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Yokohama e Magri entrano in Ecopneus e applicano l’eco-contributo

PREZZI MIGLIORI GOMME INVERNALI TEST TCS 2023

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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 MOLTO CONSIGLIATO

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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS 870 P MOLTO CONSIGLIATO

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MICHELIN ALPIN 6 MOLTO CONSIGLIATO

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DUNLOP WINTER SPORT 5 MOLTO CONSIGLIATO

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GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE + MOLTO CONSIGLIATO

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GOODYEAR ULTRAGRIP 9+ MOLTO CONSIGLIATO

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FIRESTONE WINTERHAWK 4 MOLTO CONSIGLIATO

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BRIDGESTONE BLIZZAK LM 005 MOLTO CONSIGLIATO

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KUMHO WINTERCRAFT WP52 CONSIGLIATO

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PIRELLI CINTURATO WINTER 2 CONSIGLIATO

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YOKOHAMA BLUEARTH-WINTER V906 CONSIGLIATO

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HANKOOK WINTER I*CEPT RS3 CONSIGLIATO

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NOKIAN WR SNOWPROOF CONSIGLIATO

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VREDESTEIN WINTRAC PRO CONSIGLIATO

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È stato approvato da pochissimo, eppure l’eco-contributo sta già raccogliendo consensi. Dopo le aziende originali, vale a dire Bridgestone, Continental, Goodyear, Dunlop, Marangoni, Michelin e Pirelli, adesso anche Yokohama e Magri hanno deciso di entrare a far parte di Ecopneus, il consorzio che si occuperò di far valere il contributo e di rendere regolare e ampia l’operazione di recupero dei pneumatici esausti. Anche per i pneumatici prodotti da queste due aziende, quindi, sarà necessario indicare nello scontrino fiscale l’importo del contributo dedicato allo smaltimento e al riciclaggio delle gomme una volta che queste finiranno il loro ciclo vitale. Il contributo varia a seconda del pneumatico, partendo da 1,50 € per i ciclomotori fino ad arrivare a 326 € per i grandissimi pneumatici industriali.

Yokohama e Magri entrano in Ecopneus e applicano l'eco-contributo 1

Ecopneus avrà il compito di gestire le operazioni di recupero per tutti i pneumatici gestiti dalle aziende che compongono il consorzio, attraverso una rete di ben 30.000 autofficine e gommisti. Si tratta di un primo vero passo verso la completa regolarizzazione del recupero delle gomme, dato che entro la fine dell’anno l’intento è di recuperare almeno il 25% dei pneumatici esausti venduti nel 2010, mentre entro il 2013 l’obiettivo è di coprire la totalità dei prodotti venduti. Piano piano saranno sempre di più le case produttrici che aderiranno al progetto, anche perché la regolamentazione e i pagamenti di coloro che fanno parte di Ecopneus sono molto più limpidi e trasparenti.

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