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VW Golf 7: Scopriamola assieme in dettaglio

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MODELLO

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PREZZO

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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS 870 PMOLTO CONSIGLIATO

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MICHELIN ALPIN 6MOLTO CONSIGLIATO

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DUNLOP WINTER SPORT 5MOLTO CONSIGLIATO

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GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE +MOLTO CONSIGLIATO

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GOODYEAR ULTRAGRIP 9+MOLTO CONSIGLIATO

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FIRESTONE WINTERHAWK 4MOLTO CONSIGLIATO

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BRIDGESTONE BLIZZAK LM 005MOLTO CONSIGLIATO

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KUMHO WINTERCRAFT WP52CONSIGLIATO

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PIRELLI CINTURATO WINTER 2CONSIGLIATO

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YOKOHAMA BLUEARTH-WINTER V906CONSIGLIATO

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HANKOOK WINTER I*CEPT RS3CONSIGLIATO

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NOKIAN WR SNOWPROOFCONSIGLIATO

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VREDESTEIN WINTRAC PROCONSIGLIATO

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“Sei generazioni di Golf, dal 1974 al 2012. Un successo che dura da 38 anni, una bestseller mondiale venduta in 29,13 milioni di esemplari, un fattore economico di straordinaria importanza, una garanzia di sicurezza a livello occupazionale e, per decenni, un punto di riferimento nel campo del progresso tecnico”, afferma Martin Winterkorn, Presidente della Volkswagen AG. Il capo del Gruppo prosegue: “Con la settima generazione della Golf vogliamo continuare questa storia di successi. Il potenziale di questa Volkswagen è dimostrato dalla riduzione del peso ottenuta. Nonostante la nuova Golf sia più sicura, più comoda e più spaziosa del modello precedente è ora fino a 100 kg più leggera e fino al 23% più parca, nel caso del nuovo motore benzina da 140 CV con sistema di gestione attiva dei cilindri e consumi pari a 4,8 l/100 km”.

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Nuova Golf: migliore in tutto

3,8 l/100 km. Con la nuova Golf, consumi a questo livello sono la norma, non l’eccezione. I modelli di accesso consumano 4,9 l/100 km (motore benzina 1.2 TSI 86 CV) e 3,8 l/100 km (motore Diesel 1.6 TDI 105 CV), inoltre le emissioni di CO2 del TSI sono pari a 115 g/km mentre quelle del TDI, con 99 g/km, restano sotto la soglia dei 100 g/km. È ancora una volta la Golf BlueMotion a ottenere i valori migliori: grazie all’impiego di soluzioni specifiche, con solo 85 g/km di emissioni di CO2 e un consumo nel ciclo combinato di 3,2 litri di gasolio per 100 km, è un punto di riferimento non solo all’interno della gamma.

Ancora Winterkorn: “Alla Volkswagen siamo sempre stati consapevoli della responsabilità che comporta costruire un’automobile ecocompatibile in grande serie. Quindi per noi era importante produrre la Golf in modo che fosse la più attenta ai consumi di sempre, restando allo stesso tempo accessibile. E ci siamo riusciti. La settima Golf è estremamente parca nei consumi, dotata di serie dei sistemi start/stop e di recupero dell’energia e, per quanto riguarda la Germania, offerta a un prezzo base di 16.975 Euro, vale a dire in linea con la versione di accesso del modello precedente”.

Europa – Ogni anno fino a 119.000 tonnellate di CO2 in meno. In media il 13,9% di CO2 in meno. Ulrich Hackenberg, Responsabile Sviluppo della marca V olkswagen, fornisce ulteriori informazioni relative alla ecocompatibilità: “Secondo le nostre stime, solo in Europa ogni anno si emetteranno 119.000 tonnellate di CO2 in meno grazie alla flotta di nuove Golf, la cui intera gamma di motori in media produce emissioni di CO2 ridotte del 13,9%”.

La prima Volkswagen con frenata anti collisione multipla

• Sicurezza e comfort di un altro livello. Nel tentativo di eliminare ogni grammo possibile è necessario accertarsi che i passi avanti in questo campo non vadano a discapito di altri aspetti. Anche in questo caso la Volkswagen dimostra che la Golf è più che mai sinonimo di democratizzazione del progresso e perfezione nei dettagli: più grande (più spazio libero per le gambe nel vano posteriore e 30 litri in più di capacità del bagagliaio), nuovi pionieristici sistemi di sicurezza come la frenata anti collisione multipla (di serie) e un sistema proattivo di protezione degli occupanti (PreCrash), nonché il controllo automatico della distanza ACC con Front Assist e funzione di frenata di emergenza City, nuovo sterzo progressivo e nuovo asse posteriore, una scelta tra diversi programmi di guida, touchscreen di serie su tutti i modelli e un universo completamente nuovo di sistemi di infotainment ed entertainment con un display, nelle versioni top di gamma, che reagisce ai movimenti della mano tramite un sensore di prossimità.

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Non plus ultra – La rielaborazione di uno dei design più conosciuti

Caratteristica di prodotto inconfondibile. La Golf, giunta alla settima generazione, oltre a una storia di successi in campo tecnico ed economico, ha scritto anche pagine importanti del design industriale. Infatti la linea esterna della Golf oggi è tra i design di prodotto più conosciuti al mondo. Walter de Silva, Responsabile Design della Volkswagen AG, afferma: “La continuità è una delle chiavi per il successo: tra le automobili distribuite a livello mondiale si contano sulle dita di una mano quelle il cui design è rimasto per decenni fedele a se stesso come è avvenuto per quello della Golf, sempre preciso, ricercato, rielaborato e ciononostante un classico senza tempo”. Aggiunge Klaus Bischoff, Responsabile Design Marca Volkswagen: “Tra le inconfondibili caratteristiche di prodotto della Golf rientrano i tipici montanti posteriori, la lunga linea del tetto e le tipiche linee dei cristalli nonché i caratteristici elementi trasversali di frontale e posteriore. Anche questi dettagli rendono la nuova Golf unica, di grande pregio e longeva più della maggior parte delle altre compatte. Si potrebbe anche dire che il design della Golf ha trovato il suo equilibrio”.

  • Proporzioni Premium.“Il linguaggio delle forme”, afferma Bischoff, “è logico, solido, orientato al prodotto, essenziale e preciso, quindi rispecchia in pieno il DNA del design del Marchio. Di conseguenza l’architettura alla base della nuova Golf è inconfondibile: semplice, potente, chiara, affidabile e sicura. Partendo dagli elementi essenziali di questa limpida architettura di base, i dettagli si limitano a creare sfumature delicate, come nel caso delle superfici in rilievo distribuite con parsimonia. Un altro aspetto estremamente importante è che la Golf di settima generazione, con queste proporzioni radicalmente modificate, non passa di certo inosservata”. Marc Lichte, Responsabile del Design degli Esterni, spiega: “Le proporzioni sono cambiate così tanto perché abbiamo sfruttato a nostro vantaggio il pianale modulare trasversale. Le ruote anteriori sono avanzate di 43 millimetri, di conseguenza lo sbalzo anteriore risulta più corto e contemporaneamente il cofano motore appare più lungo”. Klaus Bischoff conferma: “L’ abitacolo, visivamente proiettato all’indietro, conferisce alla vettura il cosiddetto “aspetto cab-backward”, un’espressione che utilizziamo per descrivere le proporzioni delle vetture delle classi superiori, nelle quali il cofano motore è lungo e il vano passeggeri è spostato decisamente verso il posteriore. Si può quindi affermare che la nuova Golf è caratterizzata da proporzioni che sono altrimenti presenti solo nei segmenti superiori”.
  • Fiancate dalle linee imponenti. Marc Lichte continua: “Con il design abbiamo voluto sottolineare le modifiche apportate alle proporzioni. La linea caratteristica, ora estremamente affilata e molto più visibile, è stata integrata sotto le maniglie delle porte. Tale linea, fatta eccezione per l’interruzione in corrispondenza dei passaruota, è continua tutt’intorno alla vettura e, dal punto di vista dello stile, si ritrova nei listelli cromati della calandra del radiatore e dei fari e, passando al posteriore, nei listelli trasversali bianchi dei gruppi ottici; questa linea che corre ribassata lungo tutto il perimetro sposta il baricentro ottico ancora più in basso, ancorando saldamente la vettura alla strada.

Altrettanto importante è la nuova linea che scorre immediatamente sotto i cristalli laterali; essa parte da davanti in corrispondenza del faro, scorre sotto lo specchietto retrovisore esterno posizionato direttamente sulla linea per arrivare fino alla fine dei finestrini laterali posteriori, sottolineando le perfette proporzioni della nuova Golf”.

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  • Il montante posteriore tra i più famosi al mondo. Prosegue Klaus Bischoff: “Le fiancate sono caratterizzate in particolare da altri due elementi tipicamente Golf: i montanti posteriori e la linea del tetto. Osservando la fiancata si nota chiaramente la forma precisa del montante posteriore che, richiamando la corda tesa di un arco, dà l’impressione che la Golf si proietti in avanti anche se è ferma, oltre a rappresentare allo stesso tempo un omaggio alla prima e alla quarta Golf, due icone di design della serie. Inoltre il profilo della linea del tetto è stato completamente ridisegnato. Anche in questo caso, sopra i cristalli laterali, la Golf sfoggia un’altra linea che si allunga dallo spoiler sul tetto fino ai montanti anteriori. Le luci, insieme agli specchietti retrovisori e ai caratteristici montanti posteriori, conferiscono alla vettura un aspetto estremamente vigoroso, sportivo e imponente”.
  • Frontale decisamente Volkswagen e decisamente Golf. Il nuovo DNA del design Volkswagen mostra un “volto” dai tratti simpatici i cui elementi, ben proporzionati nella loro disposizione orizzontale, esaltano la larghezza, come nella prima Golf. Soprattutto nel caso della nuova Golf, il risultato è un frontale che, con i fari leggermente orientati verso l’alto, si dichiara apertamente Volkswagen a chiunque guardi nello specchietto retrovisore. Rispetto al modello precedente la nuova Golf sfoggia inoltre superfici completamente rimodulate. Mentre sulla sesta Golf il cofano motore era rialzato in corrispondenza dei parafanghi, ora avviene il contrario.
  • Posteriore dall’aspetto marcato e cura dei dettagli. Anche il posteriore è completamente nuovo, ma sempre familiare. Qui gli aspetti tipici sono la geometria essenziale dei gruppi ottici, il lunotto che va a toccare i montanti posteriori e l’ampia superficie uniforme che circonda il logo del Marchio. Per quanto tipicamente Volkswagen, tutta questa perfezione nei dettagli non sarebbe sufficiente se non presentasse anche vantaggi tangibili. Nel caso della nuova Golf il vantaggio è rappresentato dal fatto che è stato possibile abbassare il piano di carico a 665 mm senza compromettere l’estetica. Questa misura è la migliore nell’intero segmento, oltre a essere un altro esempio di perfezione nei dettagli; un aspetto marginale, che si rivela subito determinante quando si va a fare la spesa per la prima volta con la nuova Golf

Il design della nuova Golf

Per sviluppare la nuova Golf i team guidati dal Responsabile Design del Gruppo Volkswagen Walter de Silva e da Klaus Bischoff (Responsabile Design Marca Volkswagen), da una parte hanno puntato su un’estrema libertà creativa che ha permesso di seguire numerosi approcci per trovare un nuovo design, dall’altra si sono però affidati proprio alle regole del nuovo DNA del design Volkswagen. Uno sguardo a questi geni rivela la chiave del design della nuova Golf. Evoluzione del DNA. Recentemente i progettisti Volkswagen hanno isolato alcuni elementi chiave facenti parte della storia del Marchio e sono stati denominati “DNA storico”. Tutte le Volkswagen nascono oggi con questi geni; le auto quindi comunicano una sensazione di modernità e progresso pur mantenendo un’aria familiare, e questo è un aspetto fondamentale. Al DNA appartengono elementi come il ridimensionato elemento trasversale della calandra del radiatore, le cornici dei cristalli e la linea del tetto della prima Golf o anche i tipici montanti posteriori e i passaruota della quarta Golf.Questo DNA si contraddistingue per un linguaggio di forme e prodotto decisamente unico e inconfondibile. All’occhio di chi osserva, il linguaggio del prodotto comunica sensazioni tanto conosciute quanto nuove che esprimono visivamente caratteristiche quali funzionalità, robustezza, schiettezza e affidabilità. Queste caratteristiche affondano le radici in un linguaggio delle forme perfezionatosi nel tempo, unico fautore del tipico design di prodotto Volkswagen che oggi riscuote così grande successo in tutto il mondo.

Il frontale. Il nuovo DNA del design Volkswagen mostra un “volto” dai tratti simpatici i cui elementi, ben proporzionati nella loro disposizione orizzontale, danno una certa idea di larghezza, come nella prima Golf. Il risultato complessivo è un frontale che si rivela chiaramente Volkswagen a chiunque guardi nello specchietto retrovisore. Ogni modello Volkswagen racchiude nel frontale le proprie caratteristiche uniche; quelle della classe Golf sono ad esempio i fari leggermente inclinati verso l’alto e una determinata altezza massima della calandra del radiatore.

Rispetto al modello precedente la nuova Golf sfoggia superfici completamente rimodulate. Mentre sulla sesta Golf il cofano motore era rialzato in corrispondenza dei parafanghi, e quasi li incorniciava, ora avviene il contrario. Lateralmente le linee caratteristiche nascono dal punto più basso del parafango, prima di dirigersi verticalmente verso il passaruota. Verso l’alto i parafanghi sono delimitati da una linea che sembra incisa da una lama e che confluisce nei montanti anteriori. Nel complesso tutte queste linee creano un cofano motore con forma a V. Sotto il cofano trovano posto i fari, che nella nuova configurazione sono più larghi rispetto alla sottile fascia della calandra del radiatore. Quest’ultima al centro ospita il logo VW cromato e in basso è delimitata da un listello cromato che, nel caso siano montati i fari allo xeno, prosegue nei gruppi ottici. Particolarmente caratterizzanti sono le luci diurne a LED dei fari allo xeno. La superficie in tinta con la carrozzeria al di sotto dei fari e la presa d’aria inferiore sottolineano la decisa suddivisione orizzontale del design del frontale. La presa d’aria è inserita in una zona in tinta con la carrozzeria e in tutta la sua imponenza conferisce al design del frontale il tipico sorriso del Marchio. Un altro elemento chiave del design è la curvatura nelle zone esterne del paraurti: un cambiamento della forma che si nota soprattutto nella vista dall’alto.

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Il posteriore. Gli aspetti tipici del posteriore della Golf sono la geometria essenziale dei gruppi ottici, il lunotto che va a toccare i montanti posteriori e l’ampia superficie uniforme che circonda il logo del Marchio. Decisamente notevole è il fatto che, anche senza la presenza del logo VW e della scritta del modello, la settima generazione di questa bestseller verrebbe riconosciuta come Golf alla prima occhiata. Tuttavia ogni linea è nuova; ciò vale sia per i gruppi ottici, che verso l’interno diventano a punta mentre l’estremità esterna corre parallela ai montanti posteriori (con un caratteristico profilo a L delle luci), sia per il portellone che, protendendosi decisamente verso il basso, vanta il piano di carico più basso all’interno del segmento (665 mm). Una fascia orizzontale nella zona inferiore del portellone, e il sottostante piano di carico, sottolineano la larghezza sportiva della nuova Golf. Inoltre, questi elementi delineano il profilo del nuovo paraurti, decisamente pronunciato e visivamente “proteso” all’indietro. Il paraurti è completamente verniciato anche nella parte inferiore; il colore nero è rimasto solamente per il diffusore integrato nella parte centrale, che accoglie anche il terminale di scarico.

Costruzione con materiali leggeri – Caccia all’ultimo grammo

100 kg in meno riducono sensibilmente i consumi. Scocca più leggera di 23 kg grazie alla costruzione progressiva
Metodi di giunzione innovativi riducono il peso e aumentano la sicurezza. Riuscire a risparmiare fino a 100 kg di peso è complesso, soprattutto nella classe compatta. Il fatto è che non tutte le Case automobilistiche seguono la via della costruzione con materiali leggeri, alla ricerca dell’ultimo grammo, con la stessa coerenza che Volkswagen applica dall’inizio alla fine. E questo perché un lavoro di ricerca e sviluppo a livello intensivo ha un costo elevato. Nonostante gli allestimenti più ricchi, il prezzo base della Golf settima generazione non cambia, a conferma della forza innovativa di questo Marchio.

Motori – Drastica riduzione dei consumi

Che la Golf VII sia basata sul pianale modulare trasversale è un aspetto tecnico non privo di significative conseguenze. Si tratta infatti di una Golf nuova in pressoché tutte le sue parti: dalla carrozzeria, agli interni, ai motori, compresi i sistemi di infotainment, fino ai numerosi nuovi sistemi di assistenza. Sono state mantenute sostanzialmente solo alcune soluzioni tecniche che, già sul modello precedente, hanno dimostrato di essere idonee alle sfide del futuro, quali ad esempio il cambio DSG a doppia frizione a 6 e 7 rapporti. Tutto il resto è nuovo e riserva molte sorprese. Basti pensare alle motorizzazioni, per esempio. Nessuno dei motori del modello precedente è stato mutuato senza subire variazioni. In dettaglio, la Golf Volkswagen ha sviluppato due generazioni di propulsori completamente nuovi. Tutte le versioni sono dotate di serie dei sistemi start/stop (riduzione dei consumi fino al 4%) e di recupero dell’energia (riduzione delle emissioni di CO2 del 3%). Grazie alla sinergia delle diverse misure adottate è stato possibile contenere le emissioni di CO2 fino ad un massimo del 23%.

Selezione del profilo di guida. Per la prima volta sulla Golf viene inoltre proposta una funzione che permette di scegliere il programma di guida preferito. Sono disponibili complessivamente quattro opzioni, che diventano cinque in abbinamento al DCC (regolazione adattiva dell’assetto): Eco, Sport, Normal, Individual e, con il DCC, anche Comfort. In particolare, con il profilo di guida Eco, il funzionamento del motore, del climatizzatore e di ulteriori gruppi ausiliari, viene gestito nell’ottica del massimo contenimento dei consumi. Inoltre, sulle vetture con DSG la modalità Eco prevede la funzione che sfrutta l’inerzia: se il guidatore solleva il piede dal pedale dell’acceleratore (ad esempio avvicinandosi a un semaforo o percorrendo tratti in discesa) il DSG “stacca” la frizione e il motore gira al regime del minimo. In questo modo, adottando uno stile di guida opportuno, l’energia cinetica della Golf può essere sfruttata in modo ottimale.

Motorizzazioni benzina

Come propulsori benzina vengono impiegati esclusivamente TSI sovralimentati a iniezione diretta (4 cilindri a quattro valvole). Le motorizzazioni benzina disponibili al debutto della nuova Golf vantano rispettivamente 85 e 140 CV di potenza. Già quella meno potente sorprende per il consumo nel ciclo combinato pari ad appena 4,9 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 113 g/km): 0,6 litri in meno del corrispondente motore del modello precedente. Per la prima volta la Golf viene inoltre proposta con il sistema di gestione attiva dei cilindri ACT, applicato al TSI 140 CV: un motore che così equipaggiato soddisfa già oggi la futura norma sui gas di scarico Euro 6 grazie anche a un consumo nel ciclo combinato di appena 4,8 l/100 km (pari a 112 g/km di CO2). A titolo di confronto, l’analogo motore del modello precedente dotato di 122 CV, già parco nei consumi ma con 18 CV in meno di potenza, consumava 6,2 l/100 km (con emissioni di CO2 di 144 g/km).

ACT – Funzionamento in dettaglio. Il sistema di gestione attiva dei cilindri (ACT) del 1.4 TSI è una vera pietra miliare. La Volkswagen è la prima Casa automobilistica al mondo a impiegare, su motori a quattro cilindri prodotti in grande serie, questo dispositivo tecnologico innovativo, finalizzato al contenimento dei consumi. Nel caso della nuova Golf VII è abbinato al motore TSI 140 CV. Ecco il principio di funzionamento di questo sistema: a basso e medio carico, due dei quattro cilindri vengono disattivati, consentendo così di ridurre il consumo nel ciclo combinato di 0,4 l/100 km. L’esclusione dei cilindri si verifica quando il regime è compreso tra 1.400 e 4.000 giri e la coppia fino a 85 Nm.

Motorizzazioni Diesel

Completamente rinnovata anche la gamma di motori Diesel. I motori a gasolio a iniezione diretta, anch’essi sovralimentati a 4 cilindri con quattro valvole, erogano 105 e 150 CV di potenza. Il grado di efficienza dei motori Diesel della nuova Golf è esemplare fin dal modello di accesso, il TDI 105 CV, che vanta un consumo nel ciclo combinato di soli 3,8 l/100 km (pari a 99 g/km di CO2). Con il modello precedente questo valore veniva raggiunto solamente dalla specifica Golf BlueMotion, non dalla versione di accesso, come invece accade con la nuova Golf. Anche il TDI 150 CV della Golf, tuttavia, è estremamente efficiente, com’è confermato dal consumo nel ciclo combinato di 4,1 l/100 (per 106 g/km di CO2). È ancora una volta la Golf BlueMotion a ottenere i valori migliori: grazie all’impiego di soluzioni specifiche, con solo 85 g/km di emissioni di CO2 e un consumo nel ciclo combinato di 3,2 litri di gasolio per 100 km, la nuova Golf BlueMotion è un punto di riferimento non solo all’interno della gamma; un tipico esempio della forza innovativa della Marca, che mostra come la Volkswagen impieghi le tecnologie BlueMotion nei modelli che si susseguono, sviluppandole ulteriormente.

Innovazioni – High-tech accessibile

La nuova Golf è la prima vettura della classe compatta in cui è stato possibile ridurre il peso di 100 kg, pur in presenza di un sensibile aumento del livello di comfort e sicurezza. Questo conferma che la Volkswagen è sempre all’avanguardia, anche quando si tratta di grandi numeri. L’introduzione di una serie di nuove soluzioni tecnologiche evidenzia del resto ancora una volta la carica innovativa del Marchio nella classe compatta. Grazie alla nuova Golf queste tecnologie divengono più che mai accessibili a tutti.Nuovi sistemi – Sicurezza e comfort ottimizzati

Tra i nuovi sistemi di assistenza spiccano la frenata anti collisione multipla (che a livello mondiale nel segmento delle compatte è stata impiegata di serie fino ad oggi solo dal Gruppo Volkswagen) il sistema proattivo di protezione degli occupanti, il bloccaggio elettronico del differenziale XDS di serie (già presente sulla Golf GTI), la regolazione automatica della distanza (ACC) con Front Assist e funzione di frenata di emergenza City. L’elenco comprende anche i dispositivi di assistenza per il mantenimento della corsia Lane Assist, di riconoscimento della stanchezza del guidatore e della segnaletica stradale oltre ai sistemi automatici di parcheggio Park Assist di ultima generazione con OPS (visualizzazione a 360°), e di gestione dei fari Light Assist e Dynamic Light Assist. A tutto ciò si aggiungono nuove dotazioni quali sterzo progressivo (dinamica ottimizzata e maggiore comfort), possibilità di selezionare cinque differenti programmi di guida (Eco, Sport, Normal, Individual e, in combinazione con il DCC, anche Comfort) freno di stazionamento elettronico, nuovi sedili sportivi ergonomici (ergoActive), sistema di protezione contro gli errori di rifornimento carburante per le versioni Diesel, parabrezza Comfort anch’esso inedito per questo segmento e sistemi di infotainment di nuova generazione.

Sistemi di assistenza – Protezione automatica

Frenata anti collisione multipla. Una grande novità della Golf è rappresentata dal sistema di frenata anti collisione multipla che ha già ottenuto dall’ADAC (il più autorevole automobil club tedesco) il premio per l’innovazione sul fronte sicurezza. Infatti, gli studi effettuati nell’ambito della ricerca sugli incidenti stradali hanno evidenziato che ben un quarto dei sinistri con lesioni alle persone sono caratterizzati da collisioni multiple: si tratta cioè di eventi nei quali, dopo il primo impatto, se ne verifica un secondo.

Il sistema di frenata anti collisione multipla frena automaticamente la vettura dopo la prima collisione per ridurre in modo significativo l’energia cinetica ancora presente. La frenata si basa sul riconoscimento del primo impatto, ottenuto tramite la sensoristica degli airbag. La decelerazione della vettura a seguito della frenata è limitata dal controllo elettronico della stabilizzazione ESC a un valore massimo di 0,6 g. Questo valore corrisponde al valore di decelerazione del Front Assist; in questo modo la governabilità della vettura da parte del guidatore è garantita anche nel caso della frenata automatica.

Chi si trova alla guida può comunque disattivare il sistema in qualsiasi momento premendo energicamente il pedale dell’acceleratore. Il dispositivo si disattiva inoltre in modo automatico quando il guidatore stesso effettua una frenata di emergenza in cui la decelerazione è ancora maggiore. Il sistema di assistenza esegue la frenata fino a quando la vettura raggiunge una velocità costante di 10 km/h; questa velocità residua offre l’energia cinetica ideale per condurre la vettura, dopo la frenata, in un luogo sicuro.

Sistema proattivo di protezione occupanti (PreCrash). La protezione proattiva degli occupanti è un tipico esempio di tecnologia mutuata dalle classi superiori e impiegata nel segmento delle compatte. Il sistema è stato utilizzato per la prima volta dalla Volkswagen sulla Touareg. Oggi la protezione proattiva degli occupanti debutta sulla Golf che pertanto, a livello mondiale, è una delle poche vetture di questa classe a poter vantare un simile sistema di sicurezza.

Se il sistema proattivo di protezione degli occupanti riconosce un potenziale rischio di incidente (ad esempio tramite una frenata di emergenza, quindi attraverso il sistema attivo di assistenza della frenata), avviene automaticamente il pretensionamento delle cinture di sicurezza del guidatore e del passeggero anteriore, in modo da garantire la miglior protezione possibile per mezzo del sistema airbag e cinture di sicurezza. Qualora in una situazione di guida instabile, come per esempio in caso di sovrasterzo o sottosterzo con l’intervento dell’ESC, si verifichi una forte accelerazione trasversale, vengono inoltre chiusi sia i cristalli laterali che il tetto scorrevole (fino a un apposito punto di fermo). Infatti, gli airbag per la testa e gli airbag laterali possono effettuare al meglio la loro azione protettiva e quindi funzionare in completa efficacia con i cristalli e il tetto pressoché chiusi.

Adaptive Cruise Control. Fino ad oggi il sistema Adaptive Cruise Control (ACC) era riservato a vetture dei segmenti superiori, come ad esempio la Volkswagen CC o la Phaeton. Con la Golf l’ACC debutta nella classe compatta; il sistema utilizza un sensore radar integrato nel frontale. L’ACC è attivo a velocità comprese tra 30 e 160 km/h con cambio manuale e tra 0 e 160 km/h con l’automatico DSG. In presenza del DSG, l’Adaptive Cruise Control controlla l’auto che, a seconda della situazione, viene frenata fino all’arresto e riparte in modo completamente automatico nelle situazioni stop-and- go (tipiche della marcia nel traffico “a elastico”). L ’ ACC mantiene la velocità preimpostata e la distanza definita dal guidatore, rallentando o accelerando automaticamente la vettura nel traffico. La dinamica del sistema può essere modificata dal guidatore grazie alla selezione di uno dei nuovi programmi di marcia disponibili a richiesta.

Front Assist. Il Front Assist funziona come l’ACC grazie al sensore radar integrato nel frontale che monitora permanentemente la distanza dei veicoli che precedono. Anche ad ACC disattivato, il Front Assist supporta chi sta al volante in situazioni critiche, per esempio nell’imminenza di un possibile tamponamento, ovvero predispone l’impianto frenante e avvisa il guidatore con segnali ottici e acustici “invitandolo” a intervenire. In caso di frenata debole da parte del conducente, il sistema aumenta automaticamente la pressione frenante. Qualora invece il guidatore non reagisca, il Front Assist decelera automaticamente la vettura, per ridurre il più possibile la velocità dell’impatto. Il sistema avvisa inoltre il guidatore nel caso in cui si riduca troppo la distanza rispetto al veicolo che precede. Parte integrante del Front Assist è la nuova funzione di frenata di emergenza City.

Funzione di frenata di emergenza City. La funzione di frenata di emergenza City, disponibile per la prima volta sulla Golf, è un’evoluzione del Front Assist e monitora per mezzo di un sensore radar lo spazio antistante la vettura. Il nuovo sistema agisce in un range di velocità inferiore a 30 km/h. In caso di un possibile tamponamento, se il guidatore non intraprende nessuna azione per evitare l’urto con la vettura che precede, l’impianto frenante viene predisposto come avviene nel caso del Front Assist. Se necessario, la funzione di frenata di emergenza City interviene con una frenata automatica per ridurre le conseguenze di un impatto imminente e, se il guidatore non frena con forza sufficiente, gli mette a disposizione tutta la forza frenante.

Sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore. Questo sistema, presentato per la prima volta sull’attuale versione della Passat, registra un’eventuale diminuzione della concentrazione di chi si trova al volante, richiamando l’attenzione del guidatore con un segnale acustico della durata di cinque secondi e con un messaggio nella strumentazione che sottolinea la necessità di fare una pausa. Se nei 15 minuti successivi il guidatore non effettuerà pause, l’avviso verrà ripetuto una volta. Per svolgere il suo compito, appena iniziato il viaggio, il sistema analizza e acquisisce tra l’altro il comportamento di guida caratteristico del guidatore. Poi, durante il tragitto, il dispositivo analizza in modo permanente gli indicatori della condotta di guida, come quello relativo all’angolo di sterzata. Se dall’analisi il comportamento di guida risulta diverso rispetto a quello tenuto all’inizio del percorso, vengono emessi i segnali di avviso. Indipendentemente da ciò, dopo quattro ore di guida continua con sistema attivato, viene segnalata al guidatore la necessità di effettuare una pausa.

Sistema Lane Assist. Il sistema di assistenza per il mantenimento della corsia basato su telecamera, con funzione d’intervento sullo sterzo, è presente sulla Golf con un’ulteriore funzionalità: il mantenimento della corsia adattivo. Su richiesta del guidatore, oggi il sistema è in grado di fornire anche un’assistenza costante al mantenimento della corsia (funzionalità disponibile per la prima volta sulla Golf), contribuendo così in misura rilevante a un maggior comfort di guida. Inoltre, laddove necessario, il Lane Assist agisce con un intervento correttivo sullo sterzo: non appena il guidatore accenna a lasciare la corsia che sta percorrendo senza aver azionato gli indicatori di direzione o supera le linee di demarcazione della corsia stessa, il sistema controsterza dolcemente.

Sistemi comfort – Sterzare, frenare, vedere

Sterzo progressivo. Gli sterzi convenzionali operano con rapporto di demoltiplicazione costante. Il nuovo sterzo della Golf (disponibile a richiesta), invece, opera con un rapporto di demoltiplicazione progressivo che, grazie al minor angolo di sterzata richiesto, in fase di manovra e parcheggio regala maggiore agilità alla vettura. Viceversa, su strade extraurbane caratterizzate da numerosi tratti in curva e in fase di svolta, il guidatore percepisce un netto vantaggio in termini di dinamica di marcia derivante dal rapporto diretto; inoltre, risulta meno frequente la necessità di dover spostare le mani sul volante in caso di maggiori angoli di rotazione.

Dal punto di vista tecnico, lo sterzo progressivo si distingue per la dentatura variabile della cremagliera e del pignone e per il motorino elettrico di maggior potenza rispetto a quello del normale servosterzo elettromeccanico. Dal punto di vista funzionale, diversamente dal rapporto di sterzo costante, che rappresenta sempre un compromesso tra dinamica e comfort, in questo caso la dentatura della cremagliera viene variata mediante il mozzo dello sterzo. Il passaggio tra comportamento di sterzata indiretto nel settore medio (guida in rettilineo) e il comportamento di sterzata diretto in presenza di maggiori angoli di rotazione del volante avviene in modo progressivo, regalando alla vettura, come illustrato, maggiore agilità quando si adotta uno stile di guida sportivo. In fase di parcheggio il comfort aumenta grazie al minor angolo di sterzata richiesto.

I rapporti di trasmissione variabili sono noti da tempo per gli sterzi idraulici; tuttavia la loro messa a punto è soggetta a limiti molto severi in modo da non far avvertire al guidatore il passaggio tra le diverse fasi. Ed è proprio quanto non accade nel caso del nuovo sterzo progressivo della Golf: sulla Golf, infatti, la combinazione tra rapporto di trasmissione sterzante progressivo della cremagliera e i potenziali di messa a punto di uno sterzo elettromeccanico viene sfruttata al meglio per garantire un comportamento ottimizzato in caso di guida sportiva ma allo stesso tempo adatto all’impiego quotidiano.

Freno di stazionamento elettronico. Per le vetture Volkswagen di gamma superiore, come la Passat o la Tiguan, il freno di stazionamento elettronico è già una realtà. Oggi questa tipologia di freno a mano viene impiegata anche sulla Golf. Invece della leva del freno a mano, nella consolle centrale è montato un pulsante di comando con interruttore Auto-Hold. Il freno di stazionamento elettronico offre numerosi vantaggi: grazie all’eliminazione del freno a mano convenzionale si ottiene maggiore spazio sulla consolle centrale; inoltre, il freno viene rilasciato automaticamente alla partenza e ciò semplifica lo spunto nei tratti in salita. In più, la funzione Auto-Hold impedisce spostamenti accidentali a vettura ferma.

Dynamic Light Assist. Tramite una telecamera sul parabrezza vengono analizzati i veicoli che precedono e quelli provenienti in senso contrario. Sulla base di questi dati, a velocità superiori ai 65 km/h gli abbaglianti vengono accesi automaticamente e in modo permanente. Con l’aiuto di una telecamera i moduli abbaglianti dei fari bixeno con luce di svolta dinamica vengono oscurati automaticamente soltanto nella porzione che altrimenti provocherebbe l’abbagliamento degli altri utenti della strada. Dal punto di vista tecnico, questa funzione sfrutta l’inserimento di un ulteriore diaframma tra il riflettore con accenditore dello xeno e la lente. In combinazione con l’orientamento laterale del modulo e l’attivazione individuale dei fari sinistro e destro, questa geometria a diaframma consente di schermare la fonte luminosa e, conseguentemente, di evitare l’abbagliamento dei veicoli che precedono e di quelli provenienti in direzione contraria.

Light Assist. Per modelli con fari senza luci di svolta dinamiche, con il Light Assist è disponibile la versione di base della regolazione automatica delle luci abbaglianti. Il sistema Light Assist, utilizzando la telecamera nel parabrezza, analizza i veicoli che precedono e quelli che provengono dalla direzione opposta e determina automaticamente l’accensione o lo spegnimento delle luci abbaglianti (a partire da 65 km/h).

Riconoscimento della segnaletica stradale. Il riconoscimento della segnaletica stradale è stato impiegato per la prima volta sulla Phaeton. Sulla nuova Golf sarà disponibile soltanto in combinazione con un sistema di navigazione. Se il sistema tramite telecamera (integrata in corrispondenza dello specchietto retrovisore interno) rileva segnali relativi ai limiti di velocità o divieti di sorpasso, sulla strumentazione di fronte al guidatore e sul display del sistema di navigazione verranno visualizzati fino a tre di questi segnali, comprese tutte le indicazioni aggiuntive e in sequenza logica: la segnaletica stradale con validità permanente (ad es. “130” km/h) verrà mostrata per prima, seguita da quella con validità temporanea (ad es. “80” km/h “con fondo sdrucciolevole”). Se il sensore pioggia rileva la presenza di precipitazioni, il segnale stradale con l’indicazione aggiuntiva “Con fondo sdrucciolevole”, passerà al primo posto.

Park Assist 2.0. La nuova versione del dispositivo di assistenza al parcheggio consente non solo il parcheggio assistito parallelamente alla carreggiata, ma anche il parcheggio in retromarcia in posizione trasversale rispetto alla carreggiata. Il Park Assist 2.0 è inoltre dotato di funzione di frenata e funzione di uscita dal parcheggio. Il sistema viene attivato a velocità fino a 40 km/h, premendo un apposito tasto nella consolle centrale. Mediante gli indicatori di direzione il guidatore sceglierà quindi il lato della carreggiata su cui parcheggiare. Se il Park Assist, tramite i sensori a ultrasuoni, rileva uno spazio di parcheggio di dimensioni sufficienti (lunghezza dell’auto + 40 cm davanti e 40 cm dietro), si potrà avviare il parcheggio assistito: il guidatore inserirà la retromarcia, dopodiché dovrà soltanto accelerare o frenare, mentre sarà la vettura a manovrare lo sterzo. Appositi segnali visivi sul display multifunzione e un segnale acustico supporteranno il guidatore in questa fase. Inoltre il sistema è in grado di frenare in modo attivo la vettura in caso di urti imminenti.

Sistemi di infotainment – Touchscreen di serie

Volkswagen equipaggia la Golf con una generazione di sistemi radio e di radio-navigazione completamente nuova, tutti con touchscreen di serie. La nuova generazione di apparecchiature viene proposta in sei versioni via via più complete e tre differenti dimensioni del display: 5, 5,8 e 8 pollici. Per la prima volta la Volkswagen impiega display dotati di un sensore di prossimità (a partire dalla dimensione del display 5,8 pollici): non appena un dito si avvicina al touchscreen, il sistema commuta automaticamente dalla modalità di visualizzazione a quella di comando. La modalità di visualizzazione si distingue per una rappresentazione delle informazioni visive limitata all’essenziale. In modalità di comando, al contrario, gli elementi attivabili tramite il touchscreen vengono evidenziati in modo particolare al fine di facilitare un impiego intuitivo. I display dispongono inoltre di una funzione con la quale, tramite semplici movimenti delle dita sullo schermo, è possibile far scorrere elenchi o sfogliare le cover CD nella mediateca.

Sistemi radio – Con sensore di prossimità a partire dalla dimensione 5,8 pollici

Radio Composition Touch (5 pollici). Per questo apparecchio sono previsti, su ciascuno dei lati sinistro e destro del touchscreen, tre tasti con i quali è possibile attivare i menu ovvero le funzioni Radio, Media, Car, Setup, Sound e Mute. È inoltre presente uno slot per schede SD, un’interfaccia AUX-IN e due manopole/pulsanti di regolazione (tra gli altri on/off, volume, mute). In questo caso il modulo comprende l’autoradio FM/AM, altoparlanti (anteriori), un’interfaccia per schede SD e una presa AUX-IN.

Radio Composition Colour (5 pollici). Simile dal punto di vista strutturale alla Composition Touch, la Composition Colour dispone in più, tra l’altro, di: display a colori, altoparlanti anteriori e posteriori e lettore CD (compatibile MP3). Il lettore CD comprensivo di slot per schede SD si trova nel cassetto portaoggetti.

Radio Composition Media (5,8 pollici). Ancora più ricca è la dotazione della radio Composition Media. Il display a colori capacitivo in questo caso presenta il formato 5,8 pollici ed è collegato a un sensore di prossimità integrato trasversalmente al di sotto del display stesso. Il display dispone inoltre di una sensibilità multitouch per sfioramento e pizzico analoga a quella dei moderni smartphone. Su ciascuno dei lati sinistro e destro del touchscreen si trovano quattro tasti. Rispetto ai sistemi a 5 pollici questi tasti consentono, a seconda dell’equipaggiamento, anche l’accesso ai livelli del menu Phone e Voice (comando vocale). Oltre che delle funzioni della radio Composition Colour, la radio Composition Media può essere dotata a richiesta di predisposizione per telefono (Bluetooth) e interfaccia USB (compatibile con iPod-/iPhone). Le interfacce USB e AUX-IN sono tuttavia integrate in un vano separato sulla consolle centrale, davanti al cambio; questo vano può inoltre contenere uno smartphone.

Sistemi di radio-navigazione – Con aggiornamento dati cartografici

Funzione di navigazione Discover Media (5,8 pollici). La radio Composition Media può essere completata con un modulo di navigazione (Discover Media). Fatta eccezione per il sistema di navigazione integrato, comprensivo dei dati cartografici dell’Europa, e per il relativo secondo slot per schede SD, i due sistemi sono identici dal punto di vista della dotazione e delle funzioni; anche il navigatore si trova nel cassetto portaoggetti, insieme al lettore CD e allo slot per schede SD. Nel prezzo di tutti gli apparecchi con modulo di navigazione è compreso l’aggiornamento gratuito delle mappe di navigazione dell’Europa per tre anni.

Sistema di radio-navigazione Discover Pro (8 pollici). Il sistema di radio-navigazione top di gamma, con touchscreen capacitivo da 8 pollici, si chiama Discover Pro. Con questo sistema la vettura viene dotata di serie (in più rispetto all’equipaggiamento del Discover Media) di lettore DVD anziché lettore CD (audio e video), sistema di comando vocale ampliato Premium (disponibile a richiesta per Composition Media e Discover Media come versione base), navigazione cartografica 3D e una memoria flash da 64-GB, a richiesta è disponibile un modulo telefono UMTS. L’integrazione del Compact Disc Database di Gracenote consente inoltre la riproduzione e la gestione di supporti multimediali di ultimissima generazione. Oltre a ciò Discover Pro funge da hotspot WLAN (per l’accesso a Internet) per telefono mobile con funzionalità WLAN (smartphone o tablet).

VW Golf 7: Scopriamola assieme in dettaglio 5

Interni – Organizzazione ed ergonomia

Con i suoi 4.255 mm di lunghezza la nuova Golf è cresciuta di 56 mm rispetto al modello precedente. Anche il passo è aumentato di 59 mm raggiungendo ora i 2.637 mm mentre le ruote anteriori sono state spostate in avanti di 43 mm. L’adozione di queste nuove dimensioni conferisce alla vettura proporzioni più sportive, una migliore struttura ad assorbimento programmato di energia e una configurazione degli interni ottimizzata. Parallelamente la carrozzeria è stata abbassata di 28 mm (1.452 mm): lo spazio libero per la testa resta tuttavia sempre eccellente. All’esterno la minore altezza della carrozzeria si traduce in una migliore aerodinamica: la superficie frontale della vettura è stata ridotta di 0,03 m2 e la resistenza all’aria (cx x A) è scesa circa del 10%. Grazie a queste misure la Golf BlueMotion raggiunge un coefficiente cx di 0,27, risultando così la migliore della sua categoria. Anche la larghezza della nuova Golf è cambiata: 13 mm in più un totale di 1.799 mm. Più larga anche la carreggiata, di 8 mm sull’avantreno e 6 mm sul retrotreno: millimetri supplementari che conferiscono alla bestseller Volkswagen un aspetto ancora più imponente su strada.Organizzazione degli interni – Più spazio in lunghezza

Questi aumenti delle misure di lunghezza e larghezza, al pari di passo più lungo e carreggiata ottimizzata, influenzano in modo molto evidente anche lo spazio disponibile all’interno dell’abitacolo, oggi più lungo di 14 mm (1.750 mm). Nel vano posteriore i passeggeri possono godere di maggiore spazio per le ginocchia (15 mm in più rispetto al modello precedente). Lo spazio all’altezza delle spalle è cresciuto di 31 mm, raggiungendo gli attuali 1.420 mm. Lo spazio libero a livello dei gomiti misura ben 1.469 mm, che corrispondono a un aumento di 22 mm. Anche nel vano posteriore lo spazio all’altezza delle spalle e lo spazio libero a livello dei gomiti sono aumentati rispettivamente di 30 mm e 20 mm.

La Golf Trendline e l’allestimento intermedio Comfortline possono essere ordinate con uno schienale del sedile del passeggero anteriore completamente abbattibile in avanti. Inoltre sulla nuova Golf lo schienale dei sedili posteriori è sempre frazionabile in rapporto 60:40. Con lo schienale abbattuto si ottiene un piano di carico quasi completamente piatto e lungo 1.558 mm; la lunghezza del vano di carico massima, ottenuta con lo schienale del sedile del passeggero abbattuto, misura 2.412 mm. A partire dalla versione Comfortline la Golf viene dotata anche di un dispositivo per il carico passante posto al centro dello schienale dei sedili posteriori.

L’ottima configurazione degli spazi interni della nuova Golf ha consentito inoltre ulteriori miglioramenti. La capacità del bagagliaio, ad esempio, è cresciuta di 30 litri e misura oggi 380 litri mentre il piano di carico variabile può essere abbassato di 100 mm. Il bordo di carico del bagagliaio si trova ad appena 665 mm (-17 mm) da terra: il valore migliore nel segmento. Parallelamente è cresciuta di 228 mm anche la larghezza massima del vano, che misura oggi 1.272 mm. È divenuta più grande anche l’apertura del bagagliaio, che è aumentata in larghezza di 47 mm, grazie ai quali sono stati raggiunti gli attuali 1.023 mm.

Design di pregio e azionamento dei comandi intuitivo

Il posto di guida è caratterizzato in primo luogo da uno spazio disponibile maggiore rispetto al passato e da un’ergonomia ulteriormente migliorata. Le persone di più alta statura constateranno con favore che la posizione del sedile è stata arretrata di 20 mm adeguando di conseguenza le possibilità di regolazione del volante. Grazie al pianale modulare trasversale, sono state inoltre ottimizzate le distanze dei pedali; lo spazio tra il pedale del freno e quello dell’acceleratore è aumentato, per esempio, di 16 mm. Un ulteriore vantaggio in termini di ergonomia: rispetto al modello precedente la posizione della leva del cambio è stata alzata di 20 mm; in questo modo il comando è ancor più comodo da raggiungere e manovrare.

Immediatamente sotto al modulo informazioni ed entertainment sono disposti gli elementi di comando del climatizzatore. Più in basso si sviluppa la parte inferiore della consolle centrale, la cui linea prosegue senza soluzione di continuità fino al grande bracciolo centrale. Il sapiente gioco di linee dell’abitacolo garantisce alla vettura il pregio tipico dei modelli della classe superiore. A destra del guidatore si trovano i tasti del nuovo freno di stazionamento elettronico e della funzione Auto-Hold. Davanti a questi è stato collocato un cassetto portaoggetti, nel quale sono state integrate le interfacce multimediali (AUX-IN, USB e su richiesta Apple). Inoltre le dimensioni del vano consentono di sistemare al suo interno uno smartphone.

Sotto il bracciolo centrale, che può essere spostato di 100 mm in lunghezza e regolato su cinque diverse altezze, è celato un grande vano portaoggetti. Anch’esso riserva una sorpresa: per la prima volta su una Volkswagen, sarà presente un collegamento induttivo con l’antenna esterna. Il telefono cellulare deve essere inserito nel vano portaoggetti in un supporto universale, dove l’antenna del cellulare viene “rilevata” per induzione e collegata all’antenna esterna della vettura. Si può godere in questo modo degli stessi vantaggi offerti da un telefono veicolare fisso:

  • Migliore ricezione / maggiore intensità del segnale grazie all’impiego dell’antenna esterna.
  • Minore uso della batteria del telefono cellulare. Grazie al collegamento con l’antenna esterna, il telefono cellulare deve inviare e ricevere i segnali con potenza minima.
  • Radiazioni minime nell’abitacolo della vettura.

Comfort di seduta – Ergonomia da vettura di categoria superiore

I sedili della Golf offrono un comfort innovativo. Sia davanti, sia dietro, tutti i cinque posti sono stati ridisegnati ex novo. Tutte le caratteristiche base dei sedili sono eccellenti: appoggio e sostegno ottimale in caso di guida sportiva e comfort elevato sulle lunghe percorrenze. Una simile eccellenza è stata raggiunta grazie a una conformazione ergonomica dei profili in schiuma e a proprietà di molleggio e smorzamento ottimizzate degli elementi di imbottitura in schiuma fredda. Gli allestimenti intermedio e top di gamma, Comfortline e Highline, prevedono di serie supporto lombare a 2 posizioni per il sedile del guidatore e del passeggero anteriore. Il sedile del guidatore regolabile in 12 posizioni, disponibile a richiesta, può essere regolato individualmente e, in questo caso, a comando elettrico.

Una novità è anche il sedile ergoActive, che viene proposto per la prima volta sulla nuova Golf e offre maggiori possibilità di personalizzare la posizione di guida. Oltre ai già noti regolazione dell’altezza e riscaldamento dei sedili, una novità per questa classe è rappresentata dalle possibilità di regolare la profondità del sedile e l’inclinazione della seduta e dal supporto lombare a regolazione elettrica su 4 posizioni con funzione di massaggio. Oltre a tutto ciò il sedile ergoActive offre caratteristiche ergonomiche straordinariamente buone, in virtù delle quali ha già ottenuto in

Equipaggiamenti di serie – Dotazione ancora più ricca

Stesso prezzo, equipaggiamento ancora più completo. La nuova Golf – disponibile per il lancio sul mercato nelle tre linee di allestimento Trendline (versione di accesso), Comfortline (allestimento intermedio) e Highline (versione top di gamma) – è migliore del modello precedente sotto ogni punto di vista. Ciononostante (e questo risultato è stato ottenuto, tra l’altro, grazie agli effetti sinergici del pianale modulare trasversale) il mondo Golf è divenuto più accessibile. Ecco un esempio riferito al mercato tedesco: la nuova Golf 1.2 TSI 85 CV Trendline (motorizzazione che non arriverà in Italia) costa in Germania 16.975 Euro; il prezzo è esattamente allineato a quello dell’appena sostituita versione di accesso Golf 1.4 80 CV. Sempre con riferimento alla gamma tedesca, rispetto alla corrispondente versione del modello precedente – Golf 1.2 TSI 85 CV – la nuova Golf ha un prezzo perfino inferiore. Se includiamo nel confronto l’equipaggiamento di serie ora più ricco (che comprende, ad esempio, il touchscreen da 5 pollici, il sistema di frenata anti collisione multipla, l’XDS e il sistema start/stop), la Golf VII costa significativamente meno rispetto alla Golf VI.

Golf Trendline: Di base, qualunque Golf della settima generazione, ovunque venga venduta a livello mondiale, è dotata tra l’altro di sette airbag e controllo elettronico della stabilizzazione (ESC). Rispetto al modello precedente l’allestimento Trendline è stato arricchito, tra l’altro, di touchscreen con display TFT da 5 pollici, bocchettone del serbatoio carburante con protezione contro gli errori di rifornimento (per vetture Diesel), ECO-HMI (visualizzazioni incentrate sui consumi e avvertenze sull’indicatore multifunzione, MF A negli strumenti), sistema di frenata anti collisione multipla, freno di stazionamento elettronico con funzione Auto-Hold, bloccaggio del differenziale trasversale XDS, indicatore di pressione degli pneumatici Plus (RKA), sistema di recupero dell’energia, sistema start/stop e un piano di carico variabile.

Sono di serie anche: luci di marcia diurna, pneumatici da 195 (15 pollici), bocchette dell’aria per la zona posteriore, climatizzatore, cassetto portaoggetti con sportello e serratura, cornici cromate per le bocchette di ventilazione, funzione di accesso facilitato Easy Entry (tre porte), consolle centrale con cassetto portaoggetti, schienale dei sedili posteriori abbattibile sdoppiabile in modo asimmetrico, specchietti retrovisori esterni a regolazione elettrica, indicatore della temperatura esterna, alzacristalli elettrici, tergilunotto a intermittenza, servosterzo elettromeccanico, volante regolabile in altezza e profondità, sedile del guidatore regolabile in altezza, filtro antipolvere e antipolline, chiusura centralizzata con telecomando, regolazione in altezza e pretensionatori per le cinture di sicurezza anteriori, freni a disco su tutte le ruote e appoggiatesta a sicurezza ottimizzata.

Golf Comfortline: ’allestimento intermedio Comfortline comprende le seguenti nuove dotazioni rispetto al precedente: Park Pilot anteriore e posteriore, una strumentazione di grande pregio, sedili posteriori con ribaltamento automatico, cassetti portaoggetti sotto i sedili anteriori, nuovo impianto radio Composition Touch comprensivo di interfaccia per schede SD e sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore. Di serie ci sono anche, in più rispetto a Trendline, tra gli altri, cerchi in lega leggera da 16 pollici, gusci degli specchietti retrovisori e maniglie delle porte in tinta con la carrozzeria, sedili anteriori comfort con supporto lombare, vano per carico passante e bracciolo centrale nel divano posteriore, comandi gestione luci e di regolazione degli specchietti in look cromo, tasche portaoggetti sugli schienali dei sedili anteriori e cassetto portaoggetti con sportello sul padiglione, presa a 12 Volt supplementare nel bagagliaio, specchietto di cortesia illuminato, Park Pilot anteriore e posteriore, tappetini in tessuto, volante e pomello della leva del cambio con rivestimento in pelle.

Golf Highline: La versione top di gamma della nuova Golf dispone, in più rispetto alla versione Highline della Golf VI, di una nuova illuminazione ambiente. In aggiunta alla dotazione della Golf Comfortline, nella gamma degli allestimenti sono inclusi, tra l’altro, i seguenti equipaggiamenti: cerchi in lega leggera specifici da 17 pollici, fendinebbia comprensivi di luci di svolta con cornice cromata, gruppi ottici posteriori in colore rosso scuro, sedili sportivi anteriori (con fasce centrali in Alcantara, fianchetti interni in tessuto), cornici cromate dei comandi per la regolazione degli alzacristalli elettrici, luci di lettura a LED anteriori e posteriori, climatizzatore automatico, volante multifunzione, ugelli lavavetro e sedili anteriori riscaldabili, fari allo xeno comprensivi di impianto tergilavafari.

4 thoughts on “VW Golf 7: Scopriamola assieme in dettaglio

  • buongiorno mi sapete dare una spiegazione sui consigli di guida che il veicolo mi scrive..in discesa usando le marce basse ogni tanto mi scrive non cambiare marcia sotto i 1300 giri al minuto .sulla golf 7 4motion 2.o tdi .che dispositivo entra in funzione? grazie

  • Ma tra una golf 7 1.2 TSI trendline 85cv(che pensavo di acquistare) e una stessa ma da 105cv c’è tutta questa differenza di potenza(sicurezza di un sorpasso più rapido etc,etc) o no?

    possedere una golf è sempre stato il mio sogno,ma per spendere meno pensavo di optare x la 1.2 85cv……

    che fò?

  • Stupenda,meravigliosa,unica……3 aggettivi per sognare un’auto…….un amante unica per ogni automobilista…..GOLF 7……lasciati tentare……….
    Otti 😉

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