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Pneumatici Pirelli P Zero Supersoft al GP Monaco F1 2012

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Michelin Primacy 4ESTIVO

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Michelin CrossClimate+ALL-SEASON

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Michelin Pilot Sport 4 SUVESTIVO

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Bridgestone Turanza T005ESTIVO

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Goodyear Efficient Grip PerformanceESTIVO

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Michelin Primacy 4ESTIVO

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Michelin CrossClimate+ALL-SEASON

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Michelin Pilot Sport 4 SUVESTIVO

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Firestone RoadhawkESTIVO

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Hankook Kinergy Eco 2ESTIVO

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Michelin Primacy 4ESTIVO

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Michelin CrossClimate+ALL-SEASON

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Michelin Pilot Sport 4 SUVESTIVO

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Kumho Ecowing ES01ESTIVO

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Pirelli Cinturato P1 VerdeESTIVO

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Il circuito cittadino di Montecarlo fa affidamento quasi esclusivamente sul grip meccanico: questa caratteristica lo rende territorio ideale per la supersoft – che beneficia di un rapido warm-up ed è in grado di generare elevati livelli di trazione e sterzata. Aspetti particolarmente importanti durante le qualifiche: con così poche possibilità di sorpasso, partire il più avanti possibile in griglia diventa qui ancora più determinante.Per lo stesso motivo, la strategia di gara ha un ruolo fondamentale. Spesso è più facile guadagnare posizioni nei box attraverso una strategia efficace, più che sorpassando in pista. L’usura degli pneumatici e il degrado saranno tra i più bassi di tutta la stagione, il che rende la strategia ad una sola sosta una probabilità più che concreta per alcune squadre. Essendo Monaco un circuito cittadino, si assiste ad un elevato grado di evoluzione della pista nel corso del weekend di gara, che dura un giorno in più rispetto agli altri gran premi, poichè le prove libere si svolgono il giovedì mentre il circuito viene riaperto al traffico il venerdì. Questo ha, ovviamente, degli effetti sul livello di gommatura della pista per le qualifiche.

Pneumatici Pirelli P Zero Supersoft al GP Monaco F1 2012 1

Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha commentato:

“Monaco rappresenta uno dei momenti salienti dell’intera stagione e, in passato, i nostri pneumatici soft e supersoft hanno offerto grande spettacolo su questo circuito. L’anno scorso a lottare per la vittoria c’erano tre diversi piloti con tre diverse strategie, prima che la bandiera rossa venisse esposta. La supersoft è l’unica mescola ad essere rimasta invariata rispetto allo scorso anno, essendosi dimostrata particolarmente efficace su circuiti come quello di Montecarlo, ma chiaramente il profilo è stato ridisegnato per meglio adattarsi ai regolamenti 2012. Il basso degrado delle gomme a Monaco consentirà ai piloti di spingere al massino dall’inizio alla fine della gara. Su questo circuito, la strategia-gomme sarà molto importante, dato che i sorpassi in pista sono davvero molto difficili. Detto questo, il Principato ci ha riservato spesso grandi sorprese. Con un grande equilibrio tra le monoposto, anche il minimo vantaggio o il più piccolo errore può avere un grande impatto sull’esito finale della gara, come abbiamo potuto vedere finora in questa prima parte di stagione.”

Jenson Button, McLaren, ha commentato:

“Monaco è un posto davvero speciale. E’ probabilmente il circuito sul quale più si avverte la sensazione di velocità, in particolare durante i primi giri del giovedì mattina, quando sembra irreale controllare 750bhp (cavalli vapore) attraverso le strade strette e tortuose del Principato. Ma è anche un luogo dove si trova un ritmo e un andamento come da nessun’altra parte e dove ci si sente subito a proprio agio, lanciati nei giri veloci e nelle strette curve che lo caratterizzano.A Monaco per la prima volta in questa stagione utilizzeremo la mescola supersoft Pirelli, e non vedo l’ora. Ovviamente, inizieremo il weekend utilizzando pneumatici con mescola morbida, ma so che quando passeremo alla supersoft, la sensazione di guida sarà molto diversa. Come sempre, sarà affascinante scoprire come reagiranno e come si comporteranno le gomme nel corso di tutto il fine settimana – soprattutto su un circuito dove le qualifiche sono cruciali. Sono davvero impaziente di affrontare questa sfida.”

Il collaudatore Pirelli, Lucas di Grassi, ha commentato:

“Come molti altri piloti, anch’io vivo a Monaco, ma per affrontare al meglio questa pista è necessario lavorare in modo mirato sul bilanciamento della vettura e sul set-up per la gara, e dunque anche guidare ogni giorno su queste strade non dà alcun vantaggio aggiuntivo. Monaco è una delle gare più complesse dell’anno, in quanto occorre essere il più possibile precisi ad ogni giro. La maggior parte delle persone non si rende conto di quanto sia irregolare questo tracciato, per cui è fondamentale trovare il giusto set-up e saper sfruttare nel modo migliore le gomme. La scelta delle mescole fatta da Pirelli darà spazio a molte strategie diversificate, come già avvenuto lo scorso anno. Finora abbiamo assistito ad una stagione fantastica, ma penso anche che ci sono stati altri piloti che avrebbero potuto vincere: a Monaco può succedere di tutto. Questa è solo una delle cose che la rendono una gara così affascinante.”

Note tecniche sugli pneumatici

  • La superficie della pista è la meno abrasiva della stagione. Se a ciò si aggiunge la velocità media più bassa (compresa la curva più lenta in calendario, presa a soli 47km/h), si ha un livello molto contenuto di usura degli pneumatici. Le gomme morbide possono durare anche 50 giri, rendendo una strategia di un solo pit stop del tutto realistica – anche se il pilota della McLaren, Jenson Button, usò una strategia di tre soste per finire sul podio lo scorso anno.
  • I confini stretti e tortuosi del circuito, senza vie di fuga, hanno un effetto importante sulle strategie di gara. Con un alto rischio di incidenti che possono portare la safety car in pista, le squadre hanno bisogno di flessibilità nelle loro strategie per essere in grado di adattarsi alle più diverse circostanze.
  • A Monaco vengono molto sollecitati i freni. Questo trasmette calore alle gomme che si aggiunge allo stress che si scarica sulla struttura. Entrando nella curva Sainte Devote, ad esempio, le monoposto riducono la velocità di 160km/h in soli 100 metri. Gli pneumatici sono fortemente sollecitati anche nei pressi del complesso delle piscine, dove colpiscono i cordoli a più di 200km/h, generando una forza laterale di 3,65g.

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