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l pilota della Mercedes, Nico Rosberg, partirà dalla pole position nel Gran Premio del Bahrain di domani, grazie a un tempo di 1m32.330s, segnato con gli pneumatici P Zero White medium nominati insieme ai P Zero Orange hard sul circuito di Sakhir. Il giro di Rosberg, con gomma media, ha eclissato il tempo della pole di Vettel dello scorso anno, 1m32.422s, ottenuta con gomme morbide 2012.

Durante l’ultima sessione di prove libere di questa mattina, i piloti sono scesi in pista sia con mescola dura sia con mescola media. Il pilota della Ferrari, Fernando Alonso, è stato il più veloce in FP3 con  gomme medie, con un tempo di 1m33.247s segnato alla fine della sessione, a dimostrazione di una maggiore gommatura della pista. Dopo le sanzioni subite da alcuni piloti, la griglia di domani sarà diversa rispetto ai tempi visti oggi. Questo ha ovviamento inciso sulle strategie adottate da alcuni Team nelle qualifiche.

Gran Premio del Bahrain - 27

Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery: “A differenza della Cina, la chiave per gestire le gomme qui sta nel degrado termico, con temperature della pista ben al di sopra dei 40 gradi centigradi. La trazione in uscita di curve e le molte frenate impegneranno in particolare le gomme posteriori, e questo potrà essere un fattore limitante. La pista è in continua evoluzione, per cui vedremo tempi sempre più veloci, anche se il tempo della pole di quest’anno è già più veloce del tempo della pole dello scorso anno, segnato con mescola morbida. Il divario di prestazioni tra le due mescole è inferiore rispetto a quanto visto in Cina, circa 0.6 secondi al giro, il che apre la strada a diverse strategie. In realtà, si è già visto nelle qualifiche, con i Team che hanno adottato approcci diversi ad ogni sessione. Sorpassare è abbastanza semplice in Bahrain, e sembra che la gomma dura sia la gomma da gara preferita. Il problema visto sulla Mercedes di Lewis Hamilton durante le prove libere non è stato provocato da un problema strutturale dello pneumatico, bensì da qualche detrito in pista.”

Strategie, le previsioni Pirelli

  • Il minor divario di prestazioni tra le due mescole apre a molte possibili strategie differenti, il che non significa che l’una possa essere più veloce delle altre. Inoltre, non c’è molta differenza tra il partire con le hard o le medie.
  • La strategia a tre pit stop, però, potrebbe essere la più veloce: partenza con le hard, per passare a un nuovo set di hard al 10° giro, cambiarle con delle hard fresche al 25° giro, e infine montare un set di medie al 41°.
  • Un’alternativa è partire con le medie, sostituirle con nuove medie all’8° giro, passare a un altro set di medie al 24° giro, per finire la gara con un set di gomme dure cambiate al 38° giro.
  • Non è da escludere una gara a due soste, con due stint con le hard e uno con le morbide, a condizione che il pilota sappia tenere sotto controllo il degrado degli pneumatici posteriori durante i 57 giri della gara. Ancora una volta, pagnerà avere un approccio flessibile alla strategia – anche se, con i sorpassi relativamente semplici, trovare un varco nel traffico è meno essenziale.

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