Manutenzione

Inchiesta: Italiani NON sostituiscono i pneumatici usurati

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MODELLO

VALUTAZIONE TCS

PREZZO

Continental PremiumContact 7★★★★

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Michelin Primacy 4+★★★★

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Kumho Ecsta HS52★★★★

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Debica Presto UHP 2★★★

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Dunlop Sport Maxx RT2★★★

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Bridgestone Turanza 6★★★

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Fulda SportControl 2★★★

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Hankook Ventus Prime4★★★

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Goodyear EfficientGrip Performance 2★★★

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Falken Ziex ZE 310 EcoRun★★★

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Nexen Tire N’Fera Primus★★★

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Goodride Solmax 1★★★

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Linglong Sport Master★★★

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Gli italiani non sostituiscono i pneumatici delle loro auto, non considerando fondamentale sostituire i pneumatici quando questi non sono più in grado di garantire le prestazioni necessarie per una guida in totale sicurezza. Questo problema, assolutamente preoccupante per la sicurezza stradale, è stato venuto alla luce grazie a uno studio del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati European Tyre and Rubber Manufacturers’ Association e Anfia. Emerge infatti dall’analisi che in Italia l’indice di sostituzione dei pneumatici è notevolmente inferiore agli standard europei.
L’Italia divide questo record negativo con Grecia e Francia. Decisamente diverso il comportamento degli automobilisti dei Paesi del Nord Europa, che sostituiscono i pneumatici con maggiore frequenza. Il risultato negativo per l’Italia è emerso proprio dalla frequenza con la quale vengono sostituiti i pneumatici.

 

Analizziamo la classifica:

 

1 – Irlanda: indice di sostituzione pari a 174 (74% superiore alla media europea)

 

2 – Danimarca e Norvegia: indice di sostituzione pari a 137

 

3 – Finlandia: indice di sostituzione pari a 131

 

4 – Svezia: indice di sostituzione pari a 129

 

controllo-pressione

 

Sicuramente i dati numerici sono condizionati dal clima rigido, che causa strade ghiacciate o coperte di neve, requisiti che obbligano a sostituire i pneumatici più spesso. In ogni caso, in questi Paesi la cultura del “cambio gomme” è molto più alta che in Italia.

 

Nel nostro paese infatti l’indice di sostituzione è pari a 90 (10% inferiore alla media europea).

 

Pneumatici usurati causano un calo della sicurezza stradale, emissioni inquinanti e consumi più alti. Per questo motivo Continental Autocarro ricorda l’importanza di un controllo accurato delle gomme, nel dettaglio è necessario:

 

– Controllo della pressione di gonfiaggio (anche qui record negativo per Italia, leggi post Gli italiani……)

– Controllo dell’eventuale presenza di abrasioni, tagli o rigonfiamenti sospetti)

– Verifica dello spessore del battistrada. Non bisogna dimenticare infatti, che quando si arriva al limite imposto dal Codice della strada (1,60 mm per auto e rimorchi) i pneumatici devono essere obbligatoriamente sostituiti.

 

In particolare, sottolinea Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental Autocarro, per quel che riguarda i pneumatici autocarro la tardiva sostituzione diminuisce considerevolmente anche il valore economico della carcassa, rendendone, alcune volte, persino impossibile la ricostruzione.

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