioramento dei consumi e delle emissioni nocive. All’efficienza generale del propulsore contribuisce la nuova alettatura di maggiori dimensioni dei cilindri, arricchiti dalla finitura “spazzolata” del bordo esterno e il generoso dimensionamento del radiatore dell’olio, dotato di elettroventola termostatizzata, che riducono le temperature medie di esercizio, oltre alla nuova cassa filtro riprogettata per assecondare il robusto respiro del bicilindrico di Mandello. Il risultato è che il motore della California, nonostante il generoso incremento della cilindrata esprime consumi inferiori del 15-20% secondo le condizioni d’uso, rispetto al motore “Quattrovalvole” da 1200 cc.
Importante novità anche sul fronte della trasmissione – Il cambio ora è a sei rapporti anziché cinque mentre la frizione passa da bi-disco a una nuova monodisco a secco con parastrappi integrato e carico di azionamento ridotto. Completamente riprogettata la trasmissione finale a cardano, che risponde alle nuove necessità di trasferire, con la massima fluidità e confort, la poderosa coppia del propulsore, oltre ad vantare un aspetto estetico notevolmente più moderno e tecnologico.
MOTO GUZZI CALIFORNIA 1400 TOURING
E’ la California nella sua espressione più classica, destinata ai grandi viaggiatori, ai macinatori di chilometri e quanti hanno una dipendenza totale dalla motocicletta al punto da poter fare a meno dell’automobile. Del resto, in tema di confort, protezione aerodinamica e capacità di carico, la versione Touring può rivaleggiare anche con le ammiraglie a quattro ruote ma con quel senso di libertà e piacere della guida che solo una moto, o meglio una Moto Guzzi, può offrire. Sontuosamente equipaggiata con una pregiata sella bicolore, parabrezza “Patrol”, fari supplementari cromati, valigie laterali da 35 litri, kit paramotore e para-valigie, la Touring è una cromatissima e tecnologica “tourer” che, mossa dal più grosso bicilindrico a V mai realizzato prima d’ora in Europa, è in grado di trottare tutto il giorno con un sound da brivido e, all’occorrenza imprimere una spinta taurina capace di lasciarsi alle spalle qualsiasi veicolo a due e quattro ruote. L’appagamento sensoriale prosegue anche quando la California 1400 Touring è ferma, parcheggiata fuori dal locale preferito o nell’intimità del garage di casa, dove esplorarla nel più piccolo dettaglio. Qui non c’è che l’imbarazzo della scelta, tra particolari del motore e della ciclistica o i dispositivi tecnologici: tra questo vi è, per la prima volta nella sua categoria, la possibilità di scegliere la risposta del motore preferita tra le modalità Turismo, Veloce e Pioggia oppure selezionare il cruise control che, insieme all’antifurto, fanno parte della dotazione di questa fuoriserie di serie.
Tuttavia il suntuoso equipaggiamento di serie non preclude la possibilità di modificare ulteriormente la California Touring secondo il gusto estetico e le esigenze del proprietario attingendo al più completo catalogo accessori mai prodotto prima d’ora dalla Moto Guzzi.
Silenziatori ad alto rendimento, componentistica cromata e ricavata dal pieno, selle di tutti i tipi e materiali fino al supporto e all’App che permette di trasformare il proprio IPhone in un cruscotto supplementare per ottenere le più svariate informazioni sulla navigazione, prestazioni e dati tecnici. Particolarmente curato è il concetto cromatico, sviluppato su due evocative grafiche: la Eldorado, bianca con filetti ornamentali scuri sul serbatoio, ispirato alle versioni della California Highway Patrol oppure Ambassador, che esprime il classico nero con filetti bianchi simile alle versioni delle origini, tipo V7 e 850 California.
MOTO GUZZI CALIFORNIA 1400 CUSTOM
La Moto Guzzi California Custom non è la gemella sportiva della Touring ma la sorella “cattiva”, in antitesi per temperamento, stile e vocazione. Non coccola il pilota con accessori e gadget luccicanti ma lo conquista con la forza espressa dal suo design da cruiser, dura e pura: due ruote, un motore, sella e manubrio. Null’altro ma il tutto realizzato nel rigore tra forma e funzione, coniugandolo con un senso estetico tipicamente italiano, espressione di una cura del dettaglio e capacità esecutiva degna delle migliori interpretazioni che il made in Italy abbia mai prodotto in campo automotive. Basta soffermarsi su dettagli come la sella biposto, dove capeggia il logo stampato dell’Aquila stampato a caldo, al manubrio drag bar dai supporti alleggeriti, agli inediti ammortizzatori posteriori dotati di serbatoio esterno.
A incrementare la potenza espressiva del design convergono una veste grafica minimale basata su tinte materiche come il grigio mercurio e nero basalto e alcuni sapienti tocchi di stile, come le ruote nere laccate con il logo Moto Guzzi rosso e gli specchietti retrovisori neri. Una volta in sella emergono prepotentemente le differenze rispetto alla Touring; la nuova sella sportiva e il manubrio drag-bar determinano una seduta bassa e arretrata sulla ruota posteriore per un perfetto show off metropolitano.
Si viaggia avvolti nel sound del big bore da 1380 cc, pronti a scaricare a terra i 120 Nm a 2750 giri o veleggiare in overdrive, a poco più del regime del minimo cercando di ascoltare i battiti dei pistoni da 104 mm del maestoso bicilindrico a V di 90° made in Mandello del Lario filtrati dal l’innovativo fissaggio elasto-cinematico al telaio tubolare.
Spazi bucolici dove il pilota dialoga con la sua cavalcatura, nell’incedere vellutato di una moto dall’anima profonda, capace di prodigarsi in possenti accelerazioni come di precedere a passo di parata, per seguire con lo sguardo il riflesso di un’immagine che scorre lungo le superfici vetrate delle nostre città avvolti dal caratteristico timbro sonoro dei propulsori made in Mandello.
L’aspetto volutamente minimale del design esalta ulteriormente la presenza di contenuti tecnologici introvabili in qualsiasi altra moto prodotta dalla concorrenza. La California Custom, al pari della sorella viaggiatrice, è equipaggiata di serie con il cruise control, con il controllo di trazione MGCT settabile su tre livelli d’intervento, e, grazie alla presenza del Ride by Wide è possibile anche regolare la risposta del motore secondo tre modalità, rispettivamente ”Turismo”, “Veloce” e “Pioggia”.
E se Il “rider“ della California Custom può scegliere il carattere della sua moto secondo la tipologia di percorso e utilizzo altrettanto può fare per adattarlo alla sua personalità, attingendo al più corposo catalogo accessori mai prodotto da Moto Guzzi.
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OMG! This Moto Guzzi looks great! I want one NOW! When will she hit the shores of the USA?