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MINI Coupé: un go-kart feeling da brivido

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MODELLO

VALUTAZIONE TCS

PREZZO

Continental PremiumContact 7★★★★

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Michelin Primacy 4+★★★★

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Kumho Ecsta HS52★★★★

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Debica Presto UHP 2★★★

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Dunlop Sport Maxx RT2★★★

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Bridgestone Turanza 6★★★

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Fulda SportControl 2★★★

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Hankook Ventus Prime4★★★

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Goodyear EfficientGrip Performance 2★★★

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Falken Ziex ZE 310 EcoRun★★★

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Nexen Tire N’Fera Primus★★★

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Goodride Solmax 1★★★

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Linglong Sport Master★★★

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Possiamo dire che il grande portellone posteriore è simbolico, perché la MINI Coupé è “generosa” anche sotto molti altri aspetti. Con il suo look appariscente e le sue caratteristiche di guida ultra sportive, la MINI Coupé ha stabilito nuovi standard per quanto riguarda il divertimento di guida nel segmento delle piccole auto premium. E’ passato più di un anno da quando la due posti è apparsa in pubblico per la prima volta, in occasione della 24 Ore di endurance sul North Loop del N ü rburgring e, da allora, la MINI Coupé ha dato il meglio di sé anche nella guida normale su strada, con un’agilità imbattibile e prestazioni in curva che mettono i brividi. La MINI Coupé è un’auto unica con caratteristiche sportive pronta a mettere in mostra il suo carattere sportivo, in pista e su strada. Nessuno, meglio di J ü rgen Schmarl, pilota e campione del MINI Trophy 2012, conosce la grinta di questo modello. Il pilota austriaco ha vissuto fin dall’inizio questa emozione. Era al volante della MINI Coupé John Cooper Works Endurance nella prima gara sul “Green Hell” del Nürburgring. Ora il 38enne pilota ha provato anche il modello di serie più potente, la MINI Coupé John Cooper Works.

MINI Coupé: un go-kart feeling da brivido 1

Nelle corse, il successo dipende da molteplici fattori che, quando lavorano all’unisono, producono quel necessario vantaggio extra nel rettilineo finale. J ü rgen Schmarl è un pilota di successo ben consapevole di quanto siano importanti e in che modo abbiano effetti sulle prestazioni del veicolo. La regolazione delle sospensioni, il bilanciamento dei pesi, la struttura della carrozzeria, l’aerodinamica: tutti questi elementi giocano un ruolo fondamentale. Un confronto diretto tra la MINI quattro posti e la MINI Coupé lo dimostra.

“Sulla carta, c’è poco da scegliere tra la carrozzeria classica e la Coupé – dice Schmarl – ma quando si lotta in pista, la differenza si fa sentire”.

Questa differenza non può dipendere dal propulsore, perché lo stesso motore viene montato sulla MINI Hatchback John Cooper Works e sulla MINI Coupé John Cooper Works: un 1.6 quattro cilindri da 155 kW/211 CV con turbocompressore Twin-Scroll, iniezione diretta di benzina e fasatura variabile delle valvole. La coppia massima è di 260 Nm che può essere aumentata per brevi periodi a 280 Nm, grazie alla funzione overboost. Anche le altre motorizzazioni – MINI Coupé Cooper (90 kW/122 CV), MINI Coupé Cooper S (135 kW/184 CV) e MINI Coupé Cooper SD (105 kW/143 CV) – sono le stesse che vengono montate sulle corrispondenti versioni a quattro posti.

Tuttavia, nonostante la potenza sia identica, il modello a due posti è sempre un po’ più veloce nell’accelerazione da 0 a 100 km/h. La MINI Coupé John Cooper Works completa lo sprint in 6,4 secondi (MINI John Cooper Works: 6,5 secondi). C’è anche una piccola differenza nella velocità massima, dove la MINI Coupé John Cooper Works raggiunge i 240 km/h invece dei 238 km/h della versione classica. Ciò che questi dati non rivelano è il fatto che la MINI Coupé ha un temperamento molto più grintoso rispetto alla MINI Hatchback, non soltanto nello sprint da ferma, ma anche all’ingresso delle prime curve. Con il suo sterzo estremamente reattivo e la sua stabilità eccezionale, la due posti offre il tipico go-kart feeling di MINI, portandolo al livello più estremo. Anche gli interni contribuiscono all’esperienza di guida sportiva senza compromessi. L’assenza di sedili posteriori e il tetto ribassato, accentuato dalle rientranze ovali nel padiglione, creano un’atmosfera di auto sportiva che invoglia subito a utilizzare il potenziale della MINI Coupé per il massimo divertimento di guida.

Il vantaggio misurabile della MINI Coupé in termini di prestazioni in accelerazione e di velocità massima dipende principalmente dalla minore resistenza aerodinamica. L’inclinazione più marcata dei montanti “A” e del parabrezza, nonché la roofline ribassata del tetto riducono l’altezza complessiva della MINI Coupé John Cooper Works a soli 1.385 mm, con una corrispondente riduzione di superficie per una minor resistenza. Un altro plus è rappresentato dal concept aerodinamico che prevede uno spoiler nel tetto dal design innovativo. Lo spoiler è perfettamente integrato nel body del tetto “a casco” ed è dotato di un’apertura al centro che permette di dirigere il flusso dell’aria in modo ottimale, a seconda della velocità, o verso il basso, sul finestrino posteriore, o verso lo spoiler posteriore. La MINI Coupé è anche equipaggiata con uno spoiler posteriore attivo. Integrato nel cofano del bagagliaio, questo spoiler fuoriesce automaticamente quando la MINI Coupé raggiunge una velocità di 80 km/h. Lo spoiler posteriore attivo ottimizza l’equilibrio aerodinamico tra gli assali anteriori e posteriori. Viaggiando alla velocità massima, lo spoiler produce qualcosa come 40 kg di carico, incollando l’auto alla strada.

L’aerodinamica ottimizzata migliora la trazione alle alte velocità e allo stesso tempo esalta la stabilità durante le curve veloci. Lo stesso vale per l’equilibrio dei pesi della due posti, calibrato e realizzato ad hoc per la struttura “unusual” della carrozzeria. La MINI Coupé presenta anche un telaio rinforzato nella parte posteriore e soglie laterali più robuste. Ciò significa che la rigidità torsionale complessiva della carrozzeria è maggiore rispetto a quella della MINI Hatchback. Allo stesso tempo, elementi innovativi per migliorare la protezione dei pedoni e speciali misure di irrigidimento nella parte anteriore del veicolo portano ad una distribuzione dei pesi che offre maggiori vantaggi per la dinamica. Il leggero incremento dei pesi sull’assale anteriore aumenta la trazione delle ruote motrici ed aiuta ad assicurare che la potenza del motore sia trasformata, in modo fluido, in accelerazione sportiva. Nel frattempo, misure di irrigidimento nella parte inferiore della carrozzeria, insieme ad un’altezza complessiva ridotta, creano un centro di gravità più basso. Il mix di questi interventi migliora anche l’agilità della MINI Coupé, assicurandone un preciso controllo di guida.

Per fare in modo che questi plus producano un effetto ottimale, la tecnologia delle sospensioni deve essere perfettamente adattata alla potenza del motore, all’equilibrio dei pesi e alle caratteristiche aerodinamiche. Il sistema di molle e di ammortizzatori – creato ad hoc per la MINI Coupé – esalta ulteriormente le sue eccezionali qualità di guida sportiva. Anche le barre antirollio del retrotreno sono state rinforzate, giocando così un ruolo fondamentale. Le sospensioni accuratamente calibrate riducono il rollio nelle curve e migliorano ulteriormente la risposta e la precisione del servosterzo. Anche il Dynamic Stability Control (DSC) è stato adattato per conformarsi al carattere distintivo della MINI Coupé. La tecnologia delle sospensioni, l’equilibrio dei pesi e le caratteristiche aerodinamiche influenzano le forze di accelerazione laterale nelle curve veloci e richiedono quindi modifiche accurate all’unità di controllo del DSC. Il risultato è un equilibrio fantastico tra il massimo divertimento di guida e una sicurezza attiva di altissimo livello.

I plus della MINI Coupé – aerodinamica, potenza del motore, tecnologia delle sospensioni, equilibrio dei pesi – regalano un go-kart feeling da brivido. Il pilota di gara J ü rgen Schmarl ritiene che le caratteristiche esclusive della due posti siano di stretta derivazione motoristica. Secondo Schmarl, “la MINI Coupé è un’auto che ha lo sport nel DNA, ancora più reattiva, più agile e più precisa nei riflessi della MINI Hatch”. In un confronto diretto, particolarmente durante la guida sportiva, le differenze sono significative. Alla 24 Ore del N ü rburgring, Schmarl è rimasto subito colpito dalla grinta della sua MINI Coupé.

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