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Centro Tecnologico Michelin di Ladoux: il pneumatico del futuro nascerà qui!

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MODELLO

VALUTAZIONE TCS

PREZZO

Continental PremiumContact 7★★★★

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Michelin Primacy 4+★★★★

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Kumho Ecsta HS52★★★★

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Debica Presto UHP 2★★★

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Dunlop Sport Maxx RT2★★★

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Bridgestone Turanza 6★★★

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Fulda SportControl 2★★★

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Hankook Ventus Prime4★★★

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Goodyear EfficientGrip Performance 2★★★

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Falken Ziex ZE 310 EcoRun★★★

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Nexen Tire N’Fera Primus★★★

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Goodride Solmax 1★★★

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Linglong Sport Master★★★

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Dopo aver visitato la celeberrima fabbrica Michelin di Clermont Ferrand, la casa del Bibendum ci concede di seguire la fase successiva alla realizzazione prodotto: testare su pista i pneumatici e verificarne le performance. I responsabili ci guidano quindi presso l’innovativo Centro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico Michelin di Ladoux, un raffinato centro creato appositamente per rafforzare la capacità d’innovazione ed ottimizzato per accelerare la realizzazione di nuovi pneumatici. Sito vicino a Clermont Ferrand, a Ladoux lavorano 3300 persone, ma entro il 2017 Michelin conferma la creazione di un complesso immobiliare completamente nuovo denominato “Urbalad” ed un “Campus RDI” (Ricerca Sviluppo e Industrializzazione) atto a consentire al personale del centro di adottare nuove metodologie di lavoro multidisciplinari e trasversali, grazie a piattaforme modulabili destinate a velocizzare i processi e a stimolare la crescita delle idee.

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Storia del centro di Ladoux

1965: Vengono realizzate a Ladoux le prime prove d’usura degli pneumatici. Vi lavorano 150 persone

1971: 1500 persone della Ricerca & Sviluppo che lavorano sullo pneumatico, che fino ad allora erano insediate a Carmes (Clermont Ferrand), vengono progressivamente trasferite a Ladoux

1973: le squadre di ricerca Michelin che lavorano sui materiali integrano a loro volta il nuovo centro. L’organico di Ladoux ha raggiunto 1800 persone

1974 – 1997: nascono 25 nuove costruzioni, tra cui alcuni laboratori d’analisi e un’officina per la realizzazione di stampi di cottura degli pneumatici

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Non solo centro prove

Quello di Ladoux non è solamente un centro prove bensì un raffinato centro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico che estende su 450 ettari e comprende una rete di 19 piste per un totale di 41 chilometri. Al suo interno tecnici e collaudatori verificano tramite test e prove prodotto caratteristiche e prestazioni dei pneumatici appena sviluppati: dalle prove di aderenza su suolo asciutto e bagnato, ai test di rumorosità passando per le severe prove di confort, durata chilometrica e resistenza al rotolamento. Tutte queste performance, ottimizzate e bilanciate rendono i pneumatici Michelin caratterizzati dal miglior Equilibrio delle Prestazioni.

 

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Non per la serie, bensì per la Ricerca

Presso il Centro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico di Ladoux, Michelin non produce pneumatici per la commercializzazione, ma produce unicamente gomme destinate alla ricerca (70.000 all’anno), gomme che una volta finita la fase prototipica verranno successivamente realizzate in altri stabilimenti (es. Clermont Ferrand). Gli unici pneumatici sviluppati a Ladoux e successivamente commercializzati sono le gomme destinate ad equipaggiare la supercar Bugatti Veyron.

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Scendiamo in Pista

Dopo quindi aver “assaggiato” le performance promesse, scendiamo sulle piste di Ladoux per verificare con mano le prestazioni dei pneumatici francesi. Le prove che andremo ad effettuare non sono tuttavia dei test ufficiali (per convalidare ed ufficializzare le prove Michelin si affida a TUV Sud Automotive e Dekra) ma delle dimostrazioni su come i collaudatori del Bibendum effettuino prove statiche e dinamiche di prodotto.

Resistenza al Rotolamento

Come spiegato nell’articolo sulla visita alla fabbrica di Clermont Ferrand, abbattere la Resistenza al Rotolamento è un tema molto a cuore a Michelin poiché: minor resistenza al rotolamento = minor consumo di carburante = minori emissioni = ambiente più pulito e ecologico. Per verificare quindi con mano cosa realmente significhi guidare un’auto equipaggiata con pneumatici a bassa resistenza al rotolamento, Michelin ci ha fornito due vetture identiche, due Peugeot 308 equipaggiate con pneumatici Kormoran (marchio di proprietà Michelin) e gomme Michelin Energy Saver di 4° generazione. A parità di spessore di battistrada, pressione di gonfiaggio ed età della gomma, è stato possibile verificare come due auto identiche che procedono alla stessa velocità (34 km/h) su un medesimo rettilineo, dopo aver posizionato il cambio in folle (N) e spento il motore, si siano arrestate parecchie decine di metri di distanza l’una dall’altra. Strabiliante vedere con i propri occhi come la 308 gommata Energy Saver continui “liscia” la sua corsa dopo l’arresto della 308 gommata Kormoran.

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Domare una trazione posteriore e 258 CV !!

Dopo aver verificato le prestazioni degli Energy Saver, cambiamo decisamente test. I collaudatori ci portano in un circuito che un po’ per la forma e un po’ perché destinato a test di aderenza sul bagnato viene denominato “Anatra”. Ad aspettarci tre splendide BMW 330i gommate Michelin Pilot Sport 3 pronte a correre sul bagnato. Una volta in auto un collaudatore Michelin ci permette di effettuare due giri di pista in qualità di “pilota” e due giri di pista in qualità di “spettatore”. Per non annoiarvi vi racconterò direttamente l’esperienza da “spettatore”; una volta spento il sistema di controllo di trazione ed ESP il nostro collaudatore si lancia in pista sicuro e veloce !! Impressionante osservare come realmente vengano collaudate e testate le gomme. Il nostro tester infatti impavido del suolo bagnato e soprattutto consapevole delle prestazioni sul bagnato dei Michelin Pilot Sport 3, ci consente di “avvertire il limite di aderenza” e ci dimostra cosa fare per controllarlo. Nelle sue mani la BMW 330i corre fluida e veloce, le PS3 garantiscono molto grip e soprattutto regalano tanto feeling di guida, feeling che consente di percepire anticipatamente il comportamento di un pneumatico chiamato a scaricare a terra 260 cavalli con ben 7 mm di acqua sull’asfalto.

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Ladoux, il futuro è qui

Il centro Tecnologico di Ladoux non si limita quindi a verificare i prodotti, bensì è nato con lo scopo di osservare, analizzare e soprattutto sperimentare per innovare. L’innovazione è infatti il fondamento principale su cui basare un prodotto del futuro. Tutti i dipendenti del centro Michelin uniscono competenze scientifiche e tecniche per preparare e trovare le grandi innovazioni e le evoluzioni tecnologiche che caratterizzeranno il pneumatico del futuro, pneumatico che sta alla base della sicurezza stradale, delle prestazioni, del risparmio economico e del rispetto ambientale. I pneumatici Michelin del futuro saranno quindi ancor più prestazionali dei quelli di oggi e permetteranno a tutti noi di vivere in un mondo sempre più verde ed ecologico.

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