MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Indice Contenuti
Honda presenta la nuova CBR1000RR Fireblade MY 2012, edizione importantissima della celebre superbike della Casa dell’Ala perché celebra i venti anni dal lancio della CBR900RR, il primo storico modello introdotto sul mercato nel 1992. La nuova Fireblade è stata svelata per la prima volta al pubblico europeo simultaneamente in due contesti racing di livello mondiale: l’undicesimo round del WorldSBK Championship a Imola, in Italia, e la 24 Ore di Le Mans, in Francia, fondamentale appuntamento dell’Endurance World Championship. Espressione di velocità e dinamismo: la precedente CBR1000RR era stata progettata intorno ad alcuni concetti chiave: ‘dimensioni compatte’, ‘leggerezza’ e ‘centralizzazione della massa’. Per il modello 2012 si è deciso di creare uno styling che esprimesse tutto il senso di velocità e il potenziale dinamico della CBR1000RR. Alcune chiavi dello styling sono rimaste, come il classico taglio verticale nelle fiancate della carena che trasmettono una piacevole tensione visiva. Il risultato è un profilo più aggraziato che fa spostare lo sguardo dal muso affilato con le prese d’aria modificate fino al taglio del codino, più elegante. L’effetto complessivo è quello di un look più dinamico le cui linee marcate non lasciano dubbi sulle prestazioni.
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1
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2
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3
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Carena a strati funzionale all’aerodinamica
La nuova CBR1000RR ha una carena a strati che offre un netto miglioramento in termini aerodinamici. Essa crea infatti un ampio spazio privo di turbolenze intorno al pilota, migliorando il comfort e convogliando meglio l’aria verso il sistema di raffreddamento. Le superfici così strutturate rendono inoltre più aggressivo il look della moto. All’anteriore uno spoiler integrato nella parte bassa del cupolino riduce a sua volta il sollevamento alle alte velocità, migliorando la maneggevolezza.
Motore CBR Fireblade 2012
Compatto e potente propulsore a 4 cilindri in linea DOHC raffreddato a liquido. La Fireblade ha sempre utilizzato motori a 4 cilindri in linea che combinano una poderosa erogazione, un peso ridotto e dimensioni compatte, tutti elementi richiesti per realizzare un telaio efficace e maneggevole. Il motore è progettato per raggiungere elevatissimi regimi, ha alesaggio di 76 mm e corsa di 55,1 mm – per una cilindrata totale di 999cm3 – con trattamento al nichel carburo di silicio(Ni-SiC) sulle pareti dei cilindri per ridurre gli attriti e garantire la massima affidabilità, anche nelle condizioni più estreme. Il peso ridotto delle parti interne del motore contribuisce alla complessiva riduzione di peso della moto e favorisce sia le prestazioni assolute sia le doti di agilità e maneggevolezza.
Controllo preciso
Il settaggio del sistema di iniezione elettronica PGM-DSFI (Programmed Dual Sequential Fuel Injection) è stato riprogrammato sulla Firablade 2012 per garantire un’alimentazione ancora più precisa e una potenza perfettamente sfruttabile in tutte le condizioni. In particolare è stato curato il setting delle mappature per le piccole aperture del gas, in modo da massimizzare la fluidità di marcia sui tornanti, sulle curve lente e al tempo stesso nelle delicate fasi di percorrenza e uscita di curva quando la condotta è di tipo sportivo. L’obiettivo raggiunto dai progettisti della CBR1000RR 2012 è una risposta sempre delicata, regolare e progressiva. Analizzando l’apertura del gas e la reazione del motore in queste condizioni, la nuova CBR1000RR evidenzia un miglioramento del controllo del gas fino al 25%. Alle piccole aperture l’iniezione fa corrispondere piccoli cambiamenti di erogazione della potenza e della coppia, mentre all’aumentare dell’apertura del gas la progressione dell’erogazione diventa gradualmente più incisiva. Il risultato è una risposta del motore più precisa agli input del pilota, che può così beneficiare di una più sicura tenuta di strada, una migliore manovrabilità anche sui tratti di strada o sui circuiti più tortuosi, e un’accelerazione facilmente sfruttabile.
Prestazioni fluide e gestibili
A dispetto della grande potenza e coppia, il motore si comporta in modo estremamente bilanciato, rispettando in pieno l’impostazione generale di questa superbike. Sul model year 2010 erano state aumentate le dimensioni del volano dell’alternatore e, in conseguenza di ciò, era stata aumentata la rigidità dell’albero motore. Queste modifiche, che ritroviamo sulla Fireblade 2012, avevano aumentato la massa inerziale dell’albero motore del 6,87%, garantendo un’erogazione della potenza più fluida e uniforme con un migliore controllo del gas. Altre migliorie sono state introdotte, quali il passaggio a un bullone di tenuta della testata in alluminio, pareti sottili della flangia del tubo di scarico e una ventola del radiatore di dimensioni ridotte, elementi che contribuiscono al mantenimento di un peso complessivo ridotto.
Emissioni di scarico
Il sistema di scarico è stato rivisitato per consentire una riduzione delle emissioni nocive. Al suo interno è ubicato un elemento catalizzante ad elevato assorbimento che, unitamente alla sonda lambda che monitora in modo continuo il gas in uscita per determinare una combustione efficiente, garantisce emissioni inquinanti conformi ai parametri EURO-3.
Frizione antisaltellamento
La CBR1000RR monta una frizione antisaltellamento dello stesso tipo presente sulla RC212V 800cc MotoGP. Questa unità garantisce una trasmissione della potenza ottimale, con cambi di marcia molto fluidi e una confortevole sensazione di leggerezza sulla leva. Nella fase critica di ingresso in curva – quando il pilota frena e scala le marce per impostare la traiettoria – la frizione antisaltellamento della Fireblade rende l’azione più lineare, diminuendo efficacemente la coppia frenante del motore sulla ruota posteriore, evitando che quest’ultima perda il contatto con il suolo, in modo da evitare scompensi di assetto e migliorare così il tempo sul giro.
Cerchi in Lega
Nuovi cerchi a 12 razze: Bellissimi cerchi in lega moto di alluminio pressofuso a 12 razze offrono una migliorata rigidità e permettono alle nuove sospensioni di lavorare con il massimo dell’efficienza per offrire un’eccellente maneggevolezza.
Strumentazione di nuova concezione
Un pannello strumenti completamente digitale con schermo LCD è in grado di fornire numerosissime informazioni, dal rapporto inserito al cronometro, dal contagiri a segmenti con tre modalità di visualizzazione fino all’efficienza dei consumi. In più, un indicatore a 5 LED ad alta luminosità suggerisce il momento migliore per cambiare.
Contagiri personalizzabile
Chiaro e facile da leggere in tutte le condizioni di luminosità, il contagiri ha quattro modalità di visualizzazione: convenzionale, con numero crescente di segmenti che indicano il regime motore; invertito, con numero decrescente di segmenti che indicano il range di giri rimanente; picco massimo, che indica il regime in modo convenzionale ma lascia segnalato il picco raggiunto; singolo segmento, che indica il regime di giri usando un solo segmento, simulando così la lancetta di un contagiri analogico. Inoltre, l’indicazione numerica del contachilometri può essere cambiata in quella, sempre numerica, del regime motore.
Cronometro
Il cronometro, strumento fondamentale per chi ama guidare in circuito, ha quattro modalità di funzionamento. Oltre alla funzione di cronometro, il display può mostrare il consumo di carburante della sessione (istantaneo e medio), la distanza percorsa e il tempo totale trascorso. Inoltre per consentire di valutare la sessione di prova, è possibile visualizzare il tempo del giro più veloce e il giro durante il quale è stato realizzato.
Indicatore di cambio marcia a 5 livelli
Oltre all’indicatore del rapporto inserito, sulla sinistra del display LCD, la strumentazione prevede nella parte alta l’indicatore di cambio marcia a 5 LED, per aiutare il pilota a cambiare rapporto nel momento più adatto e trarre il massimo dalle prestazioni del motore. I 5 LED bianchi ad elevata visibilità, con luminosità regolabile, si illuminano in modo sequenziale con il salire di giri del motore, lampeggiando quando si raggiunge il regime prestabilito (pre-impostato all’inizio della zona rossa a 13.000 giri/min, ma regolabile fin da 4.000 giri/min). Si può inoltre impostare l’intervallo dell’illuminazione prima del regime stabilito per il picco, ogni zero, 200 o 400 giri/min.
Sospensioni CBR 2012
Nuova forcella e nuovo ammortizzatore: Prodotti entrambi dalla Showa, la forcella ‘Big Piston Fork’ e l’ammortizzatore ‘Balance Free Rear Cushion’ migliorano sensibilmente le doti di tenuta di strada, accuratezza della risposta alle asperità, stabilità in frenata e trazione. L’assetto delle sospensioni è stato modificato con intelligenza al fine di garantire alla CBR1000RR uno smorzamento più fluido e una sensazione di guida superiore, con più aderenza e trazione. La sospensione posteriore sfrutta i vantaggi della configurazione con leveraggio Pro-Link e introduce per la prima volta su una moto di serie l’ammortizzatore posteriore ‘Balance Free Rear Cushion’. Sviluppato in collaborazione con il leader mondiale del settore Showa, questo ammortizzatore sostituisce al design a camera singola una configurazione a doppia camera: lo stelo dell’ammortizzatore scorre in un cilindro interno grazie al quale il pistone dell’ammortizzatore non è dotato di valvole. La forza dello smorzamento è così generata dal trasferimento dell’olio attraverso un componente separato.
Nella struttura classica, la forza dello smorzamento in fase di compressione è generata in due punti diversi tramite le valvole principali e secondarie. Eliminando la valvola secondaria e concentrando in un unico punto il trasferimento dell’olio, è stato possibile controllare con maggiore efficacia i cambiamenti di pressione all’interno dell’ammortizzatore. E non essendoci più una piccola quantità d’olio in uso alle alte pressioni, la risposta della forza di smorzamento risulta migliorata e lo smorzamento stesso a sua volta più fluido, anche nel passaggio dalla compressione all’estensione, grazie a variazioni di pressione molto lineari. L’ammortizzatore posteriore di tipo ‘Balance Free Rear Cushion’ offre pertanto uno smorzamento superiore in tutte le fasi della guida, garantendo un assorbimento migliore delle asperità e quindi una trazione più efficace, grazie ad una maggiore continuità di contatto fra pneumatico posteriore e fondo stradale. Questa tecnologia è stata sperimentata sia nella prestigiosa Otto Ore di Suzuka che nel campionato MFJ Superbike All Japan. Testimonia l’efficacia di questo nuovo tipo di ammortizzatore posteriore, la sua installazione sulla CBR1000RR Fireblade vincitrice del campionato superbike giapponese 2010, un risultato che evidenzia i vantaggi offerti da questa avanzata configurazione.
Freni CBR1000RR 2012
Fin dal 2009 la CBR1000RR è disponibile nella versione con il sistema C-ABS a controllo elettronico, un antibloccaggio ad alte prestazioni specificatamente sviluppato per le moto Super Sport. Questo rivoluzionario sistema libera l’azione frenante dall’effetto pulsante spesso associato alla tecnologia ABS convenzionale, offrendo al pilota una frenata sicura e potente senza il rischio di bloccaggi, nemmeno nelle fasi più delicate di guida come ad esempio l’ingresso in curva. Al tempo stesso la gestione combinata sui due assi ottimizza in modo continuo la distribuzione fra l’anteriore e il posteriore per massimizzare in ogni frangente l’efficacia della decelerazione.
Test estensivi su strada e pista hanno dimostrato che il sistema C-ABS consente l’uso dell’intera forza frenante disponibile senza rischi di bloccaggio della ruota o saltellamenti. Sulla nuova Fireblade 2012 è stato modificato il livello di intervento sull’asse anteriore nella prima fase di azionamento del freno posteriore, in modo da offrire una frenata ancora più stabile a qualsiasi velocità. Il potente impianto frenante anteriore è composto da una coppia di pinze a quattro pistoncini a montaggio radiale che stringono due dischi flottanti da 320 mm. Per ridurre il peso e garantire una rigidità ottimale, le pinze monoblocco sono ottenute da un unico pezzo di alluminio.
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