Test Pneumatici Auto

20.000 CV in pista all’Estoril: Michelin non vende pneumatici, bensì prestazioni

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MODELLO

VALUTAZIONE TCS

PREZZO

Continental PremiumContact 7★★★★

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Michelin Primacy 4+★★★★

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Kumho Ecsta HS52★★★★

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Debica Presto UHP 2★★★

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Dunlop Sport Maxx RT2★★★

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Bridgestone Turanza 6★★★

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Fulda SportControl 2★★★

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Hankook Ventus Prime4★★★

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Goodyear EfficientGrip Performance 2★★★

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Falken Ziex ZE 310 EcoRun★★★

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Nexen Tire N’Fera Primus★★★

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Goodride Solmax 1★★★

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Linglong Sport Master★★★

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Oltre cinquanta Supercar, ben 20.000 cavalli vapore, una pista di fama internazionale e centinaia di pneumatici ultra performanti: questo è Michelin Pilot Performance Day, evento internazionale organizzato dalla casa francese che concretizza al meglio la frase pronunciata dai Gerenti del Gruppo Michelin, durante il Michelin Challenge Bibendum 2010: Michelin non vende pneumatici, bensì prestazioni. Questa frase è molto più di una filosofia, è l’impegno di un’azienda che sviluppa e produce pneumatici in grado di erogare elevate prestazioni in diversi settori ed esaltare le prestazioni dei veicoli che equipaggiano. Dal circuito alla strada, così nascono le alte prestazioni senza compromessi, su misura per la clientela: nel campo delle alte prestazioni, Michelin si impegna in questo modo ad abolire le frontiere. Dalla pista alla strada, esiste una concatenazione di esigenze. Le soluzioni che permettono di ottenere le vittorie nei circuiti o nei rally vanno anche a vantaggio degli pneumatici di serie. Michelin si impegna nelle competizioni internazionali per convalidare ai massimi livelli i progressi tecnologici e per aumentare le sue conoscenze.

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Correre per imparare e … realizzare

  • Gli insegnamenti appresi vengono trasferiti alla produzione di serie. Al tempo stesso, le automobili più sportive presenti sul mercato, realizzate da costruttori specializzati o da preparatori esclusivi, sviluppano oggi prestazioni analoghe (o quasi) a quelle delle auto da corsa. Questa tendenza spinge anche la casa del Bibendum a lavorare sui pneumatici ad alte prestazioni in modo globale, facendo cadere le barriere di separazione tra il mondo delle corse e quello dei veicoli omologati per la strada. La velocità massima, la longevità chilometrica e il binomio aderenza/sicurezza sono al centro delle prestazioni di tutti i pneumatici, come dimostrano i tre esempi che seguono. Le auto che partecipano alla 24 Ore di Le Mans raggiungono velocità di 330 km/h; le Supercar di serie possono superare i 350 km/h. La velocità, da sola, non è quindi più un parametro sufficiente di differenziazione.
  • La longevità chilometrica non è più appannaggio esclusivo degli pneumatici di serie. È diventata una prestazione chiave nelle gare di Endurance. Per convincersene, basta ricordare l’ultimo stint di gara coperto dall’Audi R18 TDI n°2, che ha vinto la 24 Ore di Le Mans 2011 il 12 giugno scorso: la domenica mattina, questa vettura ha stabilito un nuovo record in termini di longevità e costanza degli pneumatici. Benoît Tréluyer ha percorso al volante 750 km con gli stessi pneumatici, da solo, al comando della gara, davanti a tre concorrenti lanciati al suo inseguimento.
  • Unico punto di contatto tra il veicolo e il suolo, gli pneumatici assolvono un compito essenziale per la sicurezza, sia su circuito, sia su strada.

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Dai pneumatici da competizione a quelli di serie

Sicurezza, sportività e longevità, le qualità richieste a tutti i pneumatici Michelin, di serie o da competizione. A spiegarlo è direttamente Benoît Tréluyer, uno dei 3 piloti dell’Audi R18 TDi/Michelin N°2, che ha vinto la 24 Ore di Le Mans 2011: Lo stint è stato lunghissimo: 55 giri e 3h20 nella vettura! I pneumatici Michelin mi hanno dato subito l’aderenza necessaria e ho potuto guidare a un ritmo sostenuto durante tutto lo stint per mantenere il primo posto. Alla fine del quinto stint avrei ancora potuto attaccare. Queste parole esprimono al meglio le prestazioni dei pneumatici Michelin. Secondo Tréluyer  infatti anche i pneumatici sono stati artefici della vittoria dell’Audi n°2, perché hanno dato prova di aderenza, longevità chilometrica e, elemento decisivo, costanza di prestazioni. Altrettante qualità che possono essere chieste ad un pneumatico in commercio, qualità che ritroviamo sui pneumatici Michelin di serie.

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Li abbiamo visti costruire a Clermont Ferrand

Michelin ci aveva svelato qualche mese fa, durante l’interessante visita guidata alla propria fabbrica sita a Clermont Ferrand, il processo di sviluppo dei pneumatici da competizione, sviluppo che dimostra fino a che punto la sicurezza dei propri pneumatici risulti un’esigenza da soddisfare sempre. Infatti, lo sviluppo di una gomma da competizione avviene in tre fasi:

  1. Fase digitale: i ricercatori realizzano tutta una serie di calcoli per fare emergere una decina di soluzioni atte a soddisfare le esigenze espresse dal costruttore impegnato nelle competizioni.
  2. Test dei prototipi di pneumatici scelti e prodotti dopo i calcoli al banco prova. I pneumatici subiscono vere e proprie “torture” su dei tamburi e sono davvero spinti ai limiti massimi delle prestazioni.
  3. Test dei rulli in laboratorio, gli ultimi pneumatici scelti vengono collaudati su alcuni veicoli, soprattutto per valutare, in condizioni reali, i carichi aerodinamici che possono sopportare e il loro comportamento.

 

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Una volta ultimata questa fase di sviluppo, i pneumatici Michelin sono validati per esprimere tutto il loro potenziale nelle competizioni. Le competizioni sono quindi un elemento chiave per la casa francese e vengono considerate un vero e proprio investimento per l’innovazione. Le tecnologie esclusive di cui dispongono oggi i pneumatici Michelin di serie (come quelli i Michelin Pilot Super Sport e Michelin Pilot Sport, sono state innanzitutto validate nelle competizioni, sui circuiti e soprattutto nelle corse di Endurance, o nelle specialità dei rally. La partecipazione e l’impegno nelle competizioni non hanno niente a che fare con le sponsorizzazioni o con un esercizio d’immagine, ma semplicemente con la volontà del Gruppo di capire meglio le reazioni degli pneumatici sottoposti a condizioni estreme, sviluppando al contempo soluzioni sempre più rispettose dell’ambiente.

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Alte performance e prestazioni ambientali: la sintesi realizzata da Michelin

Dietro ogni pneumatico o dietro ogni innovazione Michelin c’è la stessa filosofia: in tutti i prodotti che Michelin progetta, l’obiettivo è trasportare in assoluta sicurezza il maggior numero di persone e di merci possibili, il più a lungo possibile, consumando il minore quantitativo possibile di materiale. L’universo delle altissime prestazioni non sfugge a questa filosofia a Michelin, anche se in questo caso l’obiettivo non è trasportare persone o merci bensì raggiungere un risultato, una vittoria o qualità dinamiche su veicoli eccezionali, tenendo conto della necessità di consumare meno materiale e meno carburante possibile.  Michelin si è impegnata molto presto in un programma di Ricerca & Sviluppo in tal senso, il che le permette di disporre di una competenza ineguagliata in materia di risparmio dei consumi. Le innovazioni tengono conto della problematica dell’efficienza dei materiali, tanto più che lo pneumatico svolge un ruolo fondamentale nel consumo di carburante. Assorbe quasi il 20% dell’energia necessaria a fare avanzare un’automobile.

Sfida accettata !!

La sfida accettata da Michelin consiste nel progettare pneumatici che permettono di ridurre i consumi di carburante, garantendo al contempo le migliori prestazioni di sicurezza e di longevità. È proprio questa la forza dell’innovazione. I tecnici del gruppo sono in grado di valutare il rendimento dei materiali incorporati negli pneumatici. Concretamente, misurano cosa è in grado di compiere un’unità di materiale. La sfida è considerevole. Alla stregua del costo di produzione industriale, il margine operativo o l’indice del miglior servizio da fornire al cliente, “l’indice di efficienza dei materiali” dovrà permettere di valutare le prestazioni degli pneumatici Michelin e, di conseguenza, una parte della performance industriale del gruppo Michelin.

L’edizione della 24 Ore di Le Mans di quest’anno ha dato una chiara dimostrazione della strategia di Michelin nell’universo degli pneumatici ad altissime prestazioni. Per la prima volta una vettura – e non una qualsiasi, perché è l’Audi vittoriosa – è riuscita a coprire 5 segmenti di gara ininterrotti senza cambiare pneumatici e soprattutto senza perdere nulla in termini di velocità o sicurezza. Questa longevità è stata una “pietra miliare” nella costruzione della vittoria.

I pneumatici sportivi Michelin di serie si inseriscono in questa logica. Lo dimostra il recentissimo Michelin Pilot Sport 3 (commercializzato dal 2010), che rivela una straordinaria longevità chilometrica, del 10 % superiore a quella del Michelin Pilot Sport PS2, il quale era il punto di riferimento della sua categoria per questo parametro (vedi nota 1). Questa prestazione ha un effetto positivo sull’utilizzo delle materie prime. In altre parole, bisogna produrre un numero inferiore di pneumatici per raggiungere un dato chilometraggio. Di fatto, un minor numero di pneumatici dovrà essere distrutto alla fine del ciclo di vita. (Nota1: misura del test 225/45 ZR 17 91 Y).

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Ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2

Utilizzare il minore quantitativo possibile di risorse naturali, come la gomma, per fabbricare gli pneumatici, ridurre le masse in movimento, massimizzare la loro durata fornendo la migliore sicurezza e la massima velocità, sono queste le linee guida seguite dal settore Ricerca e Sviluppo del gruppo Michelin. La continuità tra gli pneumatici da competizione e quelli delle normali autovetture si registra in entrambi i sensi, perché quest’anno Michelin ha sviluppato nuove gamme di pneumatici da Endurance più efficienti da un punto di vista energetico, grazie a una tecnologia utilizzata sugli pneumatici di serie. È un nuovo segnale dell’assenza di frontiere per Michelin tra gli pneumatici da competizione e quelli di serie.

 

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Va ricordato che nel 1992 Michelin aveva posto il risparmio energetico al centro delle sue preoccupazioni creando pneumatici vettura in grado di ridurre il consumo di carburante. A partire da quella data, gli pneumatici MICHELIN identificati con la sigla “GREEN X” sul fianco (che indica che sono state integrate nello pneumatico tecnologie che migliorano l’efficienza energetica) hanno permesso di risparmiare più di 14 miliardi di litri di carburante, e di evitare l’emissione di oltre 35 milioni di tonnellate di CO2 nell’atmosfera. Anche gli pneumatici MICHELIN Pilot Sport 3 hanno questa marcatura e contribuiscono a questa performance ambientale. Nelle gare di Endurance, e soprattutto alla 24 Ore di Le Mans, Michelin propone pneumatici in grado di percorrere cinque stint di gara con i prototipi e mantenere prestazioni costanti, in totale sicurezza, mentre una Formula 1 utilizza pneumatici in grado di percorrere solo 50 km. Quest’eccezionale longevità consente di ridurre il numero di pneumatici utilizzati, portati in gara e dunque prodotti.

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Tra il 2006 e il 2009, il numero di pneumatici Michelin utilizzati alla 24 Ore di Le Mans è diminuito del 20 %. L’efficienza dei materiali è una preoccupazione fondamentale di Michelin. La creazione del “Michelin Green X Challenge” nel 2009 è un altro indice dell’impegno del Gruppo. Questo trofeo premia, nell’Endurance, le vetture che consumano meno carburante ottimizzando le loro prestazioni nelle 5 manches della competizione. L’associazione tra le competizioni e il mercato degli pneumatici ad alte prestazioni è il frutto di una stretta collaborazione tra i costruttori automobilistici, i preparatori e Michelin, ma anche di una maggiore conoscenza dei consumatori, che permette di fornire soluzioni concrete alle loro aspettative.

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Michelin: la capacità di sviluppare pneumatici adatti a tutti gli utilizzi

Sperimentare il piacere di guida, senza rinunciare alla sicurezza e senza essere obbligati a dover cambiare troppo spesso gli pneumatici. Così potrebbe essere sintetizzata l’aspettativa degli automobilisti di numerosi paesi del mondo, proprietari di veicoli sportivi, intervistati circa i loro pneumatici. È quanto emerge, infatti, da un’importante ricerca condotta nel 2009 dall’istituto TNS Sofres presso 9000 automobilisti in cinque paesi europei (Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna), e in Russia, Stati Uniti e Cina. Tra tutte le persone intervistate, quelle che manifestano il massimo entusiasmo per la guida di una vettura rappresentano il 20%. In questa categoria di automobilisti, il 68% fa del piacere di guida la sua priorità. Subito dopo, il 62% cita l’importante ruolo svolto dallo pneumatico nel comportamento e dunque nella sicurezza della vettura.

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Sportivi ma longevi

La longevità chilometrica non è una preoccupazione espressa solo da Michelin perché è condivisa dagli utilizzatori. Proponendo una famiglia completa di pneumatici sportivi che associano longevità, efficienza energetica e sicurezza, Michelin riesce, da un lato, a coprire tutta la gamma dei veicoli sportivi del mercato e, dall’altra, a offrire agli automobilisti pneumatici ad alte prestazioni derivati dalle competizioni e all’altezza delle loro aspettative.

Realizzando questa sintesi, Michelin va incontro ai desideri degli utenti dei veicoli eccezionali. Le prestazioni non hanno limiti alla Michelin e non sono confinate semplicemente alle competizioni.

Qui Tutte le immagini Michelin Pilot Performance Day

2 thoughts on “20.000 CV in pista all’Estoril: Michelin non vende pneumatici, bensì prestazioni

  • It was a real pleasure to be your instructor all the day during the Michelin Performance Days. I hope tonsee you next time somewhere in the while worlds. Best regards. Daniel.

    • The pleasure was mine, your teachings have been very useful. I hope to sit down at your side in any track in the car again. Thanks Nicola (Il piacere è stato mio: i tuoi insegnamenti sono stati veramente utili. Spero di sedermi al tuo fianco in auto in qualche pista nuovamente. Grazie mille Nicola)

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